Dopo il successo ottenuto dalla seconda edizione del "Pranzo
di Natale" e, soprattutto, dalle iniziative che hanno caratterizzato la
Parrocchia di Sant'Anna e il "Gruppo di spinta", vero motore dell'iniziativa
assistenziale, la Comunità di Sant'Egidio punta all'ottenimento di una sede
stabile a Caserta per coordinare con maggiore efficacia l'impegno dei tanti
volontari che, in silenzio e senza voglia di protagonismo, si sono
avvicinati con calore al progetto. Se ne è parlato, in occasione del
riuscito incontro della vigilia, con il Vescovo mons.Pietro Farina, il
Sindaco Pio Del Gaudio, che era accompagnato dall'assessore alle attività
sociali Emiliano Casale, e con quanti, attivi componenti del "gruppo di
spinta", hanno deciso di ispirarsi allo slogan "buoni non una volta l'anno,
e cioè a Natale, ma appunto tutto l'anno".
di Natale" e, soprattutto, dalle iniziative che hanno caratterizzato la
Parrocchia di Sant'Anna e il "Gruppo di spinta", vero motore dell'iniziativa
assistenziale, la Comunità di Sant'Egidio punta all'ottenimento di una sede
stabile a Caserta per coordinare con maggiore efficacia l'impegno dei tanti
volontari che, in silenzio e senza voglia di protagonismo, si sono
avvicinati con calore al progetto. Se ne è parlato, in occasione del
riuscito incontro della vigilia, con il Vescovo mons.Pietro Farina, il
Sindaco Pio Del Gaudio, che era accompagnato dall'assessore alle attività
sociali Emiliano Casale, e con quanti, attivi componenti del "gruppo di
spinta", hanno deciso di ispirarsi allo slogan "buoni non una volta l'anno,
e cioè a Natale, ma appunto tutto l'anno".
E sono stati ben 210, più del doppio dei partecipanti dello
scorso anno, a sedere tutti insieme all'interno del Tempio di Sant'Anna
trasformato in un ristorante "stellato" dove è stato servito un menù da
gourmet, cui ha contribuito un bel gruppo di ristoratori casertani:
antipasto di totani e patate (Locanda Battisti), mozzarella di bufala
campana messa a disposizione dal Consorzio di Tutela del Marchio d'origine;
primo piatto con lasagna al forno (Ristorante Leucio); secondo con
spezzatino di manzo con patate (Ristorante Le Colonne); la Scuola "Dolce e
Salato" ha preparato il classico tronchetto natalizio e i dolci della
tradizione; per frutta grandi ceste di mele annurca, mentre il pane e i
tarallini sono stati forniti da "Il Casolare Divino", che insieme ad Alois,
ha offerto pure i vini. Hanno anche collaborato, Buffalo Beef, Coldiretti e
Quartiglia, mentre l'impegno in cucina si deve agli chef Maurizio Cosma,
Leucio Fiorillo, Maria Mone, Giuseppe Daddio, Aniello di Caprio, coordinati
dall'entusiasta Rosanna Marziale.
Quest'anno il 50% dei volontari era under 25 a conferma che
il Gruppo di spinta, la Parrocchia di S.Anna e la Comunità di S.Egidio
guardano al futuro, ormai già in via di consolidamento, se è vero come è
vero che l'iniziativa di Caserta ha "gemmato" quella, svoltasi in
contemporanea, ad Aversa e altri centri del casertano stanno programmando
analoghe iniziative assistenziali per il prossimo anno.
Oltre all'affettuosa assistenza non solo alimentare per il
pranzo di Natale a tutti i partecipanti, appunto 210 tra immigrati e senza
fissa dimora, ma anche anziani, persone sole ed emarginate, sono stati
distribuiti alla fine altrettanti pacchi dono contenenti torce, plaid, t
shirt, datteri, panettoni piccoli e altri generi alimentari inseriti grazie
alla raccolta svolta nei supermercati Decò (2 di Caserta ed 1 di S. Maria C.
