Presso la Biblioteca del Vescovado a Caserta, un folto pubblico ha
fatto da cornice al convegno inaugurale
dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori
Dirigenti) “La coscienza imprenditoriale
nella costruzione del bene comune”. I lavori sono stati introdotti dal Vescovo Mons. Giovanni D’Alise che
ha evidenziato l’importanza dell’associazione per l’attuazione e la diffusione
della Dottrina Sociale della Chiesa e della necessità di fare rete con le altre
associazioni presenti sul territorio. Ha preso poi la parola il presidente
dell’UCID Caserta Giuliano Palmieri che ha sottolineato come l’UCID è
un’associazione di persone che dal 1947 accoglie quanti con ruolo di
responsabilità, intendono impegnarsi a testimoniare con coerenza
comportamentale il messaggio evangelico e la dottrina sociale della chiesa. I
valori dell’imprenditorialità – ha proseguito Palmieri – illuminata dalla fede
trovano infatti nel contesto ucidino sia adeguati percorsi formativi sulla
centralità della persone, in funzione della centralità di Dio, sia qualificati,
talora innovativi, momenti applicativi per costruire il bene Comune. La
questione sociale e i problemi connessi al lavoro umano, sono oggetto di
riflessioni e di documenti magisteriali da parte della Chiesa, poiché vi è la
consapevolezza che occorre comprendere i cambiamenti e prendere posizione nei
confronti di modelli economici che spesso snaturano completamente il ruolo
della persona e del suo lavoro. La scelta di far nascere anche a Caserta e
provincia l’UCID – ha sottolineato Palmieri – è stata fatta perché riteniamo
che la nostra amata terra, non sia la “terra dei fuochi”, ma la Terra di
Lavoro, la Terra del Sole, Campania Felix che ha bisogno più che mai di
imprenditori che sappiano coniugare fede e lavoro, sviluppo della creatività
individuale e giustizia sociale. Persone concentrate non solo su strategie
meramente economiche ma sulla centralità della persona e della dignità della
condizione operaia. Poi è intervenuto il consulente ecclesiastico nazionale
cardinale Salvatore De Giorgi che ha posto l’accento su come per il cristiano,
ogni uomo è il prossimo da amare, ogni uomo è un fratello. Nella Chiesa – come
si esprime San Paolo – nessuno dovrebbe
essere considerato ospite o forestiero, perché tutti siamo concittadini dei
santi e dei familiari di Dio. Alla globalizzazione delle emarginazioni e della
povertà – ha evidenziato il cardinale De Giorgi – bisogna rispondere con la
globalizzazione della solidarietà e della carità con i connessi valori di
equità. Giustizia e libertà, e sempre nella difesa dei diritti fondamentali e
inalienabili dell’uomo. Il corso della storia è stato segnato da profonde
trasformazioni ed esaltanti conquiste legate al lavoro dell’uomo, ma anche
dallo sfruttamento di tanti lavoratori e dalle offese alla loro dignità di
persone. Successivamente è intervenuto il presidente nazionale Giancarlo Abete
che evidenziando le quattro sfide da affrontare, ovvero quella tra l’essere e
l’avere, quella delle diversità esistenti, della globalizzazione e della
centralità della persona. La
globalizzazione è irreversibile: non si
può cioè arrestare , ma si deve governare. Occorre puntare su una distribuzione
più equa dei benefici che essa può portare : dare valore e considerare una
ricchezza i processi culturali di integrazione; favorire le diversità e
l’intensificazione dei rapporti sociali
e culturali e costruire una nuova modernità fondata sui valori di uguaglianza,
di libertà e di accesso all’informazione. In questa prospettiva rispondono a
un’etica della responsabilità scelte finanziarie sostenibili (”finanza etica”,
microcredito, commercio equo e solidale, politiche internazionali volte al bene
collettivo) e dal basso, l’impegno di gruppi di azione sociale, di cooperazione
internazionale capaci di “mettersi in rete” e costruire una nuova solidarietà. Il
Presidente nazionale UCID Abete - ha
concluso - soffermandosi del rapporto
tra economia ed etica e riferendosi all’etica ha ricordato che è come
l’ossigeno ti rendi conto della sua vitale importanza quando manca. Al convegno
inaugurale moderato dalla vice presidente Liliana Franco sono intervenuti il
prof. Romano Molesti presidente della Fondazione Studi Tonioliani, il dott.
Emilio Campanile presidente del Gruppo regionale UCID e il dott. Giovanni
Scanagatta segretario generale dell’UCID nazionale.
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