In riferimento alle
notizie giornalistiche diffuse in data odierna, relative ad un’indagine
giudiziaria anche a mio carico, nell’esprimere incondizionata fiducia nella
Magistratura che sta conducendo gli accertamenti, e nella Polizia Giudiziaria,
posso solo affermare che ben vengano le indagini che servono a verificare la
sussistenza di comportamenti illeciti.
Dimostrerò la
correttezza del mio personale comportamento nella gestione del Comitato
Campania.
Con l’occasione è forse
il caso di precisare che la società in argomento, denominata “Calcio Campania Immobiliare
S.r.l.”, è stata costituita, dall’allora presidente del Comitato, con atto
pubblico, previa unanime approvazione dell’Assemblea delle società dilettantistiche
il 9 luglio del 2004, epoca in cui avevo il ruolo di Segretario del Comitato e
quindi non avevo alcun potere decisionale in merito.
La finalità che
intendeva ed intende perseguire la società si individua in una ancor più
capillare diffusione del calcio dilettantistico e giovanile in Campania,
incluse (ad esempio) le attività degli over 35, prestando attenzione all’integrazione
multietnica, e ovviamente sviluppando anche il calcio Femminile ed il Calcio a
Cinque femminile.
Una delle voci di
bilancio della società è certamente il canone di locazione degli immobili, ma
non posso escludere che ci siano delle ulteriori voci di bilancio che derivano
da ulteriori attività.
Nella qualità di
dipendente della società, che ha un amministratore che è naturalmente persona
diversa dal Presidente Pastore, percepisco una retribuzione mensile, com’è
normale che accada, che è di gran lunga inferiore agli importi fantasiosamente
riportati.
L’indagine della
magistratura, tesa ad accertare la consumazione di eventuali illeciti, mi vede
sereno ed in attesa di poter contribuire alla ricostruzione dei fatti, nella
assoluta certezza di non aver mai, dico mai, assunto alcun comportamento che
potesse essere non solo penalmente rilevante, ma anche moralmente riprovevole.
Ogni ulteriore
chiarimento potrà essere richiesto al mio avvocato, Antonio Zecca di Salerno,
dovendo io osservare un doveroso riserbo nel rispetto dell’indagine in corso e
soprattutto del lavoro che stanno svolgendo le Forze dell’ordine e la
Magistratura.
Napoli, 4 giugno 2015
Fonte: Vincenzo
Pastore
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