Caso Opere Pie e riapertura di via Caiatino e via D'Ettore, tutto in stand-by. Il sereno non sembra vicino a Caiazzo dopo le dimissioni dell'intero Consiglio di Amministrazione e la conseguenza richiesta di nomina da parte della Regione Campania di surrogare i dimissionari “un segnale chiaro ed inequivocabile di una soluzione ancora troppo lontana”, sostiene il vicesindaco del comune di Caiazzo e assessore provinciale Stefano Giaquinto. Ricordiamo che la strada è stata chiusa al traffico veicolare con un'ordinanza sindacale emessa lo scorso mese di agosto, ordinanza contingibile ed urgente per la privata e pubblica incolumità, su segnalazione dell'Ufficio Tecnico che ha visionato lo stato dei luoghi a seguito di richiesta di intervento da parte di un cittadino con tanto di documentazione fotografica. "Sostengo fortemente l'ipotesi di dare seguito all'ordinanza del Sindaco – continua Giaquinto – soprattutto se consideriamo che sono trascorsi ormai più di 60 giorni dall'emissione e che il consiglio di amministrazione si è dimesso poiché impossibilitato a far fronte a quanto ordinato ed alle incombenze quotidiane dell'Istituto Opere Pie. Oramai, così come preannunciato dalla Regione, l'Istituto si avvia allo scioglimento ed ad una probabile acquisizione al patrimonio Comunale”, ma in attesa di ciò, l'idea del vicesindaco è chiara e condivisa dal primo cittadino e da tutti i componenti della Maggioranza. Il gruppo di Uniti per Caiazzo si dice preoccupato per le lungaggini burocratiche e per l'evidente stato di difficoltà dei residenti e dei commercianti: “Il Comune ci sta a sostituirsi alle Opere Pie e a realizzare, attraverso i poteri sostitutivi dell'ente municipale, la messa in sicurezza e la successiva riapertura dell'arteria del centro storico”. “E' vero che le casse del Comune oggi sono costrette ad affrontare continuamente difficoltà – chiude Giaquinto - ma tra tutti noi c'è una volontà chiara ed evidente di voler risolvere il caso”.
Fonte: comunicato stampa
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