venerdì 2 novembre 2018

MINISTRA DELLA DIFESA E PROPRIE LOBBI DI GENERALI DENUNCIATI ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA TRADITO IL MANDATO ELETTORALE E LA COSTITUZIONE CARABINIERI IN PIAZZA


COMUNICATO STAMPA
MINISTRA DELLA DIFESA E PROPRIE LOBBI DI GENERALI
DENUNCIATI ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
TRADITO IL MANDATO ELETTORALE E LA COSTITUZIONE
CARABINIERI IN PIAZZA

Per Vilipendio alla Costituzione ed agli organi Costituzionali, Abuso D'Ufficio, Falso Ideologico, Omissione di Atti d'ufficio, Associazione per delinquere e molto altro, è stata depositata questa mattina una dettagliata e documentata denuncia, contro la neo Ministra della Difesa Elisabetta Trenta, e contro diversi Generaloni della propria lobby Romana, tra cui il Comandante generale dell'Arma, il Suo Capo di Gabinetto, il Comandante della Regione Carabinieri Sicilia ed altri. Non sono bastate Due Sentenze della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo; Non sono bastate due Sentenze del Tar Veneto e del Consiglio di Stato; Non è bastata una Sentenza della Corte Costituzionale sulla Libertà Sindacale per i Carabinieri e Militari, che la aspettano da 20 anni, quale ultimo Paese l'Italia a negarlo per opera dei generali che intendono mantenere i propri "alti privilegi" acquisiti in oltre 50 anni di assoluto mancato controllo e complicità del Ministro di turno. In Roma infatti esiste una vera e propria Lobby Affaristico-Clientelare composta da Alti Generali delle Forze Armate, che gestiscono Appalti Pubblici, Concorsi, Clientele ed attraverso le proprie Fondazioni, gestiscono patrimoni Miliardari di beni mobili e di Milioni di Euro "esentasse" , dei quali usufruiscono, anche Politici, Ministri, Giornalisti e Magistrati, tutti complici del "sistema". La Neo Ministra Trenta, che in campagna elettorale con il proprio Movimento si era sempre presentata  al fianco dei Militari, ed aveva carpito la fiducia degli elettori presentandosi come   donna del "cambiamento",  si è rivelata un Bluff colossale, prendendo in giro oltre 1 Milione di Militari e Carabinieri e tradendo il proprio Giuramento di Ministro al "solo servizio della Nazione" e non certo al servizio dei generali. Oggi si scopre un conflitto di interessi grande quando una casa della neo Ministra, ammogliata ad un Ufficiale dell'Esercito che da sempre "bazzica" nel Ministero della Difesa, luogo di Appalti e Clientele. Per tale motivo, ha ritenuto di far diramare una Circolare, senza avere neppure il coraggio di firmarla, facendola firmare al proprio Capo di Gabinetto, un Generale appunto, con la quale, ha di fatto "offeso" ritenendoli dei "rottami" milioni di Militari in Congedo, Invalidi per Servizio e Vittime del Dovere, negando loro ogni diritto Sindacale, ha offeso milioni di Carabinieri e Militari delle F.A. in servizio facendo altrettanto, e soprattutto ha Vilipeso la Corte Costituzionale e la Costituzione della Repubblica Italiana in particolare l'Art. 39. Il tutto per salvaguardare gli Interessi dei Generali che intendono mantenere i propri privilegi acquisiti, in stipendi, pensioni e liquidazioni d'oro, gestione di affari in appalti e commesse, gestione di proprie Fondazioni Miliardarie e quant'altro, in un magna-magna generale nel quale si è seduta a tavola  anche la Neo Ministra. Una vera e propria vergogna Nazionale che mette in pericolo la stessa democrazia nel nostro Paese, dove, di fatto comandano i Generali ed oltre 500 mila Uomini  Militari, di base del Comparto Sicurezza sono alle "pezze".  Il Sindacato ha preannunciato al Ministro, una prossima Mobilitazione Nazionale in Roma di tutti i carabinieri e Militari, la prima nella Storia della Repubblica, da parte di Carabinieri,  offesi, bistrattati, vilipesi e raggirati. I generali dei carabinieri hanno "distrutto" la benemerita Istituzione dell'Arma, con i propri "cattivi esempi" di clientelismo e presenzialismo e carrierismo ad ogni costo, creando la "disaffezione" di migliaia di carabinieri,  allontanandosi dal secolare Spirito di Corpo. Il caso "Cucchi", il caso Stupro in Firenze, e migliaia di altrettanto casi tenuti nascosti dal Comando generale che controlla la Stampa Nazionale, sono li' a dimostrarlo. Occorre un intervento immediato di un Sindacato, organismo Democratico che possa "rifondare" i principi andati perduti.


Il Segretario Generale Nazionale
Sindacato Carabinieri e Militari U.N.A.C.
Dr. Antonio SAVINO




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