mercoledì 28 giugno 2023

PIOGGE E ALLAGAMENTI: IL SINDACO MARINO HA FIRMATO UN’ORDINANZA CHE OBBLIGA I PROPRIETARI DEI TERRENI ALLA REGIMENTAZIONE E AL CONVOGLIAMENTO DELLE ACQUE METEORICHE E ALLA RIMOZIONE DEI DETRITI TERROSI


Il Sindaco di Caserta, Carlo Marino, ha firmato un’ordinanza, attraverso la quale è fatto obbligo ai proprietari di immobili e terreni, soprattutto limitrofi alle strade ad uso pubblico, di mettere in atto tutti gli accorgimenti tecnici e operativi per la regimentazione e il convogliamento delle acque meteoriche, la rimozione dei detriti terrosi, dei residui della lavorazione agricola e della vegetazione. L’Amministrazione Comunale di Caserta è una delle poche in Campania ad aver adottato un simile provvedimento, che intende tutelare la pubblica incolumità, e che fa seguito alle bombe d’acqua che recentemente hanno generato allagamenti in diverse zone della città. Spesso, infatti, gli allagamenti sono favoriti dall’incuria, da una carente attività di manutenzione all’interno di alcuni terreni vicini alle strade pubbliche, alla scarsa pulizia delle cunette stradali e dei canali di scolo. Dopo l’ordinanza sindacale dello scorso 14 giugno, nella quale sono state indicate tutte le misure di prevenzione del rischio incendi boschivi da seguire, l’Amministrazione ha adottato un’altra misura che si propone di tutelare i cittadini.

L’ordinanza è rivolta ai privati ma anche ai soggetti pubblici, tra cui la Provincia di Caserta, l’Anas, Ferrovie dello Stato, Consorzio di Bonifica del Basso Volturno.

Per quanto concerne i fondi rustici è necessario che gli stessi siano dotati di “canali o scoli” con pendenze interne tali da consentire il convogliamento e lo smaltimento nei fondi stessi delle prime acque meteoriche. Per le aree di pertinenza dei fabbricati, invece, è necessaria la raccolta delle acque meteoriche in pozzetti e canalizzazioni, capaci di assicurare un normale deflusso delle stesse. Le aree di pertinenza devono essere mantenute in condizione di pulizia e “idonee all’uso”.

Riguardo i fondi limitrofi o frontisti a strade ad uso pubblico, è necessario evitare il fenomeno di invasione dei marciapiedi e delle sedi stradali da parte di arbusti e vegetazione varia nonché terra e detriti, che costituiscono occasione di pericolo per autoveicoli e pedoni. L’ordinanza, poi, prevede la soppressione degli scarichi pluviali ed irrigui, provenienti dai terreni, dai piazzali e dalle superfici coperte delle serre che sversano, senza autorizzazione, direttamente o indirettamente le acque sulle strade pubbliche, nelle cunette e nei fossi di pertinenza stradale.

L’ordinanza, poi, prescrive a tutti gli agricoltori, i proprietari di terreni, gli Enti pubblici e privati, possessori, gestori, regolatori, utenze ed agli utenti titolari dei diritti d’acqua di fiumi, canali di irrigazione e altri corsi d’acqua nel territorio di Caserta di provvedere, ciascuno per le rispettive competenze, a: effettuare un intervento di asportazione, dai corsi d’acqua o dalle opere idrauliche, di tutto il materiale depositato dalle acque di piena (vegetali, terra, fango, sabbia e ghiaia), collocando lo stesso sugli argini; realizzare, qualora non fossero presenti, adeguate e idonee opere idrauliche per la raccolta delle acque meteoriche rilasciate dai terreni di propria competenza; ripristinare, mediante pulizia e/o adeguamento delle sezioni, l’efficienza idraulica delle opere sottostanti ai passi carrai privati, di raccordo fra canali d’acqua a cielo aperto; realizzare la rimozione dall’alveo del corso d’acqua di ogni ostacolo che impedisca il normale deflusso delle acque o che possa modificarne il livello; mantenere le sponde dei fossi in modo da impedire fenomeni di franamento del terreno; effettuare una periodica pulizia delle ripe, rive, alvei da erbe infestanti, rovi e rifiuti nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela del paesaggio, della fauna e dell’ambiente. È assolutamente vietato procedere alla pulizia dei fossi attraverso l’incendio della vegetazione e l’uso di diserbanti e disseccanti (non autorizzati) e rimuovere le ceppaie degli alberi che sostengono le sponde del corso d’acqua.

 

 

                                                                     

                                    

                                             

 

 

 

 

 

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