lunedì 23 maggio 2022

Martedì 24 al via il festival di filosofia

 

Martedì 24 al via il festival di filosofia

Al via martedì 24 maggio alle ore 16.30 al teatro Sannazaro in via Chiaia 157 con ingresso gratuito la prima edizione di “Conversazioni di filosofia”, organizzata dalla Fondazione Guida alla Cultura – Ente del Terzo Settore. Il festival, in programma martedì 24, mercoledì 25 e giovedì 26 maggio dalle 16.30 alle 19.00, ha per tema “Empatia e conflitto”.

Ad aprire la rassegna martedì alle 16.30 il filosofo Maurizio Ferraris, ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Torino dove dirige il LabOnt (Laboratorio di ontologia), e il matematico Piergiorgio Odifreddi, docente presso la Cornell University e l’Università di Torino, che dialogheranno, moderati da Stefania Achella, sul tema “Web, empatie e antipatie”. «Si immaginava che la rete sarebbe diventata uno strumento di universale amore, e qualche anno fa la si è addirittura proposta per il premio Nobel per la pace. Ma l’insocievole socievolezza umana non ci ha messo molto a trasformarla in una macchina dell’odio e in uno degli strumenti militari più efficaci» sottolineano Ferraris e Odifreddi.

Gli altri ospiti della tre giorni sono la neuropsicologa Paola Marangolo (mercoledì 25 maggio) e la scrittrice Carmen Barbieri (giovedì 26 maggio). Il comitato scientifico del festival è tutto al femminile: insieme alla direttrice Anna Donise, filosofa morale all’Università di Napoli Federico II, le filosofe Stefania Achella dell’Università degli Studi di Chieti-Pescara G. D’Annunzio e Carola Barbero dell’Università degli Studi di Torino.

Programma completo di “Conversazioni di filosofia”

Empatia e conflitto

 

 

 

 

 

Martedì 24 MAGGIO, ore 16.30

WEB: EMPATIE E ANTIPATIE

 

Dialogano:

MAURIZIO FERRARIS

PIERGIORGIO ODIFREDDI

Modera:

STEFANIA ACHELLA

 

Si immaginava che la rete sarebbe diventata uno stru­mento di universale amore, e qualche anno fa la si è addirittura proposta per il premio Nobel per la pace. Ma l’insocievole socievolezza umana non ci ha messo molto a trasformarla in una macchina dell’odio e in uno degli strumenti militari più efficaci.

 

 

 

 

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