mercoledì 12 aprile 2023

AUTONOMIA DIFFERENZIATA: DEPOSITATA UNA MOZIONE CONTRO IL DDL CALDEROLI. MARINO: “PROPOSTA SCELLERATA, COSI’ SI MORTIFICA IL SUD”.

 

AUTONOMIA DIFFERENZIATA: DEPOSITATA UNA MOZIONE CONTRO IL DDL CALDEROLI. MARINO: “PROPOSTA SCELLERATA, COSI’ SI MORTIFICA IL SUD”.

 

È stata depositata e sarà discussa nei prossimi Consigli Comunali una mozione d’indirizzo che si oppone al Disegno di legge sull’Autonomia differenziata presentato dal Ministro per gli Affari Regionali, Roberto Calderoli. L’atto, proposto dall’Amministrazione Comunale, è firmato dai capigruppo di maggioranza in Consiglio Comunale, ed è in linea con il documento approvato dall’ANCI Nazionale, che, nell’evidenziare le diverse criticità emerse dall’analisi del testo del Ddl Calderoli, propone dei significativi emendamenti. La mozione, poi, riprende anche il testo approvato all’unanimità dal Direttivo di ANCI Campania, e altri simili provvedimenti già adottati da altri Comuni, che bocciano, a loro volta, il Disegno di legge.

La richiesta della mozione che sarà portata in Consiglio Comunale prevede il ritiro del Disegno di legge “per permettere – si legge nel documento – un approfondito e indispensabile dibattito pubblico nel Paese su scelte che possono determinare importanti conseguenze istituzionali, economiche e sociali”. L’Assise cittadina, poi, in caso di approvazione, chiederà che vi sia un confronto anche con i sindacati, le associazioni, gli enti locali, con particolare riferimento ai Comuni, che devono essere coinvolti nel tavolo istituzionale Stato-Regioni per fornire un contributo determinante nel processo formativo della legge. L’intenzione è quella di trasmettere l’atto al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato, al Presidente del Consiglio e ai Presidenti dell’ANCI Nazionale e della Campania, chiedendo che prima di ogni intesa con le singole regioni vengano obbligatoriamente definiti i LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni), i costi, i fabbisogni standard e i fondi perequativi, senza i quali “non è possibile stabilire le risorse necessarie a finanziare le prestazioni sulla base del principio di uguaglianza”. Infine, l’ultima richiesta riguarda il rispetto del principio di sussidiarietà nel compiere un’eventuale riforma sull’autonomia differenziata, senza concentrare troppi poteri nelle mani delle Regioni, a scapito dei Comuni e degli altri enti locali.

I punti maggiormente contestati di questo Ddl riguardano la mancata promozione dell’interesse nazionale, con l’aumento, invece, del divario economico-sociale tra le aree più ricche del Paese e quelle più svantaggiate. Con questo tipo di provvedimento si creerebbe una disomogeneità nell’erogazione di servizi essenziali sul territorio nazionale, con grave danno per le popolazioni che vivono nelle aree meno ricche. Inoltre, il finanziamento dell’autonomia differenziata avverrebbe, all’inizio, utilizzando il criterio della spesa storica, ovvero la stessa che consente il perdurare delle attuali disuguaglianze tra territori. Secondo la mozione sarebbe auspicabile, invece, il passaggio dalla spesa storica al costo standard per colmare il gap tra regioni del Nord e regioni del Sud, garantendo le stesse opportunità, sotto il profilo civile e sociale, alle due aree del Paese.

“Ci opponiamo con tutte le nostre forze al Ddl Calderoli, – ha spiegato il Sindaco di Caserta, Carlo Marino – che non fa altro che aumentare le disparità tra il Nord e il Sud, contravvenendo al principio della solidarietà, che è alla base della convivenza civile e democratica ed è tutelato dalla nostra Costituzione. Anche in qualità di Presidente di ANCI Campania ho promosso tante iniziative assieme a moltissimi colleghi Sindaci, che hanno condiviso la necessità di bloccare questo scellerato provvedimento e con i quali abbiamo preso parte a diverse manifestazioni di piazza in tutta Italia. Auspico che tutti i rappresentanti politici del nostro territorio, a partire dai parlamentari, anche quelli che sostengono questo Governo, possano sostenere questa battaglia, che combattiamo nell’esclusivo interesse della nostra terra, che non può essere ancora una volta mortificata da questo Esecutivo, che ha l’unica necessità di dover onorare delle cambiali elettorali”.

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