Premesso che, le organizzazioni sindacali di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL di Caserta sono più volte intervenute in questi mesi sulla questione del precariato all’interno della ASL di Caserta e sulle sue possibili modalità di definitivo superamento;
Considerato che, l’art. 1, comma 3 bis della Legge 6 agosto 2021, n. 113, prevede che i requisiti della c.d. “Legge Madia” si possano maturare entro il 31.12.2022, col chiaro obiettivo di voler superare la problematica del precariato nella P.A.;
Preso atto della ravvicinata scadenza contrattuale prevista per il 31/03/2022 di circa duecento lavoratori assunti da tempo con contratti di lavoro flessibili presso la ASL di Caserta e, oggi, a forte rischio di restare senza lavoro, nonostante abbiano maturato esperienze e competenze specifiche nel settore;
Tenuto conto della circolare regionale del 30/11/2021 a firma del Direttore Generale della Direzione Generale per la Tutela della Salute, Avv. A. Postiglione, la quale recita, tra l’altro, testualmente che: le aziende sanitarie…adottino le procedure per la proroga dei contratti di natura subordinata a tempo determinato e dei rapporti di collaborazione fino alla data del 31.12.2022”.
Tenuto conto altresì della recente “interrogazione Consiliare” fatta al Presidente della Giunta Regionale On.le De Luca e al Presidente del Consiglio Regionale della Campania On.le Gennaro Oliviero.
Interrogazione Consiliare, riguardante proprio la sorte dei precari che hanno scadenza contrattuale il prossimo 31.03.2022, dalla quale è emersa la conferma della proroga dei contratti di natura subordinata a tempo determinato e dei rapporti di collaborazione fino alla data del 31.12.2022”.
Alla luce di quanto descritto, le scriventi OO.SS. chiedono alla S.V., alla stregua dellerisultanze emerse in riscontro all’interrogazione Consiliare e, al pari di tutti gli altri operatori precari della ASL che sono stati prorogati fino al 31/12/2022, di posticipare la scadenza contrattuale al 31.12.2022, di tutti i restanti precari che a breve, altrimenti, rischieranno seriamente di rimanere fuori dal mondo del lavoro e dai processi di stabilizzazione ormai in atto e avviati in tutta Italia e dalla Regione Campania.
Si chiede altresì, un tavolo di confronto nel merito della questione precariato.
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