giovedì 12 febbraio 2015

UN ANZIANO CHE LEGGE AD UN BAMBINO: UN GESTO D’AMORE CHE AIUTA GRANDI E PICCINI!


“Nonno, leggimi la storia di …”. “Di nuovo”?. “Sì, di nuovo, nonno”!. Abbiamo sentito queste frasi decine di volte sabato 7 febbraio al Punto Lettura Nati per Leggere di Caserta, ospitato nella biblioteca comunale “Alfonso Ruggiero”, perché i bambini non si stancano mai di sentire racconti, soprattutto se letti dalla voce rassicurante di un adulto che si prende cura amorevolmente di loro. Anche lo stesso racconto una volta dopo l’altra, fino alla sazietà.
La consueta mattinata di letture #abassavoce e pensieri condivisi con le volontarie del Programma nazionale che promuove la lettura in famiglia fin dal primo anno di vita lo scorso sabato si è, infatti, contraddistinta per la partecipazione attiva dei anziani della città. L’iniziativa - promossa dalle volontarie del Programma Nati per Leggere e dall’Associazione socio-culturale Chiedilo alla Luna, che aderisce alla rete Nati per Leggere Campania - ha visto protagonisti gli anziani coinvolti nel progetto provinciale “L’altra età” e quelli del circolo socio-culturale Rione Vanvitelli che, nella veste di “nonni” hanno contribuito a permettere ai bambini di tutti i quartieri della città, anche quelli più periferici, di esercitare pienamente il diritto alle storie, al sogno, alla fantasia, e a donare alle famiglie l'opportunità di vivere momenti di incontro e di confronto in un luogo luminoso e accogliente - lo spazio lettura - in cui le emozioni e le suggestioni prodotte dalla parola scritta e dalla parola evocata offerte dalla voce dell'adulto possono rappresentare il veicolo a supporto delle competenze genitoriali e di uno sviluppo equilibrato dei bambini.
Leggere una storia è uno straordinario strumento di comunicazione con i più piccoli, crea un momento di magica intimità, quello in cui sembra di partire insieme per un viaggio meraviglioso alla scoperta di nuovi mondi e di nuove emozioni. Ed è un modo per regalare ai propri nipoti una cosa preziosissima, tempo “di qualità”: la lettura in famiglia, proposta ai bambini sin dai primi giorni di vita, costituisce uno strumento fondamentale di crescita della persona nella sua globalità. Le risultanze scientifiche confermano la positiva influenza di questo strumento sia sul piano emozionale-affettivo, che cognitivo, nonché le ricadute in termini di consolidamento dell’abitudine a leggere che si protrae nelle età successive grazie all’approccio precoce legato alla relazione.
Al contempo il coinvolgimento degli anziani nell’attività di promozione della lettura ai più piccoli può contribuire a evitare, o almeno a ritardare, il più possibile, il degrado fisico e psicologico e l’isolamento che talora si riscontra nella popolazione anziana e a favorire negli anziani un momento di forte recupero di un ruolo attivo.

 Fonte: comunicato stampa

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