Napoli: il
rischio o la gioia di essere minore. Proposte educative per i bambini di
Napoli. È questa iniziativa che il Primicerio dell’Arciconfraternita dei
Pellegrini Vincenzo Galgano lancia
il 9 aprile alle ore 17.30, nella Vito delle celebrazioni per i 440 anni
dell'Arciconfraternita, per discutere di un tema di grande attualità e di
straordinario interesse per il presente e soprattutto per il futuro della
nostra società. Intervengono Patrizia
Esposito, presidente del tribunale per i minorenni di Napoli, Gemma Tuccillo, Capo Dipartimento per
la giustizia minorile e di comunità del ministero della giustizia, Luisa Franzese, direttore generale
dell’ufficio scolastico della Campania, Alessandro
Formisano, del Calcio Napoli, Patrizio
Oliva, pugile olimpico e membro dell’associazione Milleculure, Rosanna Purchia, sovrintendente del
teatro di San Carlo. Presiede Vincenzo
Galgano, Primicerio dell’Arciconfraternita dei Pellegrini, coordina Don Tonino Palmese, vicario episcopale,
presidente della fondazione Polis e preposito dell’Arciconfraternita che ha
scritto: ”Il filosofo dell’educazione Olivier Reboul si pone le domande più
importanti per la pedagogia: cosa vale la pena insegnare? Cosa vale la pena
imparare? Per entrambe le domande la risposta è una sola: vale la pena
insegnare ed imparare tutto ciò che libera e tutto ciò che unisce”.
“Da questo confronto vogliamo ripartire per
comprendere ed affrontare i tanti problemi che interessano i nostri giovani
sottoposti a una situazione di grande disagio, di mancanza di guida, di valori
in molti casi. Oggi è, dunque, sempre più importante essere loro vicini per
comprenderne le difficoltà e affrontare i problemi legati a una condizione che
in molti casi purtroppo rischia di allontanarli dal consesso civico. L’opera
dell’Arciconfraternita, attraverso il lavoro con i bambini e i ragazzi più
disagiati con l'assistenza, la formazione e l'educazione presso le proprie
strutture, mira proprio a preservarli e aiutarli a inserirsi nella società
attraverso la formazione, l’educazione e l’insegnamento di una cultura diffusa
della legalità”, ha spiegato il primicerio Vincenzo Galgano.
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