COMUNICATO STAMPA DEL 4.02.2022
Garante dei
disabili, avv. Paolo Colombo: “I minori con disabilità nel Piano Nazionale per
l’Infanzia e l’Adolescenza”.
Il Nuovo Piano
Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza è stato adottato nel mese di maggio
dello scorso anno dall’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, è
stato approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri e dovrà ora essere
adottato tramite un Decreto del Presidente della Repubblica. Questo è un passo
nella giusta direzione - in attesa dell’attuazione e della valutazione - con i
bambini e i ragazzi protagonisti.
Infatti, la
partecipazione dei bambini e dei ragazzi è la grande novità del Piano, poiché il
loro punto di vista e le loro opinioni sono state prese in considerazione. Utilizzando
pertanto, le Linee Guida nazionali sulla partecipazione, viene garantito loro
un ruolo nell’attuazione e nella valutazione del Piano stesso.
Le misure
previste rispondono alle raccomandazioni che l’Italia ha ricevuto nel 2019 dal
Comitato ONU sui Diritti dell’Infanzia, utilizzando l’Agenda ONU 2030 come
orizzonte di riferimento e il percorso proposto dalla Commissione Europea con
il cosiddetto “Child Guarantee” (sistema europeo di garanzia per i bambini
vulnerabili), per assicurare un’attenzione ai bambini e agli adolescenti più
vulnerabili.
In tal
senso, va sottolineato che nel Piano sono numerosi i riferimenti ai minori con
disabilità, nonché gli “incroci” con la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone
con Disabilità che, com’è noto, dedica tra l’altro uno specifico articolo (il
VII) proprio ai minori con disabilità.
Più in
generale, le azioni previste afferiscono sostanzialmente a tre diversi ambiti:
- L’educazione
con misure sul sistema integrato 0-6 anni: sulla corresponsabilità tra scuola,
studenti e famiglia, sulla promozione del benessere fisico e psicologico e
per rinforzare gli organici dei servizi e aggiornare i percorsi di studio;
- L’equità
che viene declinata con azioni per il contrasto alla povertà minorile, le
opportunità educative per l’inclusione sociale, per i servizi di cura,
tutela e protezione e misure di protezione anche dagli abusi e dai
maltrattamenti;
- L’empowerment,
con la previsione di azioni di sistema per favorire il protagonismo dei
bambini e degli adolescenti, quelle per la costruzione di comunità
educanti e per programmare e valutare le politiche pubbliche, oltre che la
promozione della salute materno infantile.
Tutte
tematiche che si connettono strettamente alla situazione di bambine, bambini e
adolescenti con disabilità individuati per definizione come “i più vulnerabili
tra i vulnerabili”.
Napoli, 4.02.2022 Il Garante dei disabili
Avv.
Paolo Colombo
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