mercoledì 13 luglio 2016

Il sindaco Marino ha incontrato la comunità senegalese: “C’è la volontà comune di risolvere la questione del mercatino abusivo di piazza Cattaneo e piazza Pitesti. Nelle prossime settimane partirà la sperimentazione del mercato multietnico dell’artigianato”.



Stamani il sindaco di Caserta, Carlo Marino, ha incontrato una delegazione dell’Associazione dei Senegalesi, guidata da Mamadou Sy, accompagnata, nell’occasione, da Imma D’Amico del Centro Sociale ex Canapificio. Al centro dell’incontro la questione relativa al mercatino abusivo che nei fine settimana si svolge negli spazi compresi tra piazza Cattaneo e piazza Pitesti. Il sindaco e i rappresentanti dell’Associazione dei Senegalesi hanno convenuto sulla volontà di risolvere la questione attraverso una regolamentazione del commercio ambulante nell’area, eliminando quegli elementi che rendono indecorosa questa attività, che attualmente interessa prevalentemente merce contraffatta e si svolge senza il rispetto di alcuna norma.
Si è deciso di continuare sulla strada del dialogo, cercando di far coincidere le esigenze dei cittadini e degli amministratori, che chiedono il rispetto delle regole e il decoro nello svolgimento delle attività commerciali, e quelle dei venditori, che chiedono di poter continuare a lavorare. In tal senso, è stato deciso di dare il via ad una sperimentazione, da effettuarsi già dalle prossime settimane, mediante la realizzazione di un Festival del mercato multietnico e dell’artigianato, con la vendita esclusiva di prodotti della tradizione artigianale senegalese ed italiana e non della merce contraffatta che attualmente campeggia nelle installazioni abusive dei venditori. Questo Festival andrebbe svolto nelle more di una regolamentazione definitiva del fenomeno commerciale, che dovrà prevedere degli appositi spazi (con il relativo pagamento dell’occupazione di suolo pubblico) all’interno dei quali vendere prodotti della tradizione africana e italiana.

“La comunità senegalese – ha spiegato il sindaco Marino – è da anni radicata sul nostro territorio e per questo riteniamo doveroso tenere aperto un dialogo con i suoi componenti. Tuttavia, ci aspettiamo che, da parte loro, ci sia la reale volontà di collaborare per risolvere un problema che non è più rinviabile. Lo ripeto: il mercatino così come è stato svolto fino ad ora, con merce contraffatta e con spettacoli indecorosi e indecenti, non può proseguire. Pertanto, nell’interesse di tutti, va regolamentato il fenomeno, senza lasciare spazio ad alcuna forma di illegalità”.

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