giovedì 17 aprile 2014

Ascoltare il suono della campana (din - Don) per comprendere: le verità vanno ricercate non solamente lette ...siamo saggi!

Riflessione: Ascoltare il suono della campana (din - Don) per comprendere: le verità vanno ricercate non solamente lette ...siamo saggi!
Caserta – Nei giorni della memoria della Passione del Cristo, ritorna prorompente il lontano eco che sovente tange la sottile linea del confine tra il vero ed il falso, la libertà di espressione e la calunnia.
Mi chiedo, è bastata la sofferenza del Cristo?
Eppure, nonostante la “storia Maestra di Vita”, con tristezza in questo tempo si verifica, giorno dopo giorno, non solo qui a Caserta, o in Campania, in Italia …, ma ovunque a mio parere,  una spregiudicata  interpretazione di articoli pubblicati su giornali, cartacei ed online. Tanta cattiveria tra gli uomini viene generata dalla cybercultura. Siamo nella settimana che precede la Pasqua.  È il tempo della Grazia  che ci viene  concessa per guardarci dentro e lasciarci Amare dal Signore.
A riguardo non si può fare altro che convincersi che nel nostro tempo la saggezza e l'indifferenza ai pregiudizi sono diventati veramente cosa rara. Ciò si riscontra, soprattutto, dalla reazione violenta  della folla, ingenua e mal informata, su fatti e/o calunnie rivolti a delle persone perbene. Quella stessa calunnia che un anno fa (15 aprile 2013) Papa Francesco ci ha detto “che uccide!”.
La reazione della folla additante è quell'effetto voluto da coloro che  hanno interesse a far pubblicare fatti, accuse od altro su giornali online, sporcando o depauperando il buon nome di persone oneste e moralmente sane.
La folla, brava gente, non comprende tutto ciò, non comprende l'aspetto strumentale della vicenda ricostruita ad hoc e passata ai giornali  che l’accolgono come cronaca. La folla cade nell’errore perche non si pone la domanda sulla veridicità o meno di quanto viene pubblicato/vomitato prima di esprimere un proprio pensiero.
Con tutto ciò non si fa altro che mortificare ed impoverire la moralità e l'onesta della persona additata su una determinata vicenda e sporca quel poco bene che ci rimane ancora della società. La folla è vittima e carnefice di taluni che ricorrono squallide ed efferate esternazioni, per inquinare le verità dei fatti, avendo come unico scopo quello di  ferire per interesse.
Questi personaggi  ricorrono a questi mezzi  al solo scopo di alzare tanto polverone, per dare sfogo ad una propria idrofobia, non solo, ma anche per dare sfogo a quelle diatribe di carattere personale e legale etc, le quali, come tutti sanno, dovrebbero essere trattate nelle opportune sedi giudiziarie a tanto deputate e non sputarle o darle in pasto all'ignaro lettore (folla), che è sempre pronto ad additare e condannare: ecco l'effetto voluto di chi fa pubblicare tali qualsiasi questioni.
Su tutte queste problematiche, noi lettori, perlomeno quelli dotati soprattutto di buon senso e quindi di saggezza e non solo di una sciocca spontaneità, dobbiamo convincerci che  i pregiudizi, l'avidità e gli interessi personali etc. etc.  non pagano!
L'indifferenza ai pregiudizi e la non conoscenza dei fatti, in particolare, portano solo ad una  opinione errata, perché concepita non per conoscenza precisa e diretta del fatto o della persona, ma sulla base di voci, opinioni e sentito dire od altro e quindi induce tutti noi lettore a "convincerci" di una colpevolezza (o innocenza) inesistente di una persona o di persone indiscutibile sotto tutti i punti di vista. A tal riguardo si ricordano gli idola di Francesco Bacone, tra cui gli Idola Specus, ossia "della caverna".
A tal proposito, atteso il periodo, si ricorda, opportunamente, la Crocifissione del Cristo, ad opera dell'ignara e manovrata folla che portò alla morte fisica del Cristo.
Intanto, Cristo è stato Crocifisso, Ucciso Ingiustamente per l'Indifferenza dei cosiddetti  sapienti, dei giusti, pur riconoscendolo innocente per le sue verità; l’indifferenza alla verità perché il Cristo  poteva minare il potere di Caifa e di Pilato. Vedete, si da la morte ad un Uomo, il Cristo, solo per un  interesse...!
Quindi, tutti noi lettori, non ingenua folla, dobbiamo evitare di infangare il buon nome, soprattutto di persone conosciute per la loro rettitudine (onestà-moralità-integrità-serietà-incorruttibilità-lealtà) e profondamente scevre di ogni tipo di interesse materiale, invitando, altresì, tutti quanti noi ad informarci bene, prima di esternare giudizi o condanne, sull'onestà e sui principi morali di un individuo/i e di non farci strumentalizzare da coloro che non vogliano altro che la flagellazione della/e persona/e de quo additata/e.
Riappropriamoci di quei valori che appartengono solo a persone civilmente sane e non a quelle che si fanno usare da coloro che amano la guerra a discapito degli altri.
Pretendiamo, quindi, una sana e reale informazione e non una disinformazione pettegola, infangando tutto e tutti!

Un lettore che ama una proficua informazione.
Phrancesco Appus


Fonte: comunicato stampa

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