mercoledì 26 maggio 2021

Comunicato stampa: Caserta Decide

 

Come spiegare ai bambini della “De Amicis” di Caserta che il rischio di andare a scuola in presenza non è costituito dal Covid-19, ma, più banalmente, da un tetto da cui entra acqua? Che chi se ne doveva occupare, cioè il sindaco Marino, non l’ha fatto e ora continua a far finta che la cosa non lo riguardi? Eppure, i primi crolli di intonaci dal soffitto risalgono a ben prima della pandemia. Quando poi è stato possibile provare a ritornare in classe, per ritrovare un poco di normalità, ecco la doccia fredda di un altro sequestro del primo piano della scuola. Già, perché quando, con le lezioni sospese e le aule vuote, c’erano le condizioni ideali per riparare il famoso tetto, nessuno ha fatto niente, anzi, viste le piogge abbondanti cadute per tutto il periodo invernale, sono crollati altri intonaci ed è ritornata la paura. Insieme all’ indignazione e alla ribellione, per una città che non garantisce neanche una scuola da frequentare in tranquillità, sicura e accogliente, come succede in ogni altra parte del Paese. Che si trasformano in rabbia nel vedere che quei bambini non solo sono comunque costretti a continuare a recarsi ogni giorno in quelle stesse strutture dal tetto pericolante, ma a farlo a doppio turno, fino alle sette di sera. Con la prospettiva che a settembre nulla sarà cambiato e il nuovo anno scolastico costringerà agli stessi insostenibili orari. In una città normale, come minimo il sindaco si sarebbe scusato e avrebbe incontrato di persona i genitori e – perché no? - i bambini della De Amicis, per rassicurarli, documenti alla mano, sui lavori da farsi entro l’estate, garantendogli il rientro a settembre secondo i ritmi più consoni alla loro età e ai loro bisogni. O, in caso contrario, vergognandosi di avergli fatto e fargli correre rischi per il solo fatto di entrare a scuola, non essendo stato in grado di risolvere in più di un anno e mezzo la sia pur banalissima riparazione di un tetto, avrebbe sentito il dovere di rassegnare le proprie dimissioni, lasciando che altri si occupassero della sicurezza e della serenità dei piccoli allievi e delle loro famiglie. A quanto pare, invece, il sindaco Marino non intende fare niente di tutto questo, impegnato com’ è nella sua surreale campagna elettorale, a narrare di un mondo parallelo dove tutte le sorti sono magnifiche e progressive. Addirittura, pretenderebbe persino di essere ringraziato, come ha dichiarato alla stampa nei giorni scorsi, dai bambini dalle famiglie dalla dirigente scolastica e da chiunque altro, per non avergli chiuso la scuola. Nel maldestro tentativo di sminuire le sue reali responsabilità, è arrivato ad affermare che tutti i rischi corsi dal novembre 2019, e da correre per chissà quanto tempo ancora, dagli allievi e dai lavoratori della De Amicis, non sarebbero stati poi gran cosa. I carabinieri prima e la procura poi, avrebbero deciso di procedere contro di lui solo per atto dovuto, essendo trascorsi sei mesi anche dalla diffida inviata nell’ ottobre 2020. L’ onnisciente Marino, infatti, contro il parere di tutti, continua a sostenere che l’istituto in realtà è sicuro, di non aver messo mai in pericolo nessuno e di non aver nulla omesso di quanto andava fatto. Vuoi vedere che si sono inventati tutto i bambini per poter riprendere la didattica a distanza, che tanto piace anche agli insegnanti e a mamma e papà? Caserta Decide è, al contrario di Marino, oltremodo preoccupato della grave situazione e dei pericoli che si corrono continuamente alla De Amicis, è al fianco dei piccoli delle loro famiglie e di tutti i lavoratori e si impegna a pretendere con loro ogni immediata idonea soluzione, che restituisca la sicurezza e la serenità a chi sta uscendo con tanta fatica dall’ isolamento pandemico. Perché la scuola sicura è un diritto di tutti e tutte, non una questione di fortuna.”

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