Comunicato
stampa
« Lo aspettavo
questo libro, lo aspettavo come si
può aspettare la nascita di un bambino e ne ho seguito i segni come, ancora
prima che venga alla luce, si seguono i segni di una vita che cresce dentro chi
lo farà nascere».
In uscita il libro
Salvatore
Borsellino
Mio fratello Paolo
Intervista di Silvia Camerino
Prefazione di
Dacia Maraini
collana Cronisti scalzi
Iod edizioni
Un libro desiderato, fortemente voluto e scritto
da una giovane donna, Silvia Camerino,
per i suoi coetanei, per le nuove generazioni, alle quali toccherà il compito di raccogliere la memoria
di Paolo Borsellino e trasformarla in tanti sogni di Speranza e di Amore per
rendere il mondo migliore e più giusto.
Le parole, colme di emozioni, di Salvatore Borsellino sono state raccolte in questo libro da Silvia Camerino, una giovane
militante del movimento delle Agende rosse, che sin da piccola ha seguito
Salvatore nel suo viaggio alla ricerca della verità e del Sogno d’amore di suo
fratello Paolo.
La prefazione della scrittrice Dacia Maraini ci sprona a costruire nella collana Cronisti scalzi momenti di
maggiore vicinanza e consapevolezza del mondo della letteratura e della cultura
alle storie di chi ha perso la vita nella lotta contro le mafie, le ingiustizie
e le disuguaglianze di questo mondo.
Ecco la dichiarazione di Salvatore Borsellino per l’uscita
del libro
«
Lo
aspettavo questo libro, lo aspettavo
come si può aspettare la nascita di un bambino e ne ho seguito i segni come,
ancora prima che venga alla luce si seguono i segni di una vita che cresce
dentro chi lo farà nascere- perché questo libro è un dono d’amore, dell’amore
infinito che Silvia nutre dentro di se per Paolo e per tutto quello che gli è
vicino e dal quale si sente accompagnata per mano nella realizzazione dei suoi
sogni, che, come quelli di paolo, sono sogni di amore.
Ho ricevuto, e le attendevo
con ansia, le copie del libro e appena lo ho avuto in mano l' ho letto tutto
d’un fiato, respirando a pieni polmoni le parole che mi scorrevano veloci
davanti, perché questo è un libro prezioso, che io non avrei mai saputo
scrivere, ma raccoglie e custodisce come gemme preziose le mie parole come sono
entrate nel cuore di Silvia e servirà a fare vivere Paolo per sempre.
Adesso riprenderò fiato e lo
rileggerò lentamente, assaporando le singole parole, i singoli pensieri,
cullandomi in quel mare in cui Silvia dice di volersi trasformare.
Il libro comincia a nascere quando Silvia viene a
trovarmi a Palermo dopo che nei
giorni di luglio, in Via D’Amelio, non avevamo potuto vederci, e insieme
ripercorriamo i giorni della infanzia mia e di Paolo, in quella vecchia
farmacia che un mio sogno d’amore ha trasformato nella Casa di Paolo, un luogo
di amore e di accoglienza per i bambini del quartiere.
Mi scrive Silvia: “Ho
affrontato questo viaggio con la pace nel cuore, poiché sapevo di riuscire a
condividere insieme a te una porzione di tempo, un tempo capace di elaborare
ritagli d’amore e di cielo. Porto con me la tua voce, l’inchiostro che cambia
il destino della carta bianca ed una foto che custodirò e guarderò tutele volte
che mi sento sola.”
Siamo andati insieme in Via D’Amelio, ci siamo seduti vicini a quell’albero d’ulivo che
affonda le radici nella terra bagnata dal sangue mischiato insieme di Paolo e
dei suoi ragazzi, di Antonio, di Claudio, di Emanuela , di Vincenzo, di Eddie.
C’era anche Paolo insieme a noi sotto quell’albero e Silvia , ne sono certo,
sentiva insieme alla mia voce le mani di Paolo che carezzavano i suoi capelli,
come le sente ogni volta che ha bisogno di forza, la forza che nasce
dall’amore..
Poi, dopo il ritorno a casa,
quando ha cominciato a nascere dentro l’dea di questo libro, mi ha chiesto una
foto da mettere in copertina, ma poi è stata lei stessa a trovarla, una fotografia
di quando eravamo bambini, io, i miei fratelli, le mie sorelle, bambini felici
ed ancora ignari di quello che ci avrebbe riservato il destino.
Grazie a te Silvia,
continueremo a restare bambini per sempre e i nostri sogni non potranno mai
morire».
Da Silvia Camerino, curatrice del libro
«A voi affidiamo la voce, il
suono e la speranza di questa testimonianza che oggi
assume la forma di un libro
e, come un mandorlo in fiore diffonde glorioso il suo profumo per il Paese,
conduce la sua rivoluzione gentile.
Ringrazio Salvatore
Borsellino, padre e amico per avermi consentito di raccogliere ed accogliere il
lascito di un mondo antico che ritorna istante dopo istante, scavando solchi
profondi nel mio esistere e, Dacia Maraini per aver realizzato attraverso
questa preziosa prefazione, uno dei sogni più intimi e belli.
Alla casa editrice Iod e ai
suoi collaboratori per aver lavorato con passione e dedizione, con certezza
scolpita e cuore impavido.
Il sogno d'Amore di Paolo
Borsellino, oggi indossa una nuova sfaccettatura.
Sollevatelo e portatelo con
voi».
