Stamani il sindaco di Caserta, Carlo Marino, ha incontrato una
delegazione dell’Associazione dei Senegalesi, guidata da Mamadou Sy,
accompagnata, nell’occasione, da Imma D’Amico del Centro Sociale ex
Canapificio. Al centro dell’incontro la questione relativa al mercatino abusivo
che nei fine settimana si svolge negli spazi compresi tra piazza Cattaneo e
piazza Pitesti. Il sindaco e i rappresentanti dell’Associazione dei Senegalesi
hanno convenuto sulla volontà di risolvere la questione attraverso una
regolamentazione del commercio ambulante nell’area, eliminando quegli elementi
che rendono indecorosa questa attività, che attualmente interessa
prevalentemente merce contraffatta e si svolge senza il rispetto di alcuna norma.
Si è deciso di continuare sulla strada del
dialogo, cercando di far coincidere le esigenze dei cittadini e degli
amministratori, che chiedono il rispetto delle regole e il decoro nello
svolgimento delle attività commerciali, e quelle dei venditori, che chiedono di
poter continuare a lavorare. In tal senso, è stato deciso di dare il via ad una
sperimentazione, da effettuarsi già dalle prossime settimane, mediante la
realizzazione di un Festival del mercato multietnico e dell’artigianato, con la
vendita esclusiva di prodotti della tradizione artigianale senegalese ed
italiana e non della merce contraffatta che attualmente campeggia nelle
installazioni abusive dei venditori. Questo Festival andrebbe svolto nelle more
di una regolamentazione definitiva del fenomeno commerciale, che dovrà
prevedere degli appositi spazi (con il relativo pagamento dell’occupazione di
suolo pubblico) all’interno dei quali vendere prodotti della tradizione
africana e italiana.
“La comunità senegalese – ha spiegato il
sindaco Marino – è da anni radicata sul
nostro territorio e per questo riteniamo doveroso tenere aperto un dialogo con
i suoi componenti. Tuttavia, ci aspettiamo che, da parte loro, ci sia la reale
volontà di collaborare per risolvere un problema che non è più rinviabile. Lo
ripeto: il mercatino così come è stato svolto fino ad ora, con merce
contraffatta e con spettacoli indecorosi e indecenti, non può proseguire.
Pertanto, nell’interesse di tutti, va regolamentato il fenomeno, senza lasciare
spazio ad alcuna forma di illegalità”.
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