COMUNICATO STAMPA
ALIQUOTE IMU SU CASE E
TERRENI AL MASSIMO, CAIAZZO BENE COMUNE DENUNCIA L’AUMENTO DELLE TASSE COMUNALI
IN PIENA EMERGENZA ECONOMICA DA COVID-19. GIALLO SULL’IMU AGRICOLA, PRIMA
INTRODOTTA DAL CONSIGLIO COMUNALE E POI CANCELLATA DAL SINDACO CON UN POST SU
FB: ORA COME SI COPRIRANNO I MANCATI INTROITI IN BILANCIO?
“CI SIAMO BATTUTI IN
AULA PER FAR RIDURRE I TRIBUTI LOCALI MA LA MAGGIORANZA DI UNITI PER CAIAZZO HA
VOTATO COMPATTA A FAVORE DELL’AUMENTO DELL’IMU SU IMMOBILI E TERRENI PER
COPRIRE LE TROPPE SPESE INUTILI DELL’AMMINISTRAZIONE GIAQUINTO”.
“La maggioranza di “Uniti per Caiazzo”, guidata dal Sindaco
Stefano Giaquinto, con delibera di Consiglio Comunale del 30 novembre scorso ha
aumentato al massimo, incurante dell’avvolgente crisi economica da Covid-19,
l’aliquota IMU sugli immobili e, cosa ancora più grave, ha introdotto l’IMU,
sempre con aliquota massima, sui terreni agricoli”.
A portare a conoscenza della popolazione caiatina la doppia
decisione adottata dall’amministrazione comunale è il gruppo consiliare di
Caiazzo Bene Comune che, nella seduta di Consiglio Comunale, si è opposto
fermamente all’aumento dei tributi locali.
“Non occorre essere un guru della finanza per comprendere che
se siamo costretti a vendere i beni del Comune (vedasi palazzo Marrocco), se le
strade comunali e poderali sono piene di buche e a tratti difficilmente transitabili,
se in molte abitazioni delle contrade l'acqua corrente viene assicurata a
singhiozzo, se i bambini non possono giocare in un parco giochi degno di questo
nome, se un parcheggio per disabili resta gratuito solo per i primi 30 minuti
(manovra lunga e complessa per chi purtroppo è costretto a sedersi su una
carrozzina, dopo esser sceso da un'autovettura), le cause sono da attribuirsi
ai continui sperperi inutili e dannosi di danaro pubblico causati da questa
amministrazione e dall'incapacità o, ancor più grave, dalla mancanza di volontà
di combattere l’evasione fiscale. Anche i più restii a decifrare le voci di
utilità e passività, non hanno difficoltà ad intuire che quando le spese
superano di gran lunga le entrate, diventa impossibile raggiungere l'equilibrio
di bilancio. Evidente, ma troppo complesso per il nostro Sindaco e il suo
gruppo consiliare meditare su manovre di risparmio e di sane politiche sociali.
E quindi, cosa fanno? Mentre in tutti i Comuni si cerca di ridurre la pressione
fiscale in questo periodo di infelici congiunture, il Comune di Caiazzo, invece
di evitare il costante ricorso a mutui faraonici per progetti inutili e mai
conclusi, aumenta le tasse a scapito dei cittadini”, spiegano i consiglieri
Michele Ruggieri, Marilena Mone e Mauro Carmine della Rocca.
“Ma la maggioranza non si limita ad aumentare al massimo
possibile le aliquote; ne introduce addirittura di nuove, come l’IMU sui
terreni agricoli! Eppure ci risultava che il Comune di Caiazzo rientrasse tra
quelli esenti in quanto incluso nell’elenco allegato alla Circolare n. 9 del
Ministero delle Finanze datata 14 giugno 1993. Per superare ogni dubbio sulla
legittima applicazione dell'IMU sui terreni agricoli, noi consiglieri di
Caiazzo Bene Comune abbiamo rivolto un quesito al Ministero dell’Economia e
delle Finanze e, poco dopo, quasi in sincronia, il Sindaco Giaquinto, con un
post sulla pagina Facebook del Comune, si è affrettato ad avvisare i cittadini
che nessun pagamento IMU sui terreni agricoli era dovuto. Una grottesca corsa
ai ripari, ma in questo caso la toppa è peggio del buco: rimediare
all'applicazione di una tassa che si sa essere inapplicabile, ma i cui proventi
vengono intanto inscritti in bilancio con conseguente squilibrio finanziario.
Curioso, no? Si aumentano e si introducono tasse con delibera e con un post su
facebook si avvisa che la stessa tassa non è dovuta”, denuncia l’opposizione.
“Caro Sindaco, cara maggioranza che all’unanimità nel corso
del Consiglio avete votato SI all'aumento delle tasse, se tanto ci tenete a
fare bella figura, cominciate a prendere lezione da qualche amministrazione
comunale vicina e, in segno di solidarietà con tanti nostri concittadini che in
questi giorni stanno affrontando serie difficoltà finanziarie legate alla
flessione economica nazionale, rinunciate alle vostre indennità di Sindaco,
Presidente del Consiglio ed Assessore prima di infilare tasse da pagare nelle
tasche dei cittadini!”, concludono
Ruggieri, Mone e Della Rocca.
Caiazzo, 18.12.2020
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