CONFINDUSTRIA: SIGLATO PROTOCOLLO CON REGIONE CAMPANIA E CONFINDUSTRIA
REGIONALE PER L’ATTRAZIONE E IL CONSOLIDAMENTO DEGLI INVESTIMENTI ESTERI
Roma, 2 marzo 2022 - Valorizzare il ruolo e le potenzialità
delle imprese italiane a capitale estero non solo su aspetti
strettamente economici, ma anche su programmi di sostenibilità ambientale,
economia circolare e welfare, su cui sono impegnate le multinazionali estere.
Questo il fulcro del Protocollo tra Confindustria, Regione
Campania e Confindustria Campania, firmato questa mattina presso la Reggia di
Caserta, per fidelizzare e supportare le imprese
internazionali che operano nel territorio e creare le condizioni affinché
implementino gli investimenti nelle aree in cui sono già presenti.
La firma di questo
Protocollo si inserisce nell’ambito di un percorso di retention e
di sensibilizzazione sull’importanza delle imprese a capitale estero, su cui
Confindustria è impegnata da anni. Hanno già aderito Toscana, Lazio,
Emilia-Romagna, Umbria e Piemonte e l’adesione della Campania è particolarmente
significativa perché, con oltre 1.300 aziende che occupano più di
40.000 addetti, è la prima regione del Mezzogiorno per presenza di
imprese estere.
Complessivamente in
Italia sono presenti 15.779 realtà estere, che costituiscono lo 0,4%
del totale delle imprese italiane. Esse occupano l’8,7% degli
addetti, generano il 19,3% del fatturato prodotto da tutte
le imprese italiane e il 16,3% del valore aggiunto. Inoltre, le
multinazionali estere realizzano investimenti in ricerca e
sviluppo per 4,3 miliardi di euro, pari al 26% del
totale della ricerca privata.
“Confindustria
sottolinea da tempo a Governo ed enti territoriali l’importanza delle imprese
italiane a capitale estero come fattore strategico per la crescita del Paese”, ha
affermato Barbara Beltrame Giacomello, Vicepresidente per
l’Internazionalizzazione e Presidente del Gruppo Tecnico Investitori Esteri di
Confindustria. “Le grandi imprese estere generano con le PMI un legame virtuoso
in un’ottica di filiera. Infatti, da un lato le grandi aziende
internazionali trovano fornitori di altissimo livello, flessibili nell’adattare
rapidamente la produzione e, dall’altro, le nostre PMI hanno l’opportunità di
entrare a far parte delle grandi reti internazionali e diventare più
competitive. Per questo – ha concluso Beltrame – è importante creare le
condizioni perché le imprese estere continuino a credere nel nostro Paese e
supportarle nel cogliere in anticipo nuove opportunità di investimento”.
“È necessario un cambio
di paradigma, – ha spiegato il Presidente di Confindustria Campania, Luigi
Traettino – che porti a considerare le multinazionali non come aziende
straniere, ma come imprese italiane a capitale estero. Gli enti e le
istituzioni locali devono uscire da questo equivoco, comprendendo finalmente
che queste grandi realtà rappresentano delle notevoli opportunità di sviluppo
ed occupazione, consentendo la crescita di piccole e medie imprese locali, che
possono diventare dei partner importanti. Anche le multinazionali, però, - ha
proseguito Traettino – devono integrarsi compiutamente nel territorio
circostante, contribuendo ad un percorso di rigenerazione urbana e di rilancio
delle comunità”.
“Stiamo facendo di tutto
per attirare investimenti nazionali ed esteri. Abbiamo un grande flusso di
risorse in arrivo con il Pnrr, ma non basta. Servono nuovi investitori”, ha
affermato Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. “La
cosa decisiva però sarà il livello di sburocratizzazione che riusciremo a
raggiungere. In Campania stiamo lavorando a burocrazia zero, per creare le
condizioni migliori dal punto di vista fiscale e sui tempi di decisione".
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