lunedì 7 marzo 2016

Incontro Felicori Coasca


Il  prossimo primo giugno evento d’arte contemporanea alla Reggia, l’annuncio del       Direttore Felicori intervenuto all’Assemblea del Coasca.
Fatti, non parole per il rinascimento della Reggia e del territorio targato Felicori.


Il Rinascimento della Reggia di Caserta e delle proprietà che rientrano nel monumento vanvitelliano è l’ambizioso obiettivo del Direttore Mauro Felicori che, dal suo insediamento, poco più di cinque mesi fa, si è rimboccato le maniche e sta facendo di tutto per realizzarlo, ricevendo anche lamentele da una parte del mondo sindacale per il “troppo lavoro”. Tantissimi gli apprezzamenti per quanto sta facendo il manager bolognese, ai quali si associa anche il Coordinamento delle Associazioni Casertane che si schiera dalla sua parte e contro gli “scansafatiche”.
L’accusa sindacale arriva a pochi giorni dal secondo incontro del Co.As.Ca con Mauro Felicori che,   il I marzo scorso nella sede dell’Hotel dei Cavalieri, ha aggiornato i membri del Direttivo e numerosissimi rappresentanti delle associazioni casertane intervenuti sul programma di valorizzazione del massimo monumento vanvitelliano targato Felicori. Il presidente Marcello Natale ha aperto i lavori dell’Assemblea chiarendo che il Co.As.Ca non è un’associazione, ma un insieme di associazioni, che si occupano dei più svariati settori, che ha molto a cuore il complesso vanvitelliano, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco diciannove  anni fa.
Il Direttore Mauro Felicori, che tra l’altro si è molto ben ambientato in città, ha parlato in modo chiaro e schietto ai tanti presenti in sala senza nascondere i numerosi problemi che ancora attanagliano il monumento. Ha innanzitutto chiarito che la sua competenza riguarda la Reggia, intesa come Appartamenti, l’annesso Parco ed il Giardino Inglese; l’Oasi di San Silvestro (alla cui cura si dedica il Wwf solo perché è stato trascurato dai responsabili della Reggia) e l’Acquedotto Carolino. Tutto ciò, a detta del manager bolognese, comporta una grande responsabilità non tanto e non solo verso i territori su cui ricadono i suddetti monumenti, ma verso l’Unesco e il mondo intero. “Abbiamo dei doveri enormi verso l’umanità – ha affermato Felicori -  dobbiamo proteggere e salvaguardare un’area, patrimonio dell’Unesco, che è molto ampia e copre 45 chilometri. É compito della Soprintendenza, dei Comuni, degli Enti e di tutte le associazioni contribuire a tutelare il paesaggio e gestire i vari percorsi”. Secondo il direttore, che sta girando in lungo e in largo il territorio visitando luoghi e monumenti e conoscendo le eccellenze di Terra di Lavoro, comprese quelle enogastronomiche, l’area meno protetta è l’Acquedotto Carolino ed è su quella che ora stanno lavorando e in ciò sta dando una mano, tra le altre, l’Associazione Cai.
Felicori si è quindi soffermato sui problemi veri che affliggono la Reggia: “Il più insidioso – ha ammesso - è la manutenzione ordinaria che allo stato attuale risulta molto deficitaria. Pulire i bagni non è difficile, come anche passare l’aspirapolvere o la lucidatrice sui pavimenti degli appartamenti storici che sono sporchi, ma, nota dolente, il sistema delle pulizie è in appalto e servono più soldi: sicuramente ci saranno nuovi appalti le cui condizioni saranno valutate da me!”
