giovedì 20 marzo 2014

Don Stefano Giaquinto all’ITE Terra di Lavoro” nell’ambito delle iniziative per la legalità in ricordo del ventennale del delitto di don Giuseppe Diana



Nell’ambito delle iniziative per la legalità in ricordo del ventennale del delitto di don Giuseppe Diana presso lo storico Istituto “Terra di Lavoro” di cui è dirigente scolastica la dott.ssa Emilia Nocerino,  don Stefano Giaquinto parroco in Casagiove ha tenuto un incontro con i giovani allievi, iniziato con un video “Per amore del mio popolo non tacerò” che in sintesi ha ricordato la figura del sacerdote ucciso il 19 marzo del 1994. Don Stefano ha iniziato il suo intervento ricordando la tremenda uccisione del bambino Domenico di quattro anni, di pochi giorni fa,  mettendo subito in evidenza come la camorra e la malavita si sconfigga con la cultura, voi giovani studenti potete e dovete camminare a testa alta, loro,  i camorristi sono costretti a celarsi come cani randagi. Voi siete – ha proseguito don Stefano – non il futuro, ma il presente ed è per questo che dovete lottare ogni istante perché la legalità sia sempre vincitrice. Poi il sacerdote di Casagiove ha ricordato come in questi giorno Papa Francesco incontrerà tutte le famiglie vittime della camorra, un ulteriore grande gesto di questo Pontefice. Poi don Stefano ha raccontato, come pochi giorni or sono nell’incontrare la Presidente Bindi, ha evidenziato come il nostro territorio non abbia bisogno dell’esercito, ma abbia bisogno di lavoro che è sicuramente il miglior antidoto per sconfiggere la malavita. Voi giovani ha sottolineato don  Stefano – parafrasando lo sport – siete gli ultras di don Peppe, qli ultras che sono contro la camorra, quei colpi di pistola che lo hanno colpito, hanno colpito tutti noi ed per questo che dobbiamo continuare il solco tracciato dal prete di Casal di Principe. Per don Stefano fare squadra significa di essere eversivi, briganti e di stare con Gesù, eversivi e briganti intesi nel senso positivo etimologico per lottare contro l’illegalità. All’incontro curato dalla professoressa Liana Baldaccini è seguito un interessante dibattito che ha visto protagonisti gli alunni (tra gli altri Germano, Nicola e Lucio) con una raffica di interessantissime domande. Poi la Preside Nocerino nel ringraziare don Stefano per come squisitamente abbia catturato l’attenzione dei discenti ha evidenziato come nella recente fiction televisiva sia stata colpita dalla frase pronunciata da don Peppe “la camorra è forte perché noi siamo deboli” dando un  ulteriore sprone alla giovane ed entusiasta platea.




              

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