martedì 17 gennaio 2017

LA NOTIZIA DEL GIORNO



LA NOTIZIA DEL GIORNO

Incendi a Genova: 3 scuole chiuse ma gli sfollati rientrano a casa

Nuova allerta della Protezione Civile: neve e gelo in diverse regioni. Abruzzo al buio e senza acqua, in Friuli le raffiche di vento paralizzano Trieste. Ancora disagi nelle aree terremotate, scuole chiuse ad Amatrice. A Genova invece preoccupano gli incendi. Canadair in azione per fermare le fiamme, decine gli interventi dei Vigili del fuoco

Insiste il maltempo Centro Sud, e sono già molti i disagi: scuole chiuse in tanti Comuni, spazzaneve a rilento e in Abruzzo un quarto della popolazione è senza elettricità. Intanto in Liguria, il forte vento di tramontana ha causato diversi incendi nel genovese, bloccando le autostrade e causando nella notte lo sfollamento di circa 300 persone, fortunatamente ora rientrate nelle proprie abitazioni. La Protezione Civile ha emesso un'allerta per l'arrivo di nuove nevicate su Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, oltre a burrasche su Piemonte, Lombardia, Liguria e Sardegna. La situazione meteo delle prossime 24 ore nello Skywall di Sky Tg24:

Blackout in Abruzzo
L'allarme è stato lanciato dal sottosegretario alla presidenza della Regione con delega alla Protezione Civile, Mario Mazzocca. Le utenze interessate dalla mancanza di energia elettrica sono salite a 159mila, nella metà dei casi i problemi riguardano la rete Enel. Al buio buona parte di Teramo città. In precedenza il governatore abruzzese Luciano D'Alfonso aveva comunicato che la mancanza di elettricità riguarda 74 Comuni. Altre 2mila invece, soprattutto nel Pescarese e nel Chietino, sono rimaste senz'acqua a causa del blackout elettrico. In totale si parla quindi di 300mila persone senza elettricità. La Regione Abruzzo ha avviato le procedure per la richiesta dello stato di emergenza nazionale.

Bora a 140 km/h a Trieste
Dalla scorsa notte, i triestini stanno affrontando forti raffiche di bora, che hanno raggiunto i 140 km/h. Due strade sono state chiuse al traffico in mattinata a causa della caduta di un albero (via Ponziana, all'altezza di via Battera) e della caduta di intonaci che hanno danneggiato alcune auto (via Foscolo, fra via Canova e via Rossetti). Decine le richieste di intervento ai Vigili del fuoco per cornicioni pericolanti, grossi rami spezzati, cassonetti spostati dal vento, motorini e tavoli "abbattuti" dalla bora, anche nella centrale piazza Unità d'Italia. Confermata dal Comune la chiusura, disposta già ieri in via precauzionale, di numerosi giardini pubblici. Regolare il traffico delle navi in porto. Secondo le previsioni Osmer e Arpa, la bora soffierà con intensità per tutta la giornata di oggi e anche domani; comincerà ad attenuarsi a partire da giovedì.

Aree colpite dal sisma
Le forti nevicate sulle aree colpite dal sisma hanno peggiorato ulteriormente le condizioni di vivibilità degli sfollati nei Comuni del cratere sismico, che vivono nelle tensostrutture. Massima attenzione poi dei Vigili del Fuoco e Protezione Civile sugli edifici pericolanti, resi ancora più fragili dal peso della neve. La situazione è monitorata ora dopo ora. Domani scuole chiuse ad Amatrice.
Incendi nel genovese
È emergenza incendi a Genova: quello che ha colpito ieri Nervi ha devastato la collina sopra sant'Ilario e potrebbe esser stato generato da un fuoco acceso da alcuni operai per scaldarsi, mentre il rogo divampato a Pegli avrebbe origini quasi certamente dolose. Attualmente il fronte critico è la Val Brevenna e il quartiere Giardino di Pegli. Le fiamme sono divampate intorno alle 6.15. Per precauzione, sono state sfollate 300 persone che poi hanno potuto fare ritorno nelle loro case. Il forte vento di tramontana ha divorato il bosco ed è sceso nell'abitato, in un quartiere molto popoloso. Delicata la situazione nel quartiere Orizzonte. Nella zona della Vetta un abitante disabile è stato salvato dagli agenti delle volanti e dai carabinieri. In val Varenna sono state chiuse tre scuole, su decisione dei dirigenti scolastici: la scuola dell'infanzia Val Varella, la media Alessi e il liceo Mazzini. Due abitanti della zona, inoltre, sono stati portati al pronto soccorso. Evacuato anche un campeggio. Sul posto c'è il presidente del Municipio Ponente, Mauro Avvenente, che ha detto: "La situazione è molto critica, perché le fiamme sono giunte a minacciare da vicino alcune abitazioni. Per fortuna la macchina dei soccorsi approntata dalla Protezione civile è stata tempestiva. E grazie ai voli del Canadair le fiamme vengono tenute sotto controllo. Purtroppo il vento forte rende tutto più difficile". Ma anche nel Levante di Genova la situazione non è risolta a causa del forte vento che ostacola anche il lavoro dei Canadair. Sono attivi focolai sul Monte Moro e si registra un rogo anche a San Colombano Cortenoli, in Valfontabuona, nell'eltroterra di Chiavari. Le fiamme sono in una posizione molto difficile da raggiungere a piedi per i soccorritori e si attende l'arrivo di un canadair sulla zona.
La situazione sulle autostrade
È stato riaperto il tratto dell'A12 tra Genova Nervi e Recco in entrambe le direzioni, chiuso per il vasto incendio che per tutta la notte ha interessato la collina sopra sant'Ilario. Ma la società autostradale non esclude "ulteriori chiusure nelle prossime ore in relazione all'evoluzione delle condizioni dell'incendio". Restano invece chiusi, sulla A10 Genova-Savona, il tratto tra Genova Voltri e Genova Pegli in direzione di Genova e il tratto tra Genova Aeroporto e Genova Voltri in direzione di Savona per l'incendio in atto tra Pegli e Voltri.
Brindisi, morto per il freddo
Un uomo di 67 anni, Cataldo Monaco, è morto a causa del freddo dopo essersi addormentato in strada a Ceglie Messapica, nel Brindisino. La notizia, riportata da quotidiani locali, è stata confermata dai carabinieri. L'uomo è stato trovato ieri mattina assiderato in via Santoro Urgesi, nei pressi del centro storico, in cui viveva da solo. A dare l'allarme alcuni passanti. Monaco, che era senza documenti, è stato portato in ambulanza all'ospedale di Francavilla Fontana, dove è morto poco dopo.

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