sabato 7 novembre 2015

Per il 30ennale di Sala Assoli Malatheatre (ri)presenta Apókryphos 10 - 11 - 12 novembre 2015 In scena: Dora De Maio, Mauro Milanese, Massimiliano Mirabella, Giorgia Restieri e Serena Ferone, Andrea Fersula, Claudio Pisani Regia: Ludovica Rambelli Aiuto regia: Victoria de Campora Per il 30ennale di Sala Assoli, dal 10 al 12 novembre (ore 20:30) Malatheatre (ri)presenta Apókryphos, diretto da Ludovica Rambelli, con Dora De Maio, Mauro Milanese, Massimiliano Mirabella, Giorgia Restieri e Serena Ferone, Andrea Fersula, Claudio Pisani. Lo spettacolo è fortemente ispirato a La Ricotta di Pier Paolo Pasolini e torna dopo quindici anni nello spazio in cui ha debuttato. Per la festa del teatro dei Quartieri Spagnoli, si è riformata in parte la compagnia originaria che per l’ultima volta andrà in scena con Apókryphos nella sua prima versione. Info: Botteghino Sala Assoli tel. 081 19563943 – botteghino@associazioneassoli.it Orario spettacolo: 20:30 Biglietti Intero 12 euro; under 25 e studenti universitari 8 euro Note di regia Apokryphos debutta nel 2000, dopo essersi classificato tra i finalisti del premio scenario dello stesso anno. Per il 30ennale di Sala Assoli ho pensato che fosse il lavoro giusto per celebrare e festeggiare lo spazio che ha visto nascere la gran parte delle compagnie napoletane di ricerca. Fortemente ispirato da La Ricotta di Pier Paolo Pasolini, Apókryphos riscrive con accenti comici e struggenti la messa in scena della Passione ad opera di una compagnia di poveri guitti. Un’opera che si muove con accoratezza tra la sacra rappresentazione e la farsa, questo oserei dire oggi, riprendendo dopo tanti anni un lavoro della mia giovinezza. Nel mezzo un “povero cristo”, capocomico senza averlo desiderato, si domanda: “non c’è un dio, qui, che protegga gli attori?” sfiancandosi nel tentativo di riscrivere un copione già scritto, annunciato, compulsato che ha per lui, per noi un finale tragico certo. Le stazioni, come si dice per le rappresentazioni popolari, si scrivono su di una colonna sonora che spazia tra la musica sacra e quella profanissima anni sessanta, tra la new wave e le fronne, con continue interferenze cinematografiche. Quella era la cifra distintiva di Malatheatre, che tra la fine degli anni ’90 e i primi del duemila fu considerata una delle compagnie giovani più interessanti della ricerca. Creata da Ludovica Rambelli e Mauro Milanese nel 1997, la compagnia è stata attiva fino al 2009; in questi anni ha messo in scena: Santa, Tristano e Isotta ovvero Malatia, Shake the snake, Apókryphos, Sick at heart, A sera la resa, La passione secondo Don Giovanni, Vissi d’arte morii d’amore, Il sogno di una notte di mezza estate, La conversione di un cavallo. Con Apókryphos è iniziato per me un lungo percorso di ricerca, iconografica e non solo, che ha portato, più tardi, alla composizione dei Tableaux vivants che sono diventati la cifra distintiva dei miei lavori più maturi. Ludovica Rambelli

Per il 30ennale di Sala Assoli
Malatheatre (ri)presenta Apókryphos
10 - 11 - 12 novembre 2015

In scena: Dora De Maio, Mauro Milanese, Massimiliano Mirabella, Giorgia Restieri
 Serena Ferone, Andrea Fersula, Claudio Pisani
Regia: Ludovica Rambelli
Aiuto regia: Victoria de Campora

Per il 30ennale di Sala Assoli, dal 10 al 12 novembre (ore 20:30) Malatheatre (ri)presenta Apókryphos, diretto da Ludovica Rambelli, con Dora De Maio, Mauro Milanese, Massimiliano Mirabella, Giorgia Restieri e  Serena Ferone, Andrea Fersula, Claudio Pisani.
Lo spettacolo è fortemente ispirato a La Ricotta di Pier Paolo Pasolini e torna dopo quindici anni nello spazio in cui ha debuttato. Per la festa del teatro dei Quartieri Spagnoli, si è riformata in parte la compagnia originaria che per l’ultima volta andrà in scena con Apókryphos nella sua prima versione.

Info: Botteghino Sala Assoli tel.  081 19563943 – botteghino@associazioneassoli.it
Orario spettacolo: 20:30

Biglietti
Intero 12 euro; under 25 e studenti universitari 8 euro

Note di regia
Apokryphos debutta nel 2000, dopo essersi classificato tra i finalisti del premio scenario dello stesso anno. Per il 30ennale di Sala Assoli ho pensato che fosse il lavoro giusto per celebrare e festeggiare lo spazio che ha visto nascere la gran parte delle compagnie napoletane di ricerca.
Fortemente ispirato da La Ricotta di Pier Paolo Pasolini, Apókryphos riscrive con accenti comici e struggenti la messa in scena dellaPassione ad opera di una compagnia di poveri guitti. Un’opera che si muove con accoratezza tra la sacra rappresentazione e la farsa, questo oserei dire oggi, riprendendo dopo tanti anni un lavoro della mia giovinezza.
Nel mezzo un “povero cristo”, capocomico senza averlo desiderato, si domanda: “non c’è un dio, qui, che protegga gli attori?” sfiancandosi nel tentativo di riscrivere un copione già scritto, annunciato, compulsato che ha per lui, per noi un finale tragico certo.
Le stazioni, come si dice per le rappresentazioni popolari, si scrivono su di una colonna sonora che spazia tra la musica sacra e quella profanissima anni sessanta, tra la new wave e le fronne, con continue interferenze cinematografiche. Quella era la cifra distintiva diMalatheatre, che tra la fine degli anni ’90 e i primi del duemila fu considerata una delle compagnie giovani più interessanti della ricerca.
Creata da Ludovica Rambelli e Mauro Milanese nel 1997,  la compagnia è stata attiva fino al 2009; in questi anni ha messo in scena: Santa, Tristano e Isotta ovvero Malatia, Shake the snake, Apókryphos,  Sick at heart, A sera la resa, La passione secondo Don Giovanni, Vissi d’arte morii d’amore, Il sogno di una notte di mezza estate, La conversione di un cavallo.
Con Apókryphos è iniziato per me un lungo percorso di ricerca, iconografica e non solo, che ha portato, più tardi, alla composizione dei Tableaux vivants che sono diventati la cifra distintiva dei miei lavori più maturi.

Fonte: comunicato stampa

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