venerdì 29 marzo 2019

CONCORSO PER ISPETTORI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA CONCLUSOSI DOPO 11 ANNI, SARRO (FI) INTERROGA IL MINISTRO BONAFEDE PER CHIEDERE DI RICONOSCERE IL GRADO DI VICE ISPETTORE AI VINCITORI A DECORRERE DAL 2011.


ON. AVV. CARLO SARRO
Deputato al Parlamento Italiano


CONCORSO PER ISPETTORI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA CONCLUSOSI DOPO 11 ANNI, SARRO (FI) INTERROGA IL MINISTRO BONAFEDE PER CHIEDERE DI RICONOSCERE IL GRADO DI VICE ISPETTORE AI VINCITORI A DECORRERE DAL 2011.
“L'ESPLETAMENTO DELLA PROCEDURA CONCORSUALE E DEI SUCCESSIVI MODULI DIDATTICI DI FORMAZIONE, SI SONO DILATATI OLTRE OGNI RAGIONEVOLE LIMITE TEMPORALE, DETERMINANDO UNA SITUAZIONE DI FORTE PENALIZZAZIONE A DANNO DEI VINCITORI, E DOPO 11 ANNI, LE ESIGENZE FAMILIARI SONO PROFONDAMENTE MUTATE”
Interrogazione a risposta scritta dell’On. Carlo Sarro al Ministro della Giustizia, On. Alfonso Bonafede, sui tempi biblici del concorso per vice ispettore della Polizia Penitenziaria che, indetto nel 2008, si è concluso solo lo scorso mese di febbraio con la pubblicazione dei nomi dei vincitori.
Nell’atto ispettivo depositato nell’aula di Montecitorio nella giornata di ieri, il deputato di Forza Italia ha ripercorso tappe e fasi della procedura concorsuale interna risalente all’aprile 2008 e teso a selezionare 1232 ispettori del corpo penitenziario, sottolineato le conseguenze negative per i partecipanti ed i vincitori e chiesto al titolare del dicastero di vi Arenula di adottare i provvedimenti consequenziali, in primis il riconoscimento del grado di vice ispettore in capo agli agenti penitenziari risultati idonei a decorrere dall’anno 2011. 
“L'espletamento della procedura concorsuale e dei successivi moduli didattici di formazione, si sono dilatati oltre ogni ragionevole limite temporale, determinando una situazione di forte penalizzazione a danno dei vincitori medesimi che, all'epoca della pubblicazione del bando, avevano nella quasi totalità una età media compresa tra i 35 ed i 45 anni. Dopo 11 anni, le esigenze familiari sono profondamente mutate sia perché nel frattempo molti degli attuali vincitori hanno operato impegnativi investimenti economici per l'acquisto della casa di abitazione, sia perché i processi di ambientamento scolastico e sociale dei propri figli, utili ad una loro crescita stabile, si sono ampiamente consolidati”, spiega Sarro.
“Inoltre, l'attesa ultra decennale della chiusura del concorso ha precluso agli interessati la partecipazione a diversi altri concorsi interni (3 per posti di ispettore capo, 2 per posti di aspirante ispettore superiore ed 1 posto di aspirante vice commissario) e, parimenti, l'accesso ai benefici economici e di avanzamento di carriera derivanti dal recente riordino delle carriere riservato a tutte le forze di polizia”, scrive il componente forzista della Commissione Giustizia della Camera. 
L’interrogazione rivolta al Ministro Bonafede si chiude con la richiesta di conoscere “quali iniziative di competenza si intendano intraprendere per riconoscere ai vincitori del concorso indetto con provvedimento del direttore generale 3 aprile 2008 la retrodatazione giuridica del passaggio al grado di vice ispettore quanto meno al 2011, rappresentando quest'ultimo il termine fisiologico di conclusione della procedura concorsuale in questione, e per garantire la conferma nella attuale sede di appartenenza ovvero in altra ad essa prossima, anche in deroga alla dotazione organica vigente”, conclude Sarro (FI). 
Roma, 28.03.2019

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