COMUNICATO STAMPA
BOLLINO AZZURRO E TUMORE ALLA PROSTATA,
MENZIONE SPECIALE PER VILLA FIORITA DI CAPUA
L’Osservatorio ONDA include la clinica capuana,
per il biennio 2022/2023, tra i Centri multidisciplinari per il
tumore alla prostata,
unica struttura in Campania ed in provincia di Caserta
Menzione speciale per la Casa di Cura “Villa Fiorita di Capua
nell’ambito della prima edizione del bando nazionale per i Bollini Azzurri,
promosso da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e
di genere, patrocinato dalle principali società scientifiche e associazioni
italiane.
La clinica capuana, unica nell’intera regione Campania e nella
provincia di Caserta, è stata inclusa tra i Centri multidisciplinari per il
tumore alla prostata perché in grado di assicurare un approccio professionale e
interdisciplinare nei percorsi diagnostici e terapeutici dedicati alle persone
con tumore alla prostata.
Tra gli scopi del Bollino Azzurro vi è quello di segnalare le strutture
che favoriscono un approccio multidisciplinare nel trattamento di questa
malattia, attraverso trattamenti personalizzati e innovativi e tramite la
collaborazione tra diversi specialisti, quali urologo, radioterapista, oncologo
medico, patologo, radiologo, medico nucleare, psicologo. Numerosi gli obiettivi
da raggiungere, tra cui migliorare l’accessibilità ai servizi erogati dai
centri, potenziare il livello di offerta terapeutica e diagnostica, migliorare
la qualità della vita delle persone con tumore alla prostata e promuovere
un’informazione consapevole tra la popolazione maschile sui centri in grado di
garantire una migliore presa in carico del paziente.
“La menzione speciale attribuita dall’osservatorio Onda alla nostra
clinica, nell’ambito del bando Bollino Azzurro, è un riconoscimento al lavoro e
all’impegno quotidiano che i nostri medici, in primis la nostra unità di
Urologia guidata dall’esperto Stefano Striano, profondono per assicurare
un’adeguata offerta sanitaria e specialistica ai tanti nostri utenti che si
rivolgono ai nostri laboratori per curare patologie che colpiscono, purtroppo,
anche gli uomini. Un premio che ci rende orgogliosi ma che, contemporaneamente,
ci deve spronare sempre a fare del nostro meglio, grazie anche agli
investimenti in diagnostica innovativa e apparecchiature di ultima generazione
che ci vede protagonisti anche in questi mesi”, dichiara la presidente del CdA
di Villa Fiorita, Raffaella Sibillo.
“Questa prima edizione del Bollino Azzurro, che ha visto la
partecipazione di 155 strutture italiane, rinnova il nostro impegno nel
coinvolgere sia la popolazione maschile che quella femminile sulle tematiche
relative alla salute e in particolare sul tumore alla prostata”, ha affermato
Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda che aggiunge: “I centri
premiati costituiranno una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose e
offriranno alla popolazione l’opportunità di essere correttamente informata
attraverso campagne di comunicazione mirate e di fruire di servizi gratuiti in
occasione di giornate dedicate, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare
a diagnosi e cure appropriate. Il riconoscimento del Bollino Azzurro
rappresenta quindi un significativo punto di partenza per il potenziamento dei
servizi in ottica multidisciplinare”.
Gli ospedali che hanno aderito all’iniziativa sono stati valutati da
una commissione multidisciplinare di esperti istituita da Fondazione Onda, fra
cui figurano i nomi di Giario Conti, segretario SIURO, Orazio Caffo, direttore
oncologia medica, APSS Trento Presidio Ospedaliero S. Chiara e Rolando Maria
D’Angelillo, direttore U.O.C. Radioterapia del Dipartimento di Oncoematologia,
Policlinico Tor Vergata di Roma.
La partecipazione all’iniziativa era aperta a tutti gli ospedali
partendo da quelli del network Bollini Rosa di Fondazione Onda. La valutazione
delle 155 strutture ospedaliere candidate e la conseguente assegnazione del
Bollino Azzurro si sono basate sulla compilazione di un questionario di
mappatura articolato su 10 domande, volte a misurare la qualità e la
multidisciplinarità dei servizi. Tra queste, 5 fanno riferimento a requisiti
definiti essenziali dalla commissione, ovvero: il numero medio di nuovi casi di
tumore alla prostata trattati dalla struttura che deve essere superiore a 100,
l’offerta di un approccio multidisciplinare per la gestione della malattia, il
core team composto da urologo, oncologo medico e oncologo radioterapista, a cui
devono aggiungersi anatomo patologo e specialista in diagnostica per immagini.
Capua, 23.02.2022
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