martedì 21 ottobre 2014

ELEZIONI FORENSI NAPOLI NORD

Avvocatura futura
coraggio, innovazione e tradizione

Comunicato stampa di presentazione della lista
e convocazione della conferenza stampa per la presentazione del
manifesto programmatico

In vista della competizione elettorale per la istituzione del Consiglio
dell'Ordine degli Avvocati presso il Tribunale di Napoli Nord abbiamo
indetto una conferenza stampa per il giorno 22 ottobre p.v. alle ore
13, presso il Tribunale di Napoli Nord (Bar Tribunali) per la presentazione del manifesto
elettorale, che alleghiamo, e della lista "Avvocatura Futura".
Il movimento, del quale la lista è espressione, trae la sua origine dal confronto e dalle idee lanciate già da vari mesi da un gruppo di Avvocati dellintero nuovo circondario che, consapevoli che un Organismo istituzionale,  per essere davvero rappresentativo, deve nascere scevro da condizionamenti ed influenze anche provenienti da altri Ordini forensi e deve trovare nei territori di cui è espressione la propria forza e legittimazione, recependo le istanze della "base", hanno ritenuto di porre a fondamento dell’iniziativa la condivisione, passo dopo passo, delle scelte e delle strategie da mettere in campo, in uno alla totale  indisponibilità a progetti che avessero trasformato il nuovo Consiglio in un simulacro di democrazia, con decisioni calate "dall'alto" od adottate  in totale autonomia.

Dopo la manifestazione unitaria tenutasi ad Aversa il 25 settembre u.s., una minoranza ha deciso di "uscire" dal gruppo - portando con se il nome  del movimento "Rinnovamento forense" - non avendo piùaccettato il  metodo di condivisione e di progettualitàà che rappresentavano l'identitàà del movimento e ritenendo alcuni di poter, arbitrariamente e senza confronto - mentre i più erano impegnati nella fattiva tenuta del congresso nazionale forense  - autoproclamarsi alle cariche di maggiore responsabilitàà.
Di qui la necessità, dopo numerosi tentativi di trovare una sintesi, di sostenere quelle idee e quei progetti che hanno unito gli Avvocati di tutti i territori rientranti nel nuovo circondario e che sono sintetizzati nel nostro manifesto elettorale.
Di seguito, i nomi degli avvocati che sin dall'inizio hanno portato avanti il progetto:

BOCCAGNA Raffaele
BRUNITTO Rina
CAIANIELLO Francesco
CATERINO Nunzia
CHIROLLO Raffaele
CIRILLO Vincenzo
CORONELLA Angela
DI BERNARDO Gaetano
DI FOGGIA Nicola
DI TELLA Raffaele
GRAMEGNA Mario
MAISTO Annamaria
PALUMBO Francesco
PAVONE Lucia
PERRINO Angelo
PIROZZI Flora
QUARANTA Raffaele
QUARTO Alfonso



Avvocatura futura
coraggio, innovazione e tradizione

MANIFESTO PROGRAMMATICO

I motivi dell'impegno
La nascita del nuovo Tribunale e, quindi, del nuovo circondario di Napoli Nord, frutto dello scorporo di alcuni mandamenti dagli originari ambiti di Napoli e di S.Maria C.V., ci ha posto di fronte alla necessità di concorrere, unitamente a colleghi in precedenza solo occasionalmente frequentati, a costituire l'Organo che per legge è preposto alla garanzia della qualità della prestazione degli Avvocati e alla relativa tutela.
Per fare ciò abbiamo cercato di definire quale fosse la nostra comune visione della categoria in questo contesto storico e quali fossero gli obiettivi per i quali eravamo disposti ad impegnarci, concorrendo, lealmente e con rispetto, con tutti quelli che, eventualmente da posizioni distinte, avessero deciso di porre al servizio dei colleghi il proprio impegno e la propria disponibilità.