 Di gran lunga migliore, fa sapere il Direttore, è invece la manutenzione straordinaria per la quale c’è un forte impegno del Governo che ha promesso che i finanziamenti non finiranno: appena si concluderà il cantiere attuale se ne aprirà un altro. “Stiamo lavorando anche sull’animazione del Museo – ha poi sottolineato - è bellissimo, ma congelato: stiamo pensando alla  musica, a visite guidate, ad un museo formato famiglia”. Per far vivere il museo ha anche individuato tra il suo personale una sorta di “assessore alla cultura” della Reggia nella persona di Vincenzo Mazzarella che sta coordinando le varie attività. Altra questione importante è l’accessibilità (ha già incontrato i responsabili dei trasporti pubblici) e la promozione: su entrambi gli aspetti il Governatore De Luca ha assunto impegni precisi promettendo fondi specifici. “La città deve contare di più in Campania – ha chiosato il manager - perciò dobbiamo poter contare su tutte le sue potenzialità: la recente visita del presidente del Governo Matteo Renzi alla Reggia ha permesso alla stessa Reggia ed alla nostra Caserta di stare in tutti i tg. Un’ottima pubblicità per noi. Sicuramente qualcuno starà pensando di venire qui. La mostra Terrae Motus è di importanza mondiale ed è stata accolta benissimo ed il prossimo I giugno ci sarà un evento nazionale di Arte Contemporanea alla Reggia che richiamerà tanti turisti”. È seguito poi il momento delle domande da parte dei presenti. Giuseppe Serra (Auser), facendo riferimento alla collaborazione nella vigilanza fornita dall’Auser a musei e monumenti in altre regioni d’Italia, ha chiesto se la si possa attuare anche nella Reggia. Il Direttore non ha escluso che, quando il bilancio lo permetterà (da quest’anno la Reggia è autonoma e dovrà fare il bilancio) potrà aggiungere servizi e far ricorso a impegni di volontari per la vigilanza. “Abbiamo bisogno di dare una seconda ragione ai turisti per venire a Caserta – ha aggiunto - gli altri beni culturali presenti sul territorio possono fare da traino, insieme al settore agroalimentare ed alle tante eccellenze: Caserta è la capitale della mozzarella e penso ad un festival della mozzarella, come a Monaco di Baviera c’è il festival della birra; ed alle montagne del Matese, area tranquilla e incontaminata, che mi auguro possa presto diventare Parco Nazionale”. Lucia Schiavone (Unitre) ha chiesto di separare il biglietto cumulativo (Felicori ha spiegato che non è possibile per motivi economici: la Reggia ci rimetterebbe troppo perché è più appetibile il parco rispetto agli appartamenti) e di organizzare eventi, concerti o spettacoli soprattutto d’estate (anche il Direttore sarebbe ben lieto di organizzarli, ma uno spettacolo dal vivo sarebbe molto oneroso: alla Reggia non arriverebbero mai i fondi pubblici destinati proprio agli spettacoli).  Il consigliere del Co.As.Ca Enzo Battarra (Lilt) si è detto grato a Felicori perché è la prima volta che il “padrone” della Reggia incontra la città e le sue associazioni: ammette infatti che Caserta si è riavvicinata alla “sua Reggia” grazie ad un bolognese che dice costantemente la “nostra” città. “Come Coasca non sappiamo reperire fondi – ha affermato – ci auguriamo che Felicori lo sappia fare; noi però abbiamo capitale umano da offrire, tante professionalità che possono mettersi a disposizione, non in maniera sostitutiva, per organizzare eventi, progettare o anche semplicemente per aiutare a risolvere problemi che potrebbero sorgere in città. Penso ad un protocollo di intesa tra Reggia e Co.As.Ca a costo zero”. Felicori si è detto totalmente d’accordo sulla collaborazione da parte del Coordinamento che potrebbe aiutare l’Associazione Amici della Reggia che sta già collaborando.  Vincenzo Rossi, rappresentante giovanile della Società Dante Alighieri, constatando la presenza della Reggia sui social network per la sua promozione, ha chiesto delucidazioni sulle prospettive future per incrementare le visite di stranieri e soprattutto di giovani che sembrano non siano proprio attratti dai beni culturali. Felicori ha confermato l’importanza dei social network come facebook, strumento formidabile perché permette una pubblicità gratuita: “In quattro mesi sono diventate più 110mila le persone che seguono cosa accade alla reggia ed è anche grazie a questa forma di pubblicità che stiamo crescendo”. Il consigliere Carlo Iacone (Consumatori, Fisar, Fand) è