L’Epatta e la data
della Pasqua
La parola “Epatta”
in greco significa “aggiunto”
poiché rappresenta il numero di
giorni che vanno dall’ultima luna nuova dell’anno precedente fino
al primo
gennaio dell’anno seguente.
Per questo è detto anche “l’età della luna al
principio dell’anno”.
Con tale integrazione si riesce a rendere l’Anno Comune Lunare (che è più
breve ) uguale all’Anno Comune Solare e serve alla Chiesa
per definire il
calendario liturgico delle feste mobili, ad iniziare dal giorno
della Pasqua che
deve cadere nella prima domenica
dopo il primo Plenilunio di Primavera.
Siccome:
-
la primavera
inizia improrogabilmente il 21 Marzo;
-
il primo Plenilunio
di Primavera può verificarsi, in relazione al ciclo lunare, come minimo il
21 marzo stesso e come massimo il 18 Aprile (ultimo giorno del predetto ciclo).
La Pasqua, quindi,
può capitare tra il 22 marzo (se è
domenica ) ed il 25 aprile
che è l’ultimo giorno in cui
può cadere la domenica che segue il primo plenilunio
di primavera, se questo si è
verificato il 18 Aprile.
Un detto, sintetizza molto bene
il concetto e cioè “la Pasqua non può mai venire
prima di S.
Benedetto (21 marzo) e non può mai venire dopo di S. Marco (25
aprile)”.
Quest’anno il Primo Plenilunio di primavera si
avrà martedì 15 Aprile, per
cui la Pasqua
sarà domenica 20 Aprile che, come detto sopra , è la prima
domenica dopo
il Primo Plenilunio di Primavera.
Se Pasqua viene nell’ultima decade di marzo,
si definisce “bassa”. Se capita
invece nell’ultima decade di aprile, si definisce “alta”. Queste due evenienze
sono statisticamente un po’ rare, tant’è che la Pasqua più bassa si è verificata
l’ultima volta duecento anni fa, precisamente il 22 marzo 1821. Quest’anno la
Pasqua è “Alta”. L’ultima volta
che essa è stata il 20 Aprile è nel 2003;
La
prossima sarà nel 2025.
In ogni caso Buona Pasqua!
Fonte: Gen. Elia Rubino
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