Nell’ambito delle iniziative per la legalità in ricordo del ventennale
del delitto di don Giuseppe Diana presso lo storico Istituto “Terra di Lavoro”
di cui è dirigente scolastica la dott.ssa Emilia Nocerino, don Stefano Giaquinto parroco in Casagiove ha
tenuto un incontro con i giovani allievi, iniziato con un video “Per amore del
mio popolo non tacerò” che in sintesi ha ricordato la figura del sacerdote
ucciso il 19 marzo del 1994. Don Stefano ha iniziato il suo intervento
ricordando la tremenda uccisione del bambino Domenico di quattro anni, di pochi
giorni fa, mettendo subito in evidenza
come la camorra e la malavita si sconfigga con la cultura, voi giovani studenti
potete e dovete camminare a testa alta, loro, i camorristi sono costretti a celarsi come
cani randagi. Voi siete – ha proseguito don Stefano – non il futuro, ma il
presente ed è per questo che dovete lottare ogni istante perché la legalità sia
sempre vincitrice. Poi il sacerdote di Casagiove ha ricordato come in questi
giorno Papa Francesco incontrerà tutte le famiglie vittime della camorra, un
ulteriore grande gesto di questo Pontefice. Poi don Stefano ha raccontato, come
pochi giorni or sono nell’incontrare la Presidente Bindi,
ha evidenziato come il nostro territorio non abbia bisogno dell’esercito, ma
abbia bisogno di lavoro che è sicuramente il miglior antidoto per sconfiggere
la malavita. Voi giovani ha sottolineato don
Stefano – parafrasando lo sport – siete gli ultras di don Peppe, qli
ultras che sono contro la camorra, quei colpi di pistola che lo hanno colpito,
hanno colpito tutti noi ed per questo che dobbiamo continuare il solco
tracciato dal prete di Casal di Principe. Per don Stefano fare squadra
significa di essere eversivi, briganti e di stare con Gesù, eversivi e briganti
intesi nel senso positivo etimologico per lottare contro l’illegalità. All’incontro
curato dalla professoressa Liana Baldaccini è seguito un interessante dibattito
che ha visto protagonisti gli alunni (tra gli altri Germano, Nicola e Lucio)
con una raffica di interessantissime domande. Poi la Preside Nocerino nel
ringraziare don Stefano per come squisitamente abbia catturato l’attenzione
dei discenti ha evidenziato come nella recente fiction televisiva sia stata
colpita dalla frase pronunciata da don Peppe “la camorra è forte perché noi
siamo deboli” dando un ulteriore sprone
alla giovane ed entusiasta platea.
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