Nuovo ruolo dell'avvocatura
La categoria forense, in passato vista come elitaria e capace di generare rendite di posizione, vive oggi un momento di delicata crisi derivante
-          sia dalla sostanziale inefficacia del sistema statale a garantire tempi rapidi e risposte adeguate alle domande di giustizia, civile, penale, amministrativa, tributaria ecc…;
-          sia dall'elevato numero di coloro che svolgono una funzione, e quindi dalla contrazione degli spazi di mercato;
-          sia da un sistema scolastico, in generale, ed universitario, in particolare che, piuttosto che orientato ad una adeguata formazione, ha preferito, onde beneficiare dei finanziamenti statali parametrati al numero dei laureati, rinunciare al proprio ruolo didattico e selettivo, imprescindibile strumento di garanzia della qualità della prestazione, specie laddove, come nella facoltà di giurisprudenza, non esiste il numero chiuso;
-          sia dall'incapacità degli avvocati di far valere, anche per l'erosione di spazi professionali da parte di altre categorie aventi una comune formazione giuridica, la specificità e infungibilità della propria funzione, che, contrariamente a quanto si vuol sostenere, previene e risolve le liti molto più di quanto si riesca a contabilizzare.
Dopo anni di qualunquistiche le dichiarazioni, finalmente il governo è impegnato in una complessa attività di degiurisdizionalizzazione  e di sburocratizzazione di molti servizi, nell'ottica di affidare all'avvocato funzioni prima svolte dalla magistratura o dai funzionari pubblici.
Particolarmente interessanti sono, in merito, le dichiarazioni del ministro della giustizia rese al congresso forense di Venezia: “bisogna superare stereotipi e preconcetti che vedono gli avvocati come il problema o una parte del problema: la vera sfida è far diventare gli avvocati parte della soluzione, chiedendo loro un’assunzione di responsabilità che li porti ad assumersi parte del peso”.
Raccogliendo quest'invito, siamo disponibili a concorrere per creare una nuova avvocatura, che sappia stare al passo dei tempi per competenza e qualità, rispetto delle regole etiche e deontologiche, e che sappia essere strumento di elevazione della categoria e della collettività, perché solo laddove le regole possono trovare giusta applicazione, il sistema economico e democratico potrà reggersi.
Per far questo, vogliamo essere sì coraggiosamente aperti al futuro e alle sollecitazioni anche sovranazionali (ormai il diritto comunitario è direttamente vigente nel nostro ordinamento interno, ponendo rilevanti e costanti questioni oltre che di aggiornamento anche di individuazione e creazione delle fonti, specie se si considera che esso è perlopiù di matrice giurisprudenziale), ma vogliamo assolutamente conservare gelosamente e con orgoglio i valori di una tradizione forense che, specie a Napoli ed in Campania, si è sempre distinta per intelligenza, sensibilità e capacità di prestare ascolto agli umili ed ai deboli, coloro che del diritto avevano più bisogno, non essendo capaci di imporlo o crearlo.

Orientamento nella scelta della professione che inizi sin dal liceo
Una professione che sappia stare al passo con i tempi, richiede imprescindibilmente che coloro che scelgono di farla siano effettivamente consapevoli delle prospettive e della realtà che si troveranno a vivere una volta completato il proprio iter formativo. Per questo motivo riteniamo doverosa, anche nell'interesse di coloro che sono già avvocati, una costante attività divulgativa svolta nei licei, per far sì che la scelta della facoltà di giurisprudenza sia figlia di una consapevole determinazione e non la residuale alternativa di chi non ha trovato di meglio altrove.
Parimenti ci impegniamo a curare, con costanza ed intelligenza, i rapporti con le facoltà universitarie di giurisprudenza della Regione, onde consentire, da un lato, che i giovani possano praticare in modo proficuo e attivo, quelle palestre formative che da sempre sono state gli studi degli avvocati, e dall'altro, possano essere suggeriti percorsi di ricerca e di analisi, capaci di concorrere nella individuazione di nuovi ambiti di tutela dei cittadini e delle imprese.

Formazione
Posto che l'avvocato è chiamato a dare la propria competenza e conoscenza ai propri assistiti, l'attività formativa, compatibilmente alla sostenibilità dei relativi costi, dovrà essere svolta con taglio estremamente qualificato da avvocati, professori universitari e magistrati, che costituiscano reali eccellenze, nazionali e internazionali, onde suggerire e proporre nuovi ambiti difensivi e di tutela, sviluppabili dai colleghi.
Non vi dovranno più essere eventi formativi utili solo ad assolvere all'obbligo imposto dall'istituzione, per conseguire crediti ormai sviliti nel proprio significato, ovvero per dar lustro a improvvisati relatori, coinvolti più per la funzione esercitata nel momento del coinvolgimento che per la capacità di dare contenuti di sicuro rilievo.
Particolare attenzione porremo alla normativa europea e alle relazioni con le corti superiori, nonché alla verifica della finanziabilità di alcuni corsi formativi da parte della regione Campania, come è accaduto in altre regioni.

