Una donna cinese ha trovato sua sorella di 18 anni morta nella sua camera da letto. Il corpo della adolescente era coperto di ustioni e disteso accanto a lei il suo telefono. Gli esperti ritengono che l'adolescente è stata folgorata mentre lei dormiva accanto alla ricarica dell' iPhone 4S.Il fatto è accaduto il 24 luglio nella Regione autonoma uigura dello Xinjiang. Lo riferisce il quotidiano China Times. La sorella sentendo odore di bruciato ha trovato l'adolescente sdraiata nella sua camera da letto. Il suo iPhone 4S era accanto a lei con lo schermo frantumato. Il corpo dell' adolescente era coperto di bruciature e gli esperti di scienze forensi cinesi hanno concluso che è morta fulminata da una massiccia scossa elettrica. L'anno scorso, un assistente di volo cinese è morto per una scossa elettrica mentre rispondeva alla sua suoneria dell' iPhone 5. Nel caso in questione, l'apparecchio realizzato da un colosso della telefonia risultava avere una batteria non originale, almeno a detta del gigante dell'elettronica che lo ha analizzato. La scorsa settimana, una ragazza di 13 anni nel Texas è stato svegliata di notte da un odore di bruciato. Improvvisamente, ha scoperto che il cuscino accanto a lei era in fiamme. Il suo smartphone aveva letteralmente preso fuoco mentre stava dormendo. Il Samsung Galaxy S4 di Ariel Tolfree andò distrutto mentre si bruciò il suo cuscino, ma lei si è svegliata appena in tempo ed ha solo sfiorato il dramma. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta dell'ennesimo caso segnalato e rimbalzato alle cronache circa i rischi connessi all'uso di telefonini e smartphone che sono diventati oggetti insostituibili nella vita di ognuno di noi. Proprio per questo, è necessario che le case produttrici adottino maggiori accorgimenti, anche in termini d'informazione ai consumatori per evitare che si ripetano casi analoghi anche se le aziende produttrici, consigliano ai clienti di non coprire mai uno smartphone a causa del rischio di surriscaldamento.
Fonte: comunicato stampa Giovanni D’AGATA
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