tornato, come fa spesso durante questi incontri istituzionali, sulla possibilità di creare sinergie con le Associazioni, anche con gli Amici della Reggia, e con tutti i 104 comuni di Terra di Lavoro. “Basta chiacchiere – ha chiosato - ci sono tante carenze croniche nel Sud e non ci sono soldi, ma la Reggia deve continuare ad essere un polo di attrazione. Ben venga allora che le associazioni organizzino eventi all’interno del Monumento vanvitelliano”. Iacone, tra l’altro consigliere nazionale della Fisar, intende veicolare la reggia attraverso un’intervista che sarà fatta a breve al Direttore per la rivista nazionale della Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori e pensa ad un congresso della Fisar, rappresentata a Caserta da Mariano Panza, proprio alla Reggia; e a un impegno del Rotary Club Capua Antica e Nova per l’Acquedotto Carolino.  Felicori si è detto d’accordo con l’aiuto offerto per “rianimare” l’Acquedotto Carolino per il quale ha già in mente una festa a Valle di Maddaloni con fondi regionali e con l’illuminazione degli Archi che sarà sicuramente uno spettacolo meraviglioso insieme alle tante eccellenze dell’enogastronomia: le mele annurche e il vino di Terra di lavoro (che ammette Felicori è del tutto ignoto al nord, mentre si conosce solo quello di Avellino). Giovanna Sorrentino (Girasole) ha invece suggerito di creare un museo temporaneo di lavori di giovani italiani o stranieri. Felicori, pur ammettendo che manca un’aula didattica, ha anticipato che a breve partirà un concorso rivolto agli studenti che partirà dai versi scritti da Eugenio Montale sulla Reggia. Secondo Giovanni Falcone (Anafim), che per lavoro è vissuto molto nella Reggia, nel tanto spazio che ha lasciato l’Aeronautica ci sono anche diverse aule didattiche. Felicori ha aggiunto che dell’area liberata dall’Aeronautica una parte sarà usata per esposizioni provvisorie ed un’altra per mostre permanenti, come Terrae Motus, che “viaggerà” come testimonial di Caserta e andrà in Giappone, e che, in sede, avrà un allestimento povero che permetterà di vedere tutte le opere insieme. Alcune sale saranno anche dedicate a eventi, congressi, cene di gala e balli di corte. Falcone ha inoltre suggerito di poter aprire la Reggia a due o tre rappresentazioni della stagione teatrale del San Carlo di Napoli. “Possibilità realizzabile, finanziamenti permettendo”. Questa la risposta di Felicori. Ida Roccasalva (Fidapa) è ritornata sui disagi della linea ferroviaria Napoli–Caserta, sui treni sporchi e sulle conseguenti difficoltà dei turisti. Secondo Felicori, più che la linea Napoli-Caserta, bisogna incrementare i treni provenienti da Roma: non bisogna far passare i turisti da Napoli, ma farli fermare a Caserta, provenienti da Roma. “L’Alta Velocità Roma-Caserta guadagna molto, però non si capisce come mai non ci siano più treni: un obiettivo notevole – questa la sfida lanciata da Felicori - sarebbe anche un’eventuale concorrenza con Italo”. Mario Cozzolino (Comitato protribunale)  ha chiesto invece un intervento del direttore anche per il Macrico di Caserta, affinché  possa essere inserito nel percorso della Reggia. Felicori ha fatto capire molto chiaramente che non si occuperà affatto di Macrico, il suo ruolo nella città è legato solo alla Reggia e ai suoi interessi e non vuole invadere altri campi. Bruno Cerbone (Cittadinanza attiva) si è soffermato sul problema parcheggi, in particolare sul parcheggio sotterraneo accanto alla stazione, che sarebbe evitato dai turisti per paura. Per il manager la questione deve essere risolta dal comune di Caserta. Infine, l’ospite Pasquale Iorio, portavoce del Terzo Settore, ha chiesto di costruire insieme al Coasca, del quale non fa parte l’Associazione da lui rappresentata, un programma di proposte ed iniziative condivise per il bene della Reggia.         

     

Nessun commento:

Posta un commento