Il 4 maggio del prossimo anno Caserta sarà sede del primo convegno
di studi a livello di macro area, promosso dalla Luogotenenza per l'Italia
Meridionale Tirrenica dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
nell'ambito degli studi sulla Sacra Sindone. Di rigore il giorno dedicato al
Lino che, secondo la tradizione, avvolse il corpo del Cristo crocefisso.
L'indicazione è emersa dal convegno svoltosi sabato mattina, ad iniziativa
della Delegazione di Caserta dell'Ordine, nella biblioteca diocesana sul
tema: "Cosa sappiamo e cosa ci piacerebbe sapere sulla Sacra
Sindone". L'argomento - che dal 1898 impegna ricerche a tutto campo
- quattro anni fa venne introdotto dalla medesima Delegazione di Caserta sul
tema: "La Sindone, specchio del Vangelo". Questa volta sono stati
trattati gli argomenti storico-scientifici tesi a sciogliere il nodo sulla
autenticità del reperto, giunto in Francia dopo la prima Crociata, poi
diventato patrimonio di Casa Savoia, quindi donato al Papa con testamento
dell'ultimo Re d'Italia Umberto II. Il convegno - patrocinato dal vescovo
Pietro Lagnese e dal Comune di Caserta - si è articolato sulle relazioni di
Paolo Di Lazzaro, fisico e dirigente di ricerca presso l'Enea di Frascati, e di
Walter Memmolo, medico legale e delegato del Centro internazionale di studi
della Sindone per l'Italia del Sud e la Sicilia, ai quali l'ex Delegato di
Caserta Mario Librera ha presentato, a ricordo dell'evento, un simbolico
emblema di Caserta fregiato dalla Pentacroce. I lavori, introdotti dal Delegato
Andrea Sibilio, dal priore di Delegazione Don Vincenzo De Caprio e dalla
Preside della Sezione Terra di lavoro Marinella Tucci, coordinati dal decano di
Delegazione Alberto Zaza d'Aulisio, si sono conclusi con l'intervento del
consigliere di Luogotenenza Raffaele Grimaldi, che ha portato il saluto
del Luogotenente Giovanni Battista Rossi. Con esponenti istituzionali ed
accademici, hanno partecipato studenti dei Licei Giannone e Diaz accompagnati
dalle docenti Enza Sesio e Rosa Cervera.
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