lunedì 8 giugno 2015

Videosorveglianza e sicurezza...Quanti ritardi

I fatti incresciosi accaduti in questi giorni in città, con la sicurezza  e la salute dei cittadini, gravemente lese, malgrado la insistenza sulle strade interessate dai misfatti, di un impianto di videosorveglianza, ad oggi non funzionante, creano un forte malessere in chi si è prodigato e per tempo affinché Caserta, dal centro alle 21 frazioni, disponesse di un moderno impianto di controllo operante sui principali snodi viari, sulle strade di accesso e di fuga dalla città, variante inclusa. 
Il dibattito apertosi in queste ore sul bisogno di un qualcosa che dovrebbe già essere attivo ed operativo, impone, pertanto, qualche utile precisazione.
Era il 23 dicembre 2009 quando lo scrivente sottoscrisse per conto della Città di Caserta una convenzione con la Prefettura e, quindi, con il Ministero dell'Interno per l'acquisizione di un finanziamento di un milione di euro da dedicare ad un progetto di videosorveglianza complessiva sull'intero ed articolato territorio urbano e delle frazioni. 
Questo finanziamento doveva servire ad  implementare il numero di soli 15 impianti già operativi nel centro.
Ricordo che Caserta fu una delle poche città capoluogo di provincia del centro e del sud Italia ad essere gratificata dal finanziamento dedicato, conferito sulla qualità del progetto presentato in riscontro a bando nazionale e ad iniziativa del sottoscritto assessore alla qualità della vita (...per il controllo della viabilità e per la sicurezza del territorio, una doppia centrale operativa presso il Comando vigili urbani ed in Questura).
Fu l'allora Ministro della Lega Nord Roberto Maroni a firmare il provvedimento ratificato, sul territorio per il governo, dal Prefetto Monaco.
Tutto questo per dire che il finanziamento fu riconosciuto e successivamente acquisito dalla città per la redazione del progetto definitivo, che raccogliesse bisogni di sicurezza così come valutati e suggeriti da tutte le forze dell'ordine in un tavolo corrdinato dal Prefetto.
A fine 2010 l'amministrazione, di cui lo scrivente faceva parte, cadde ed il progetto con relativa gara d'appalto è stato gestito dall'amministrazione uscente.
A distanza di circa cinque anni l'amministrazione non è riuscita, malgrado ogni annuncio possibile e l'intestazione del risultato, rimasto in itinere, a varare la definitiva messa in azione dell'importante strumento di sicurezza e di controllo del territorio.
Ora spero che l'ultimo fatto di cronaca e la presenza del commissario prefettizio favorisca l'accensione dell'impianto, inspiegabilmente rimasto in permanente cantiere in questi anni.
Senza polemica e con fare costruttivo spero che ogni difficoltà possa oggi essere veicolata utilmente a soluzione. 
Lo dobbiamo ai nostri concittadini scossi dai fatti accaduti, lo si deve a chi in queste ore ha subito una violenza inaudita nel pieno centro cittadino, lo dobbiamo in definitiva a noi tutti ed alla nostra città che era stata riconosciuta meritevole di finanziamento su uan obiettiva emergenza.
La sicurezza è una priorità non più rinviabile per un territorio in cui la crisi e la delinquenza stanno stringendo la città in una morsa che provoca paura, turbamento ed inquietudine.
Solo per memoria allego qualche foto della sottoscrizione della convenzione, così come una delle note, ricca di suggerimenti, indirizzate al Sindaco sulla sicurezza e nella circostanza  sulla emergenza scippi. 
Lo scrivente è stato peraltro, latore di una proposta a suo tempo riconosciuta ed autorizzata, almeno per i Campetti, dal Ministro della Difesa Gasparri per l'utilizzo della Brigata Garibaldi che realizza, in tutta Italia il progetto Città sicure, tranne che nella nostra città. La proposta era di utilizzare in chiave promozionale e di diffusione di immagine positiva l'incrocio tra l'impegno di una storica e valorosa Brigata ed il monumento tra  i più belli del mondo. E' inutile dire che questa opportunità, riconosciuta come valida, è a sua volta rimasta lettera morta.
Concludo, sottolinenando, che  questa mia nota è in parte indirizzata al Sindaco uscente, il quale va disseminando in città, con fare da vittima, la teoria del tradimento e del complotto ordito ai suoi danni, dimenticando che a voler compiere un elenco di cose suggerite e non realizzate resta l'amaro in bocca di una amministrazione che ha negato diritti, tutele e forme di crescita equilibrata della nostra città.


Fonte: comunicato stampa Antonio Ciontoli ex consigliere comunale

Nessun commento:

Posta un commento