mercoledì 12 aprile 2017

L'Avvocatura italiana, a sostegno della democrazia e dello sviluppo in Tunisia, riapre l'Hotel Imperial di Sousse (18-21 Maggio 2017)

“Riapriremo l’Hotel Imperial di Sousse”, è questa la sfida lanciata dalla delegazione degli Avvocati italiani.
Per coniugare la sicurezza dei cittadini con il rispetto della democrazia e dei diritti, gli avvocati italiani hanno organizzato un viaggio e un convegno presso l’Hotel Imperial, di Sousse, teatro del vile attentato terroristico perpetrato il 26 Giugno 2015 che provocò ben 39 morti tra i turisti che affollavano la bellissima spiaggia tunisina. Da quel triste giorno l’albergo è rimasto chiuso. Con i due attentati terroristici al Museo del Bardo a Tunisi e all’Hotel Imperial a Sousse, l’ISIS ha voluto colpire il cuore dell’economia tunisina rappresentato dal turismo, aggravando la critica situazione occupazionale. Il popolo tunisino che è riuscito con la pacifica “Rivoluzione dei gelsomini” a dotarsi di una costituzione, unica nel mondo islamico, che garantisce la pari dignità degli uomini e delle donne, deponendo il dittatore Ben Ali senza l’utilizzo di armi, non va lasciato solo. Un gesto di solidarietà concreto la riapertura dell’albergo, ma anche simbolico e di fiducia nei confronti della giovane democrazia tunisina. Non vi è dubbio, infatti, che una Tunisia esclusa dai circuiti turistici internazionali e più povera avrà maggiori problemi ad affrontare le sfide lanciate dall’estremismo islamico.

Il costo per la partecipazione è stato fissato nella cifra di 400,00 Euro comprensiva del soggiorno (camere colazioni e cene), eventi, voli ITALIA-TUNISIA-ITALIA e transfer da e per l’areroporto di Tunisi e Sousse.
Si è raggiunto l’accordo con la TUNISAIR che si occuperà di predisporre i voli charter in partenza da quattro aeroporti MILANO per il nord, ROMA per il centro, NAPOLI per il sud Italia e CAGLIARI e PALERMO per Le Isole.

Il Presidente della Fondazione, Lucia Valenzi, ha il piacere di sostenere e condividere l’iniziativa degli  avvocati italiani. Nel corso degli anni la Fondazione Valenzi ha mantenuto intense e proficue relazioni con Tunisi, memore del rapporto di Maurizio Valenzi col Paese che gli ha dato i natali, e dove ha lottato contro il fascismo e il colonialismo. 
Il caloroso sostegno all’iniziativa da parte della Fondazione Valenzi è nella comune consapevolezza che fenomeni quali il terrorismo o i flussi migratori vanno affrontati attraverso il  dialogo tra i popoli e il sostegno alle economie locali e che la difesa della democrazia in Tunisia è fondamentale per la pace nel Mediterraneo.

Fonte: Lucia Valenzi

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