Aggregazioni professionali e nuove modalità di esercizio della professione
Ci impegniamo a partecipare al dibattito in atto, volto ad individuare le migliori forme di aggregazione e gestione degli studi, onde competere, anche grazie ai nuovi strumenti di comunicazione tecnologica, su tutti i mercati, nazionali ed internazionali, al fine di reperire nuovi spazi, anche interdisciplinari, accompagnando imprenditori e privati ad intraprendere su nuove realtà ovvero favorendo l'insediamento di interlocutori stranieri sul nostro territorio, ritenendo che dalla corretta regolazione dei rapporti e dalla migliore gestione delle vicende nasca lavoro, ricchezza e cultura.

Previdenza
Ci proponiamo di aiutare gli iscritti, giovani e anziani, ad avere un corretto rapporto con la Cassa di previdenza professionale, consentendo, da un lato, di fruire delle salvaguardie assistenziali nell'ipotesi di bisogno (pochi, purtroppo, sanno che i benefici assistenziali sono riservati solo vantaggio di coloro che sono iscritti alla cassa entro il quarantesimo anno di età), e, dall'altro, di partecipare in modo attivo e propositivo alla determinazione delle nuove funzioni e della migliore gestione della Cassa.

Organizzazione degli uffici ed ottimizzazione del lavoro
Le modalità nelle quali spesso ci troviamo adoperare, interfacciando con personale sì insufficiente ma, talvolta, arrogante e scostumato nei confronti degli avvocati che pur svolgono funzioni delicate e di imprescindibile difesa, ci impongono di essere attivi e propositivi  nella tutela dei colleghi che, di frequente si trovano a subire, specie negli uffici periferici (giudici di pace) sostanziali incertezze dei tempi di adempimento nell'evasione di pratiche estremamente semplici. Mortificanti sono, in vero, le code e i turni alle quali i colleghi, spesso i più giovani, sono costretti nell'inerzia di impiegati che, poiché pagati a stipendio e non ad atto, vivono quale personale rivalsa l'altrui attesa
Ci impegniamo, perciò, con la necessaria collaborazione degli uffici e delle istituzioni preposte, alla individuazione di spazi ed alla organizzazione dei servizi con modalità tali da facilitare l'attività dell'avvocato e dei propri collaboratori.  
Saremo disponibili a collaborare ma inflessibili nel rivendicare dignità e rispetto.

Disciplina
Intanto le regole sono utili, in quanto siano rispettate e sentite come cogenti. A tal fine ci impegniamo a prestare particolare attenzione alla formazione disciplinare e a esercitare un corretto controllo sul rispetto dei principi contenuti nel, recentemente approvato, codice deontologico forense, concorrendo e collaborando alla corretta gestione dei neo istituiti Consigli Distrettuali di Disciplina, per tutelare, con equilibrio e misura, sia i clienti che gli stessi professionisti eventualmente coinvolti.


Partecipazione alle istituzioni forensi internazionali, nazionali e regionali
Nello svolgimento della propria attività, il Consiglio dell'Ordine dovrà essere parte di una rete locale, nazionale ed internazionale, che dovrà alimentare, interpretando e fruendo dei suggerimenti di ogni singolo iscritto, per trasferire all'esterno e riportare all'interno i migliori suggerimenti organizzativi e gestionali utili a far crescere il singolo avvocato e la collettività in cui opera.

Rapporti con le istituzioni locali e la magistratura
Anche grazie al consiglio dell'ordine, l'avvocatura dovrà essere percepita come soggetto che aiuta a risolvere i problemi e che non ha interesse a crearli per giustificare la propria parcella.
Con i magistrati auspichiamo di intavolare un rapporto leale e franco, basato sul reciproco rispetto, per la individuazione, pur nella consapevole diversità delle funzioni, delle migliori modalità per svolgere ciascuno di lavoro al quale è chiamato.

Fonte: comunicato stampa Alfonso Quarto





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