giovedì 6 maggio 2021

COMUNICATO STAMPA COMUNE CANCELLO ED ARNONE

 

COMUNICATO STAMPA COMUNE CANCELLO ED ARNONE

Assegnazione alloggi popolari, pubblicato il bando: ecco chi può partecipare e come deve fare. Ambrosca: un segnale concreto per risolvere l’emergenza abitativa

 

Un atto concreto per affrontare l’emergenza abitativa a Cancello ed Arnone: la giunta ha approvato e pubblicato un bando per l’assegnazione di alloggi popolari a famiglie che ne hanno bisogno. Le domande dovranno essere presentate entro il 14 giugno solo ed esclusivamente presso il Comune di Cancello ed Arnone tramite raccomandata, via Pec o direttamente al protocollo dell’ente. I richiedenti, per essere ammessi al bando, dovranno compilare il modulo pubblicato sul sito istituzionale dell’ente o che può essere ritirato presso la casa comunale. Concorreranno all’assegnazione degli alloggi, cittadini di nazionalità italiana, che non hanno alcun titolo di proprietà e che non sono già assegnatari di immobili comunali. I dettagli del bando sono consultabili sul sito istituzionale del comune di Cancello ed Arnone www.comune.cancelloedarnone.ce.it. «Il bando vuole essere un segnale concreto  verso quella parte di popolazione che oggi ha difficoltà a trovare una casa – ha sottolineato il sindaco Raffaele Ambrosca – l’emergenza abitativa è un problema che la nostra amministrazione sta seguendo molto da vicino sin da quando ci siamo insediati. L’amministrazione ha pubblicato già un primo bando nel 2018 che ha portato all’assegnazione già di abitazioni nel nostro Comune. Le difficoltà economiche collegate al Covid, la generale crisi che stiamo vivendo, rendono necessaria per molte famiglie l’introduzione di canoni di locazione calmierati. Invito tutti i cittadini che ne dovessero avere i requisiti a presentare le domande e a seguire in maniera scrupolosa le procedure. Il bando nasce dalla visione inclusiva che questa amministrazione ha rispetto ai nostri concittadini e dalla volontà di offrire a tutti le stesse possibilità, sostenendo con provvedimenti mirati, anche chi potrebbe correre il rischio di restare indietro».

 

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