“Non siamo per nulla soddisfatti della risposta data oggi in
aula dal sindaco Giaquinto alla nostra interrogazione a risposta orale sul
gravissimo provvedimento di sospensione per tre mesi comminatagli dall’Autorità
Nazionale AntiCorruzione per la famigerata questione delle nomine dei
componenti del Consiglio di Amministrazione dell’Ipab Opere Pie Riunite”.
È netto ed assolutamente negativo il giudizio del gruppo di
minoranza di Caiazzo Bene Comune a margine della seduta di Consiglio Comunale
svoltasi ieri, che ha visto l’opposizione rivolgere le interrogazioni al
sindaco e all’Amministrazione comunale.
“Giaquinto è stato come al solito evasivo ed ha tentato di
sottrarsi dal rendere conto del proprio operato dinanzi all’Assise, non
fornendo le dovute spiegazioni sulle motivazioni e sui criteri adottati nella
individuazione del presidente Patrizia Merola e dei componenti del CdA delle
Opere Pie Riunite, nomine da noi subito contestate perché illegittime e poi
annullate dall’Anac che ha anche sospeso il sindaco Giaquinto per ben tre mesi.
Abbiamo chiesto che l’argomento, sotto forma di mozione,
venga trattato nella prossima seduta del consiglio comunale allorché Giaquinto
dovrà dire tutta la verità finora nascosta sulle nomine illegittime in seno
all’Ipab che sono costate alla città di Caiazzo l’onta della ribalta nazionale per
essere un comune con un sindaco sospeso per aver nominato amici ed alleati
politici in ruoli e cariche che non potevano rivestire in quanto inconferibili
ed incompatibili”, dichiarano i consiglieri Michele Ruggieri, Marilena Mone,
Amedeo Insero e Mauro Carmine Della Rocca.
“Abbiamo contestato al sindaco e al presidente del Consiglio
Comunale Ida Sorbo anche la mancata affissione in città dei manifesti per
avvisare i cittadini che c’era la seduta, e comprendiamo il motivo visto che si
parlava delle illegittimità compiute nella scelta del CdA delle Opere Pie e
dell’intervento dell’Anac; ed anche la irritualità nella convocazione
dell’Assise dal momento che essa non è stata preceduta dalla conferenza dei
capigruppo e che le interpellanze della minoranza sono state indicate solo con
i numeri di protocollo e non anche con l'oggetto sull’avviso di convocazione,
quindi anche sul sito istituzionale e sull’albo pretorio del Comune”, spiega il
capogruppo Ruggieri.
“Abbiamo motivo di ritenere che Giaquinto e Sorbo abbiano
cercato di non far trapelare all’esterno che in Consiglio si discuteva della
gravissima questione delle nomine alle Opere Pie che sono costate al sindaco la
sospensione per tre mesi, evitando in questo modo la partecipazione dei
cittadini e la corretta informazione alla popolazione sugli argomenti
all’ordine del giorno della seduta.
Ma noi andremo fino in fondo sulla vicenda finché Giaquinto
non dirà tutta la verità ai Caiatini su questa bruttissima pagina per Caiazzo e
la sua gente”, concludono i consiglieri di Caiazzo Bene Comune.
Caiazzo, 27.06.2019
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