Canottaggio: affermazione dell'atleta di Castelvolturno a Poznan nel doppio pesi leggeri
Il nipote dell’oro olimpico di tiro a volo Angelo ha iniziato a remare al Lago Patria e ora è tra gli atleti di punta del Circolo Italia di Napoli e degli azzurri
Ancora una affermazione per il canottiere Alfonso Scalzone, originario di Castelvolturno, nipote del grande Angelo “Peppino”, oro olimpico nel tiro a volo a Monaco, e dell’ex sindaco Alfonso, scomparso lo scorso anno. Ai mondiali under 23 conclusisi ieri a Poznan in Polonia nella specialità doppio pesi leggeri Scalzone in coppia con Gabriel Soares della Marina Militare ha conquistato l’argento alle spalle della Spagna nel corso di un finale in gran rimonta concluso al fotofinish dall’equipaggio iberico al primo posto mentre l’armo della Germania ha centrato il bronzo. Alfonso Scalzone, 22enne. ha iniziato a remare nel bacino del Lago Patria nel 2015 e nell'anno successivo ha già conseguito titoli importanti come il bronzo ai tricolori negli under 23 pesi leggeri e nel quattro di coppia; nel 2017 ha vinto il titolo italiano nel due senza e nel quattro senza, pesi leggeri, e, a livello europeo, il bronzo a Plovdiv nel due senza, pesi leggeri. Ormai, oltre ad essere punta di diamante del prestigioso Circolo Italia di Napoli, è uno degli elementi primari degli azzurri di canottaggio. Già lo scorso anno Scalzone fu premiato dal Coni in occasione della tradizionale festa per la consegna delle onorificenze sportive e, dopo questo risultato, sarà sicuramente tra i protagonisti della "passerella" in programma ai primi di dicembre a Caserta.
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