lunedì 24 ottobre 2022

A piccoli passi: 10mila ragazzi alle urne per eleggere i loro Parlamenti

 A piccoli passi: 10mila ragazzi alle urne per eleggere i loro Parlamenti 

 “SCEGLI LA VITA sempre; AMA LA TUA TERRA e tutta a Terra; PRENDITI CURA di tutto ciò che ha valore”.

Con questo “programma elettorale”, da martedì 25 ottobre 2022 oltre 10mila studenti di 22 scuole del primo ciclo, in 15 diversi Comuni, tornano alle urne, dalla terza primaria alla terza media. Sono comunità scolastiche associate al cammino di comunità “A PICCOLI PASSI”, promosso e accompagnato dalla Diocesi di Aversa.

Sono già 5 anni che queste comunità si sono messe in cammino, proponendosi come “luoghi del cuore” delle loro città, incubatrici di futuro, finestre aperte sul mondo.

Si dà dignità e voce ai ragazzi, chiamati a rispondere con una diffusa assunzione di responsabilità, a partire dalla classe, proposto come luogo dell’incontro e della coesione, che dà forza a tutti e in cui nessuno deve essere mai lasciato solo.

Le classi entrano in dialogo tra loro nei Parlamenti d’Istituto, dove si propongono anche all’attenzione delle amministrazioni Comunali e si mettono in relazione in dimensione territoriale, andando a costituire, appunto, il Parlamento Territoriale, con sede istituzionale nel Real Sito di Carditello.

A PICCOLI PASSI è tra i soci fondatori della “Rete nazionale dei beni comuni”. In questa, come primo bene comune, ha indicato LA VITA, rappresentata dai bambini, la cui cura viene appunto proposta come priorità assoluta di ogni comunità, che ambisca a essere veramente tale.

La strada della partecipazione responsabile e strutturata dei ragazzi alla vita delle comunità è, forse, la principale via percorribile per rimettere in dialogo autentico le generazioni, che si vanno allontanando ormai da troppo tempo. I ragazzi possono così vedersi ascoltati e considerati; gli adulti possono tornare in gioco con accresciuta credibilità.

Questo modo coraggioso delle scuole di proporsi, in piena gratuità, alle comunità di appartenenza, va letto come un grido in un silenzio soffocante, come una chiamata a responsabilità di tutti rispetto a un futuro troppo complesso, che si rischia di consegnare a generazioni troppo fragili.

 

 



don Francesco Riccio
Riccardo Dell'Aversana

Diocesi di Aversa
Ufficio Comunicazioni Sociali

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