lunedì 6 ottobre 2014

Il “Giordano Bruno” di Maddaloni ricorda ed onora Carlo Santagata

Il “Giordano Bruno” di Maddaloni ricorda ed onora Carlo Santagata


Il Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni, per iniziativa del Rettore, prof. Michele Vigliotti, come nel 2013 rinnova l’iniziativa di portare dei Fiori Bianchi ad un giovane eroe Carlo Santagata, raccontando tra l'altro, un episodio personale che lo vide contribuire a far "riscoprire" e valorizzare la stele che ricorda il sacrificio umano e del come, da quanto ciò accadde, ogni anno accompagna con profonda partecipazione i suoi alunni in loco per ricordare la "nostra  storia".
Carlo Santagata è stato, volendo accennare a qualche elemento biografico, un eroe della resistenza ed insignito della medaglia d'oro. Giovanetto nel 1943 sacrificò la propria vita in nome dei valori quali la patria e la libertà. Carlo Santagata nacque a Portici (NA) il 18 settembre 1927,dopodiché si trasferì a Capua con la sua famiglia nel 1936. Era conosciuto da tutti come un giovane buono e di grande coraggio, tant'è che, appena sedicenne, prese parte alla Guerra di Liberazione, subito dopo l'armistizio.
La partecipazione degli alunni delle classi terze del Liceo Classico annesso al Convitto Nazionale "Giordano Bruno" di Maddaloni avverrà il prossimo 8 ottobre 2014.
In quella data alle ore 9.00 gli studenti di terzo Liceo svolgeranno un momento di approfondimento e dibattito nella Sala “Luigi Settembrini” ed a seguire, per le ore 10.30 andranno alla volta di Capua, in rappresentanza, per rendere omaggio offrendo un fascio di fiori bianchi, sulla stele che ricorda l'uccisione dell'eroe bambino Carlo Santagata, posta nella strada a lui intitolata, sotto un albero di gelso al quale, il giovanissimo eroe della nostra terra fu impiccato, il mattino del 5 ottobre 1943, da un gruppo di soldati nazisti, che incattiviti e inferociti dall'odio verso gli italiani ormai ex-alleati e considerati traditori dopo l'8 settembre. Questi infierirono ulteriormente, sparando raffiche di mitra sul corpo del giovane, ormai già morto. Carlo Santagata riposa nel cimitero di Capua tra gli eroi e gli uomini illustri.
Sulla stele che lo ricorda si legge la motivazione della Medaglia d'oro di cui Carlo Santagata è stato insignito: “Giovane sedicenne,pur reso edotto del pericolo cui andava incontro,si impegnava,da solo,in azioni di guerriglia contro le truppe tedesche ripieganti tra S. Maria C. V. e Capua.Catturato dal nemico,seviziato ed impiccato,immolava la sua giovane esistenza con serenità e virile coraggio. Luminoso esempio del tradizionale eroismo della gioventù italiana”.
Carlo si trovò improvvisamente in mano un moschetto che qualche soldato italiano in fuga aveva lasciato lì con un tascapane di bombe a mano….. prese la mira e cominciò a sparare. – riferisce il prof. Michele Vigliotti Achtung, partizan! Fu il grido di una della pattuglia! Subito i tedeschi si gettarono per terra cercandosi un riparo e rispondendo al fuoco con corte raffiche di machinen pistole.
Ma capite il paradosso!
Un esercito ben armato e forte di milioni di soldati si era squagliato come neve al sole senza sapere, tranne qualche raro caso, fare onore alla bandiera e al giuramento prestato: e un re, un re che era il simbolo vivente dell’unità della nazione, era fuggito alla chetichella, senza lasciare ordini e direttive…… invece un povero ragazzo, affamato e all’oscuro di tante cose, prendeva il fucile per riscattare quell’onore, per difendere una vecchia malmenata da soldati stranieri… quel ragazzo, fratello dei volontari delle guerre del Risorgimento che andavano a morire cantando “va fuori d’Italia – va fuori straniero”, donava la sua giovane vita in uno slancio di solidarietà e di patriottismo che nessuno che abbia cuore e sentimento potrà mai dimenticare…. Così conclude il Rettore Vigliotti.


Fonte: comunicato stampa

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