Il portavoce regionale del “Sole che Ride” Vincenzo Peretti fissa gli step di fine mandato regionale
Le vicende politiche nazionali e le inevitabili ripercussioni sugli scenari relativi al Consiglio Regionale della Campania stanno continuando a distrarre l’opinione pubblica, la stampa ma soprattutto gli addetti ai lavori. Ecco perché è l’ora di rimboccarsi le maniche e riportare l’attenzione su quelle che dovranno essere le priorità da seguire sui temi ambientali prima della scadenza del mandato del presidente Vincenzo De Luca.
A dettare la linea è il portavoce regionale dei Verdi Vincenzo Peretti che evidenzia quelle che sono le risposte che devono essere date assolutamente per non deludere il mandato ricevuto dagli elettori nel maggio del 2015. “Sono tre i punti sui quali focalizzare il lavoro. La legge sull’agricoltura contadina, quella che riguarda Parchi regionali e aree protette e l’incentivo alla realizzazione di siti di biocompostaggio”.
Su questo ultimo aspetto il portavoce Peretti orienta subito il suo ragionamento: “I piccoli impianti sono importanti e per questo guardiamo con notevole interesse alla strategia "zero spreco" ed alle compostiere di comunità. Spunto interessante ma difficilmente applicabile in grandi centri come ad esempio Napoli. Ecco perché come Verdi continuiamo a sottolineare il no agli inceneritori a favore di impianti di biocompostaggio di maggiori dimensioni da affiancare ad una buona qualità della raccolta differenziata”.
L’attenzione del professore Vincenzo Peretti ritorna sulle leggi da approvare: “Prendere esempio da quello che è avvenuto già in Toscana per realizzare una buona normativa che possa regolamentare l’agricoltura contadina. Liberandola dai veti pesanti che ne limitano sviluppo e rinascita, integrandola nel modo migliore per favorire gli operatori della Campania”.
Infine le aree verdi: “Non è più rinviabile una riorganizzazione del sistema delle aree protette in Regione Campania che va fatta senza ideologismi e senza rinunciare a fare le scelte necessarie, anche se magari poco apprezzate da qualcuno. Accanto alla conservazione della biodiversità, si deve puntare alla crescita sociale ed economica dei contesti locali dei parchi con lo sviluppo di sistemi economici sostenibili che possano affrontare problemi che vanno dalla gestione dei rifiuti a quella del traffico, alla realizzazione di strutture ricettive e allo sviluppo di marchi commerciali nell’agricoltura e nel turismo. Infine non è possibile una Legge senza maggiori risorse economiche a sostegno di una corretta tutela di parchi e aree protette”.
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