V.). E alla fine del pranzo, allietato dalle musiche di un
complesso di giovanissimi, come per incanto in poco tempo gli stessi
volontari hanno sgombrato tavoli, sedie e tovaglie, rimettendo in ordine la
"chiesa" per le funzioni natalizie, durante le quali il Parroco don Giovanni
Gionti ha dato conto alla comunità dei fedeli della riuscita iniziativa
assistenziale e dei progetti per il futuro. A cominciare dalla prosecuzione
della distribuzione di un pasto caldo, una volta alla settimana,
confezionato a turno dai ristoratori che hanno confermato l'adesione al
progetto e delle altre attività assistenziali, come la distribuzione di
vestiario, coperte, giochi per i più piccoli, lezioni di lingua italiana per
gli immigrati, fiancheggiamento nello svolgimento di pratiche burocratiche.
scorso anno, a sedere tutti insieme all'interno del Tempio di Sant'Anna
trasformato in un ristorante "stellato" dove è stato servito un menù da
gourmet, cui ha contribuito un bel gruppo di ristoratori casertani:
antipasto di totani e patate (Locanda Battisti), mozzarella di bufala
campana messa a disposizione dal Consorzio di Tutela del Marchio d'origine;
primo piatto con lasagna al forno (Ristorante Leucio); secondo con
spezzatino di manzo con patate (Ristorante Le Colonne); la Scuola "Dolce e
Salato" ha preparato il classico tronchetto natalizio e i dolci della
tradizione; per frutta grandi ceste di mele annurca, mentre il pane e i
tarallini sono stati forniti da "Il Casolare Divino", che insieme ad Alois,
ha offerto pure i vini. Hanno anche collaborato, Buffalo Beef, Coldiretti e
Quartiglia, mentre l'impegno in cucina si deve agli chef Maurizio Cosma,
Leucio Fiorillo, Maria Mone, Giuseppe Daddio, Aniello di Caprio, coordinati
dall'entusiasta Rosanna Marziale.
Quest'anno il 50% dei volontari era under 25 a conferma che
il Gruppo di spinta, la Parrocchia di S.Anna e la Comunità di S.Egidio
guardano al futuro, ormai già in via di consolidamento, se è vero come è
vero che l'iniziativa di Caserta ha "gemmato" quella, svoltasi in
contemporanea, ad Aversa e altri centri del casertano stanno programmando
analoghe iniziative assistenziali per il prossimo anno.
Oltre all'affettuosa assistenza non solo alimentare per il
pranzo di Natale a tutti i partecipanti, appunto 210 tra immigrati e senza
fissa dimora, ma anche anziani, persone sole ed emarginate, sono stati
distribuiti alla fine altrettanti pacchi dono contenenti torce, plaid, t
shirt, datteri, panettoni piccoli e altri generi alimentari inseriti grazie
alla raccolta svolta nei supermercati Decò (2 di Caserta ed 1 di S. Maria C.
V.). E alla fine del pranzo, allietato dalle musiche di un
complesso di giovanissimi, come per incanto in poco tempo gli stessi
volontari hanno sgombrato tavoli, sedie e tovaglie, rimettendo in ordine la
"chiesa" per le funzioni natalizie, durante le quali il Parroco don Giovanni
Gionti ha dato conto alla comunità dei fedeli della riuscita iniziativa
assistenziale e dei progetti per il futuro. A cominciare dalla prosecuzione
della distribuzione di un pasto caldo, una volta alla settimana,
confezionato a turno dai ristoratori che hanno confermato l'adesione al
progetto e delle altre attività assistenziali, come la distribuzione di
vestiario, coperte, giochi per i più piccoli, lezioni di lingua italiana per
gli immigrati, fiancheggiamento nello svolgimento di pratiche burocratiche.
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