«Approfittiamo del consiglio comunale che il presidente De Florio sarà obbligato a convocare per formalizzare la surroga del neo vicesindaco Antonucci per fissare all’ordine del giorno la discussione della mia mozione sulle cave. Sono certo che l’avvocato De Florio avrà la sensibilità politica e l’intelligenza amministrativa per approfittare di questo adempimento tecnico per aprire un tavolo con tutte le forze della città per ribadire il nostro no convinto all’apertura di nuovi impianti, il nostro no ad ulteriori proroghe, ma anche per avviare un percorso che possa portare alla riconversione degli impianti già esistenti che deve includere tutti i dipendenti che dovranno essere attori di questo processo». Ad appellarsi al presidente del consiglio comunale è il consigliere di opposizione Roberto Desiderio che in queste ore ha inviato un sollecito formale a De Florio e al sindaco Carlo Marino. «Quanto accaduto con il subemendamento è una spia che deve farci tenere la guardia alta rispetto ad una volontà, evidentemente ancora presente, di proseguire nell’attività estrattiva – ha spiegato – la bocciatura di quell’atto, non ci mette al riparo da futuri tentativi, ma anzi ci impone di fissare paletti ben fermi che impediscano nuove sortite creative. E’ il momento di dimostrare con i fatti una volontà che il consiglio ha spesso manifestato a parole senza lasciarci irretire da logiche politiche e di cordata. Le cave sono un’attività a termine per definizione e il loro tempo a Caserta è scaduto. Se davvero si ritiene che il futuro di Caserta veda uno dei suoi punti fermi nel policlinico non possiamo indugiare oltre».
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