giovedì 26 maggio 2022

Maddaloni, continua il successo de Libri-amo al Centro Studi Francescani, domani alle 19.30

 Comunicato Stampa


Maddaloni, continua il successo de Libri-amo al Centro Studi Francescani, domani alle 19.30



MADDALONI (Caserta) – Grande successo anche lo scorso 20 maggio 2022 all’appuntamento della rassegna libraria Libri-amo. Incontri di primavera con gli autori. L’evento svoltosi presso la sala riunione dell’organizzatore, il Centro Studi Francescani di Maddaloni (con il patrocinio della Fondazione Giuseppe Ferraro Onlus di Maddaloni), . ha posto l’attenzione su di uno dei “figli” illustri della città delle due torri. Infatti, nell’incontro del 20 maggio della rassegna Libri-amo, al Centro Studi Francescani di Maddaloni, Clemente Sparaco e Assunta De Santis hanno presentato il volume Storie fra cielo e terra. Giambattista Vico, il figlio del libraro di Maddaloni.

Il saggio si avvale di documenti inediti rinvenuti all’Archivio diocesano di Caserta, tramite i quali si sono potute ricostruire le radici maddalonesi del grande filosofo.

Si è, quindi, venuto a sapere che il padre, Antonio, a 13 anni andò a lavorare a Napoli come garzone presso il libraro stampatore Novello de Bonis, un grande editore del tempo, anche lui maddalonese. Sopravvissuto alla peste del 1656, che a Napoli fece almeno 200000 morti uccidendo il 60 per 100 della popolazione, mise su bottega, un'umile bottega di libraio. Ma dei suoi 5 figli 3 studiarono: uno fu notaio, un altro sergente del regio esercito, un altro, Giambattista, accademico dell'Università di Napoli.

Né quest’ultimo ebbe mai in vita i riconoscimenti che avrebbe meritato, talché dovette barcamenarsi fra la famiglia, con la numerosa prole, e lo studio, facendo fronte alle difficoltà economiche con lezioni private. Fu finanche bocciato a 55 anni ad un concorso per la cattedra di Diritto Civile, che gli avrebbe dato il giusto tributo per la lunga carriera di studi e quella sicurezza economica che non aveva mai avuto.

I riconoscimenti arrivarono molto dopo, a più di un secolo dalla morte. Ma oggi la sua Scienza nuova, il libro più importante che scrisse, è tradotto in tedesco, francese, spagnolo, inglese, cinese, russo e in altre lingue ancora ed è apprezzato in tutto il mondo.

Andando avanti nella rassegna Libri-amo. Incontri di primavera con gli autori va detto che il prossimo incontro è previsto domani 27 maggio e sarà un incontro con la poesia: la prof.ssa Claudia Altavilla presenterà la raccolta Vorrei non darti pace, ma turbamento. Poesie d’amore e d’altri Demoni. L’appuntamento è sempre presso la sala Conferenze del Centro Studi Francescani di Maddaloni e l’orario di inizio è quello delle 19,30.

Se è vero che, come ha scritto L. Wittgenstein, “i limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo”, allora la poesia non ha limiti né mondo. Essa sfonda i limiti del linguaggio custodendo il silenzio e costituisce un mondo altro fatto di metafore, «Ho iniziato a scrivere poesie nel 1996, durante la malattia di mia madre — confida l’autrice nell’introduzione. […] Poco alla volta ho iniziato a scrivere episodi di vita vissuta o semplicemente immaginata attraverso racconti, riflessioni e poesie. Con mia grande meraviglia, ciò che credevo servisse solo a me, ad alcuni è sembrato appartenere alle loro vite, ai loro vissuti».

Ma quelli di Claudia Altavilla sono versi da leggere senza fretta, senza paura, liberi da pregiudizi e censure, “inni all’amore che possiede e consuma e che il più delle volte non ripaga”. Parlano di dolore e di debolezze, di paura della morte e del tempo che inesorabile passa, ma profumano di cose buone: pane appena sfornato, lenzuola stese al sole, rose, colori e sapori della sua Sicilia.



Ufficio Stampa

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