Presso la caserma “Magrone”
della Scuola di Commissariato dell’Esercito (SAC) il ministro della
difesa Elisabetta Trenta ha presentato il libro “Il Politomane” dell’On.
Antonio Del Monaco. In una sala convegni
gremita, i lavori sono stati introdotti dal Col. Claudio Milone, poi è
intervenuto il comandante gen. Francesco
Riccardi che ha evidenziato le funzioni della Scuola, successivamente l’incontro
moderato dall’avv. Alberto Zaza d’Aulisio è
iniziato con il vice presidente
dell’associazione “A voce d’è creature Vincenzo Rucco che ha portato i
saluti di don Luigi Merola fondatore e
presidente dell’associazione che per
improvvise esigenze familiari (madre ricoverata per una caduta) non ha potuto presenziare all’evento. Quindi ha preso la parola l’On.
Antonio Del Monaco che ha spiegato come è nato il neologismo “politomane” che dà
il titolo al libro, dicendo come lo stesso sia stato scritto prima della
sua elezione, specificando che il ricavato sarà totalmente devoluto all’associazione
che assiste tutte le “creature” che hanno bisogno delle istituzioni. Il
politomane vive un forte disagio che, spesso, può sfociare in una vera e
propria patologia di tipo psichiatrico. Egli alterna una forma di bipolarità
con forti segni maniacali nella gestione
e utilizzazione del potere, e una fase depressiva legata alla fobia e alla disperazione nel timore della perdita
del potere. Del Monaco citando Giandomenico Lepore ha messo in risalto come la
politica è l’arte nobile per eccellenza, scaturendo dalla profondità
dell’anima, si trasforma in un vero
sentimento di servizio nei confronti della collettività poi ha sottolineato
come voglio chiudere questo libro con la speranza di un nuovo umanesimo,
rimettendo la persona al centro per trasmettere i veri valori della vita e non
l’ossessione per il dio denaro. Durante il suo intervento Del Monaco molto
commosso ha ripercorso alcuni passi del libro dedicati ad Aldo Moro e Ciro
Cirillo, rilevando come sia sua convinzione
che il grande statista non si sia voluto salvarlo. Poi l’atteso intervento del ministro
Elisabetta Trenta che ha detto come debba essere colmato il distacco tra
cittadini e istituzioni perché l’attuale disaffezione alla politica è una
problematica seria, “il politomane” non deve pensare al mantenimento della
poltrona ma deve essere al servizio del
cittadino infatti la vera democrazia è nel suo ascolto, questo è il vero
cambiamento. Poi sottolineando la citazione del coordinatore Zaza d’Aulisio in
merito all’articolo 75 della Costituzione conciliare “Gaudium et Spes” ha messo
in risalto come i diritti delle persone devono essere riconosciuti, rispettati
e promossi, non meno dei doveri ai quali ogni cittadino è tenuto. Un parterre d’eccezione ha fatto da degna
cornice all’evento, presenti il Prefetto Raffaele Ruberto, il questore Antonio
Borrelli i sindaci Andrea De Filippo, Carlo Marino Antonio Raiano e Francesco
Buzzo il presidente di Confindustria
Traettino e i Comandanti delle varie Forze Armate tra i quali il col.
Dei carabinieri Alberto Maestri. Infine tra le varie domande poste dagli
astanti il sindaco De Filippo ha chiesto al Ministro un intervento per la
riqualificazione della Scuola Militare e il ministro trenta si è impegnata per
attivarsi in merito.
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