CAIAZZO, CALA IL SIPARIO SU “MUSE E
MUSEI”.
CHIUDE LA RASSEGNA IL CELEBRE PIANISTA RAMIN
BAHRAMI.
Cala il sipario su “Muse
e Musei” - Racconto di arte, storia e fede in Terra Laboris”, la Rassegna internazionale di musica classica, corale e
polifonica, organizzata dalla Provincia di Caserta con il contributo della
Regione Campania e dell’Unione Europea, che stasera chiude i battenti con il
pianista iraniano Ramin Bahrami, noto in tutto il mondo per le sue
straordinarie e personali interpretazioni bachiane.
“Al termine di questo
meraviglioso viaggio, che ci ha portato a scoprire anche gli angoli più
nascosti della Provincia di Caserta”, ha
dichiarato il Presidente, Domenico Zinzi “non
posso che sottolineare il fatto che ‘Muse e Musei’ è decisamente una sfida
vinta: con un'offerta di grandissima levatura culturale, siamo riusciti ad
avvicinare anche i neofiti alla musica classica in cornici che definire
splendide è riduttivo. Ora che cala il sipario sulla rassegna, di certo non
calerà l'attenzione della Provincia sui gioielli di Terra di Lavoro, che
abbiamo fatto apprezzare pur essendo fuori dai circuiti 'canonici' del nostro
turismo. Perchè Terra di Lavoro, tutta, è meravigliosa e meritevole di essere
visitata”.
Teatro dell’evento l’affollatissima Cattedrale di Caiazzo, il cui edificio
‘moderno’, inaugurato nel 1760, si deve al progetto di Don Nicola Tagliacozzo.
Nella cappella a sinistra dell’altare maggiore, si conserva il corpo del
patrono, Santo Stefano. Il Duomo accoglie anche la preziosa reliquia del sangue
di San Pantaleone, che miracolosamente si liquefa ogni anno, il 27 luglio.
“Muse e
Musei ha colto il desiderio di cultura dei cittadini di Terra di lavoro” ha detto il direttore
artistico, Jolanda Capriglione “Eventi
come questi, così fini e così raffinati, non erano mai stati proposti nella
nostra Provincia. E la risposta che abbiamo avuto, ogni sera, testimonia la
sete di bellezza del nostro territorio”.
Ad interpretare il ruolo di “Musa”
della serata, l’applauditissima attrice Monica Guerritore, che ha letto “Colpa”,
saggio inedito scritto per la Rassegna da Diego De Silva. “Una Rassegna come questa, che coniuga arte, fede e musica” ha commentato
la Guerritore “è sicuramente un’occasione
da cogliere. Per me ha rappresentato l’opportunità di tornare a Caserta, dove,
nel 1984, ho girato ‘Il Principe di Homburg” alla Reggia: per un mese ci siamo
sentiti casertani a tutti gli effetti”.
Poi le dita
di Ramin Bahrami hanno sfiorato i tasti del pianoforte gran coda, mettendo a
confronto due virtuosi della “classica” : Domenico Scarlatti (Aria K32 in re minore, Sonata K289 in sol maggiore, Sonata
K282 in re maggiore, Sonata K319 in fa diesis maggiore, Sonata K278 in re
maggiore, Sonata K159 in do maggiore) e Johann Sebastian Bach (Suite francese n.
5 in sol
maggiore, Suite inglese n. 2 in
la minore, Concerto Italiano). Acclamato dal pubblico, il celebre artista ha
concesso un bis, mostrando tutta la passione e la tecnica che, a soli 36 anni,
gli hanno permesso di conquistare un posto di assoluto rilievo nel gotha della “classica”
mondiale.
In
chiusura, puntuale, la quartina del poeta Lello Agretti : “Non sempre è Poesia
ogni verso, ma stare alla banchina, sperando salpi una parola; Poesia non è principio
e fine, ma disporsi all’improvviso”.
Seduti, tra le prime file, un gruppo di turisti francesi e gli
allievi della scuola media “Giovanni Pascoli” di Macerata Campania,
che stamattina hanno assistito alla masterclass tenuta dal Maestro Bahrami. “Grazie
alla Provincia di Caserta” ha
commentato il Dirigente scolastico, Carmela Mascolo, “la nostra scuola e tutto il territorio, che custodiscono una tradizione
musicale legata ad un complesso bandistico costituito da giovani studenti,
ricevono un'opportunità unica per affermare l'importanza dello studio e della
ricerca nel campo della musica”. Accolto da un’esibizione degli alunni che
seguono i corsi di pianoforte, chitarra e flauto, il musicista ha dato ai
ragazzi, più che una lezione tecnica sull’utilizzo del pianoforte, preziosi
suggerimenti dettati dal cuore: “Credete
nel bello e nella cultura, sempre”, ha consigliato a tutti “perché vi salveranno dalle brutture della
vita”. E a chi gli ha chiesto
come fare per suonare meglio, ha risposto candidamente: “Siete italiani e avete la musica nel sangue. Ascoltate il vostro
cuore e cantate la vita”.
Fonte: comunicato stampa
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