ON. AVV. CARLO SARRO
Deputato al Parlamento Italiano
CONCORSO PER ISPETTORI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA
CONCLUSOSI DOPO 11 ANNI, SARRO (FI) INTERROGA IL MINISTRO BONAFEDE PER CHIEDERE
DI RICONOSCERE IL GRADO DI VICE ISPETTORE AI VINCITORI A DECORRERE DAL 2011.
“L'ESPLETAMENTO DELLA PROCEDURA CONCORSUALE E DEI
SUCCESSIVI MODULI DIDATTICI DI FORMAZIONE, SI SONO DILATATI OLTRE OGNI RAGIONEVOLE
LIMITE TEMPORALE, DETERMINANDO UNA SITUAZIONE DI FORTE PENALIZZAZIONE A DANNO
DEI VINCITORI, E DOPO 11 ANNI, LE ESIGENZE FAMILIARI SONO PROFONDAMENTE MUTATE”
Interrogazione
a risposta scritta dell’On. Carlo Sarro al Ministro della Giustizia, On.
Alfonso Bonafede, sui tempi biblici del concorso per vice ispettore della
Polizia Penitenziaria che, indetto nel 2008, si è concluso solo lo scorso mese
di febbraio con la pubblicazione dei nomi dei vincitori.
Nell’atto
ispettivo depositato nell’aula di Montecitorio nella giornata di ieri, il
deputato di Forza Italia ha ripercorso tappe e fasi della procedura concorsuale
interna risalente all’aprile 2008 e teso a selezionare 1232 ispettori del corpo
penitenziario, sottolineato le conseguenze negative per i partecipanti ed i
vincitori e chiesto al titolare del dicastero di vi Arenula di adottare i
provvedimenti consequenziali, in primis il riconoscimento del grado di vice
ispettore in capo agli agenti penitenziari risultati idonei a decorrere
dall’anno 2011.
“L'espletamento
della procedura concorsuale e dei successivi moduli didattici di formazione, si
sono dilatati oltre ogni ragionevole limite temporale, determinando una
situazione di forte penalizzazione a danno dei vincitori medesimi che,
all'epoca della pubblicazione del bando, avevano nella quasi totalità una età
media compresa tra i 35 ed i 45 anni. Dopo 11 anni, le esigenze familiari sono
profondamente mutate sia perché nel frattempo molti degli attuali vincitori
hanno operato impegnativi investimenti economici per l'acquisto della casa di abitazione,
sia perché i processi di ambientamento scolastico e sociale dei propri figli,
utili ad una loro crescita stabile, si sono ampiamente consolidati”, spiega
Sarro.
“Inoltre,
l'attesa ultra decennale della chiusura del concorso ha precluso agli
interessati la partecipazione a diversi altri concorsi interni (3 per posti di
ispettore capo, 2 per posti di aspirante ispettore superiore ed 1 posto di
aspirante vice commissario) e, parimenti, l'accesso ai benefici economici e di
avanzamento di carriera derivanti dal recente riordino delle carriere riservato
a tutte le forze di polizia”, scrive il componente forzista della Commissione
Giustizia della Camera.
L’interrogazione
rivolta al Ministro Bonafede si chiude con la richiesta di conoscere “quali
iniziative di competenza si intendano intraprendere per riconoscere ai
vincitori del concorso indetto con provvedimento del direttore generale 3
aprile 2008 la retrodatazione giuridica del passaggio al grado di vice
ispettore quanto meno al 2011, rappresentando quest'ultimo il termine fisiologico
di conclusione della procedura concorsuale in questione, e per garantire la
conferma nella attuale sede di appartenenza ovvero in altra ad essa prossima,
anche in deroga alla dotazione organica vigente”, conclude Sarro (FI).
Roma,
28.03.2019
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