Dalla prefazione di Dacia Maraini
«Paolo Borsellino fu ucciso
il 19 luglio del 1992 in via D’Amelio, dove si stava recando per
incontrare sua madre.
[…] Il coraggio è la qualità che preferisco in
una persona. Un coraggio accompagnato da umanità e rispetto per l’altro. Forse
anche per reazione verso il mio Paese, dove il coraggio è considerato quasi una
cosa inutile. Su di esso si fa prevalere l’astuzia e l’ironia sbeffeggiante.
Due atteggiamenti che detesto.
Paolo Borsellino sapeva di
essere sotto tiro ma non è scappato, non si è arreso. Ha continuato a
fare il suo dovere con un coraggio idealista che ho molto ammirato. All’Italia
degli astuti e dei furbi per fortuna ogni tanto si oppongono gli italiani
che credono veramente nella democrazia, che comporta diritti ma anche doveri e,
per questo, compiono il proprio dovere fino in fondo, costi quel che costi. È
l’Italia che amo e che vorrei più estesa e più diffusa.
Il coraggio di Paolo Borsellino
nasce dal suo sogno d’amore per la sua Sicilia, per la sua Italia, per la
giustizia e la libertà dagli orrori della mafia. E ringrazio suo fratello
Salvatore che, superando un rispettoso dolore, oggi vuole ricordarlo
pubblicamente.
Ai giovani direi che a essere furbi e
indifferenti si finisce per disprezzare se stessi. E vivere disprezzando
se stessi si sta proprio male. Il coraggio di Borsellino dovrebbe entrare nei
nostri cervelli come una spinta alla bellezza e alla gioia di vivere. Non si vive
bene accanto alla viltà.».
BIO
della curatrice
Silvia Camerino vive a Lamezia Terme e studia alla facoltà di
Giurisprudenza.
Attivista del Movimento
Agende Rosse di Salvatore Borsellino, ha pubblicato La chiave dei
mondi, (Rubbettino, 2013), La profezia del vento,
(Rubbettino, 2015). Per il saggio sulla mafia Un giorno questa terra
sarà bellissima (Iod edizioni, 2021) ha ricevuto la menzione speciale al Premio "Muricello".
Prima classificata al
Concorso Nazionale Letterario “Artisti” per Peppino Impastato, presidente di
giuria Michele Cucuzza. Vincitrice dei premi: "Ali sul
Mediterraneo" (2021); "Calabria che lavora" come migliore
autrice del 2022; del premio alla calabresità femminile "Sciammisciu
d’Oro" (2022).
Impegnata nei progetti di
legalità sviluppati in una serie di incontri tenuti insieme ai familiari delle
vittime di mafia e ai testimoni di giustizia in diversi istituti scolastici.
collana cronisti scalzi
| Nota dell’editore
Sono
21 i titoli pubblicati nella collana cronisti scalzi in appena due anni dalla
sua nascita.
Cronisti
Scalzi” è la collana della Iod edizioni che ha l’ambizione di raccogliere i
racconti, le narrazioni e le storie di giovani cronisti delle periferie impegnati
a resistere a un giornalismo che va sempre più adeguandosi al conformismo del
pensiero dominante e ai potenti. Siamo convinti che oggi più che mai sia
necessaria una nuova generazione di cronisti che sappiano vivere, con la mente
e con il cuore, i quartieri, i vicoli e le piazze delle periferie degradate,
per raccontare con passione i fatti e i volti delle persone che ogni giorno si
impegnano per costruire nel loro piccolo una chiara e consapevole alternativa
al degrado sociale e allo strapotere delle mafie.
Vogliamo
dare, così, spazio, insieme ad autorevoli voci del giornalismo d’inchiesta, a
quei giovani giornalisti precari, che continuano a essere presenti sul posto, a
piedi scalzi, e che conservano la memoria, lo stile e il metodo di Giancarlo
Siani, giornalista precario, ucciso dalla camorra la sera del 23 settembre del
1985, e definito da Erri De Luca «cronista scalzo».
«
Giancarlo era un giornalista scalzo, non aspettava le notizie per riportarle,
ma cercava il meccanismo sanguinoso che le produceva».
Parte del ricavato delle vendite del libro sarà devoluta alle attività della Casa di
Paolo. La Iod edizioni aderisce così al sogno di Salvatore Borsellino, la Casa di Paolo, divenuto realtà il 17
luglio 2015, che ha preso vita nei locali della ex “Farmacia Borsellino”, a
Palermo in via Della Vetriera n. 57. Un luogo unico, speciale, emozionante, in
cui si fa memoria col sorriso e con tanta dignità, a beneficio delle giovani
generazioni, ma non solo.
casadipaolo.pa@gmail.com
Caratteristiche del libro
Curatrice Silvia
Camerino
Titolo Salvatore
Borsellino Mio fratello Paolo
Prefazione Dacia Maraini
Direttore editoriale Iod Francesco
Testa
Progettazione grafica Gix
Musella
Editing e layout Mariarosaria
Vado
Project manager editoriale Pasquale Testa
ISBN 979-12-80118-93-6
Pagine 98
Formato 15x21
Prezzo € 15,00
https://iodedizioni.eu/products/mio-fratello-paolo
www.iodedizioni.eu
I giornalisti
che desiderano recensire il catalogo di Pietro Del Re possono richiedere una
copia a iodedizioni@gmail.com indicando
il nome, il giornale, rivista, radio o televisione dove sarà pubblicata la
recensione.
Per comunicazioni
Pasquale Testa
Contatti curatrice
Silvia Camerino
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