lunedì 8 maggio 2023

IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA UNA MOZIONE CONTRO IL DDL CALDEROLI SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA, SENZA IL VOTO DELL’OPPOSIZIONE. MARINO: “OCCASIONE PERSA. HA PREVALSO LA STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA SULLA DIFESA DELLA NOSTRA TERRA”.

 

 

IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA UNA MOZIONE CONTRO IL DDL CALDEROLI SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA, SENZA IL VOTO DELL’OPPOSIZIONE. MARINO: “OCCASIONE PERSA. HA PREVALSO LA STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA SULLA DIFESA DELLA NOSTRA TERRA”.

“L’opposizione consiliare ha perso un’occasione importante: quella di votare la mozione contraria al ddl Calderoli sull’autonomia differenziata e di dimostrare, quindi, di essere interessata alla difesa del nostro territorio e al futuro dei nostri figli. Il ddl è un provvedimento scellerato, che penalizza l’intero Mezzogiorno e non fa altro che aumentare il divario tra il Sud e il Nord del Paese. Purtroppo la minoranza ha preferito votare contro la mozione, strumentalizzando l’argomento e facendo prevalere miopi ragioni di opportunismo politico sull’interesse del nostro territorio”. A dichiararlo è stato il Sindaco di Caserta, Carlo Marino, al termine del Consiglio Comunale (che è stato trasmesso in streaming grazie a una nuova piattaforma) durante il quale è stata approvata una mozione contraria al ddl Calderoli presentata dai capigruppo di maggioranza e integrata da un articolo di una mozione proposta dal consigliere comunale di opposizione, Raffaele Giovine. Al Consiglio hanno partecipato anche la senatrice del Pd, Susanna Camusso, e il deputato del Pd, Stefano Graziano.

“Su un tema così importante, - ha aggiunto Marino – cruciale per il futuro della nostra terra, non ci si dovrebbe dividere, ma sarebbe fondamentale stare tutti dalla stessa parte, impedendo che vengano approvati provvedimenti del genere, che rappresentano una iattura per il Sud e per la Campania. Come Presidente dell’Anci Campania, insieme al Presidente dell’Anci Nazionale Decaro e a tantissimi sindaci non solo meridionali e di centrosinistra ma provenienti da ogni regione d’Italia e anche di centrodestra, ci stiamo battendo senza sosta affinché non si prosegua lungo questa strada, devastante non solo per il Mezzogiorno ma per l’intero Paese. Se non cresce il Sud, infatti, non cresce l’Italia nel suo complesso. Qualche consigliere di opposizione ha anche detto che il luogo in cui si deve discutere di questo argomento è il Parlamento. È un grosso errore: il Consiglio Comunale, gli amministratori locali, i territori devono dettare la linea agli organismi nazionali e non viceversa. Dispiace, poi, che alcuni consiglieri di minoranza abbiano dovuto compiacere il parlamentare di riferimento, che si trova in palese difficoltà a giustificare agli elettori le posizioni secessioniste del proprio partito. In questa fase bisogna capire che è vitale difendere la nostra terra, opponendosi con decisione a chi vuole svendere il Sud”.

 

 

 

 

 

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