domenica 2 febbraio 2014

A seguito della nota inoltrata dall’On. Angelo CONSOLI del Consiglio Regionale della Campania prot. Int. n. 33 del 21.11.2013 acquisita all’ARPAC con prot. 61148 del 27.11.2013, con la quale si richiedeva un urgente intervento presso l’area in oggetto , i tecnici dell’Area Territoriale ARPAC di Caserta hanno effettuato il sopralluogo.


Area Territoriale – u.o. Suolo Rifiuti e Siti Contaminati
RELAZIONE TECNICA 8/PE/14
Oggetto: impianto industriale dismesso ex Pozzi GINORI ricadente tra i Comuni di Calvi Risorta e Sparanise.

A seguito della nota inoltrata dall’On. Angelo CONSOLI del Consiglio Regionale della Campania prot. Int. n. 33 del 21.11.2013 acquisita all’ARPAC con prot. 61148 del 27.11.2013, con la quale si richiedeva un urgente intervento presso l’area in oggetto , i tecnici dell’Area Territoriale ARPAC di Caserta hanno effettuato il sopralluogo.
Dalla visione dello stato dei luoghi e della documentazione acquisita presso il Comune di Calvi Risorta si relazione quanto segue:
L’originario insediamento industriale era esteso su una superficie di circa 1.200.000 mq realizzato agli inizi degli anni 60 per la manifattura ceramica Pozzi. L’area, a seguito della dismissione della Pozzi GINORI iniziata nel 1985, è stata parzialmente oggetto di lottizzazione industriale con l’insediamento di nuove imprese .Dell’originaria industria restano alcune aree sulle quali insistono i capannoni industriali e le zone a verde.
I suddetti fabbricati, per la gran parte di facile accesso, appaiano privati dell’impiantistica e sede di abbandono di materiali e merce utilizzate nelle passate lavorazioni, che in quanto abbandonati sono da considerarsi rifiuti speciali.
Nel corso del sopralluogo del 15 gennaio 2014, nella porzione orientale dello stabilimento una ditta specializzata stava operando alla incapsulazione, delle tettoie di due manufatti con coperture in amianto e di una parte della staccionata sul lato est della zona al fine della rimozione e smaltimento definitivo.
Per il restante complesso industriale rilevante e quanto riscontrato nel capannone vernici, dove risultano accumulati numerosi contenitori e fusti di diverse dimensioni, dai 0.5 litri a 200 litri e più, in cattivo stato di conservazione, danneggiati e alcuni riversi a terra con il relativo contenuto. Si tratta di un deposito di diverse sostanze chimiche quali vernici, additivi, solventi, emulsioni,  oli lubrificanti ed esausti ed altri composti non classificabili a vista. Sono rinvenibili inoltre rifiuti costituiti da lampade al neon e pneumatici. Le suddette sostanze per lo stato di abbandono in cui versano, sono da considerarsi rifiuti speciali, di cui alcuni pericolosi all’origine e altri da classificare a mezzo di analisi chimica.
Nella porzione settentrionale dello stabilimento si sono rinvenute due pile di ondulinein materiale presumibilmente contenente amianto. L’intera area era servita da impiantistica sotterranea costituita soprattutto da condutture in ferro cosi come desumibili dall’osservazione di alcuni tombini aperti; in alcuni casi la presenza di frammenti di materiali contenente amianto all’interno degli stessi lascia ragionevolmente ritenere che le tubature fossero coibentate con rivestimento di materiale presumibilmente contenente amianto.
Ulteriore aspetto di rilevanza ambientale è rappresentato dall’area di discarica della Pozzi localizzata ad est del complesso industriale e ricadente nel comune di Calvi Risorta.
Il Comune di Calvi Risorta con Delibera di Giunta Comunale n. 126 del 25.03.1998 ha conferito l’incarico di rilievo topografico ed analisi del sottosuolo mediante prelievo di campioni a carotaggio dell’area individuabili come discarica di rifiuti industriali ex Pozzi . Tale studio e stato redatto dal Dott. Ing. Pietro Martino la cui relazione tecnica riporta che l’area interessata dalla discarica misura una superficie complessiva di 24.150  mq e il volume di abbanco di rifiuti e di 74.150 mc. I rifiuti vengono classificati in forma meramente descrittiva sulla base di un analisi visiva e non analitica.

Per quanto sopra, a tutela delle matrici ambientali si ritiene necessario quando segue.

Rimozione e smaltimento a norma de materiale in c. a. e nelle more di tale intervento effettuare la messa in sicurezza.
Individuare lo sviluppo dell’impiantistica sotterranea e rimuovere il materiale di rivestimento in c.a.;
Effettuare la classificazione analitica dei rifiuti non classificabili a vista;
Smaltire i rifiuti a norma secondo le tipologie di appartenenza;
Effettuare un piano di indagini preliminari, anche sulle aree a verde, in conformità alle prescrizioni del D. Lgs. 152/6.


 SPARANISE, 01 febbraio 2014

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