Giovanni
Battista (1858-1925)
ANTOLOGICA
MOSTRA D'ARTE
COMUNICATO
STAMPA
La Mostra d'arte “ANTOLOGICA Giovanni Battista (1858-1925)”
è organizzata in occasione dei 160 anni dalla nascita del pittore romantico
avellinese Giovanni Battista. È realizzata dal Comitato per la tutela
dell'Opera di Giovanni Battista e dall'Archivio dei pittori
irpini del Diciannovesimo secolo con la collaborazione
degli Amici del MdAO,
dell'Associazione Culturale
ACO e del MdAO -
Museo d'Arte.
La mostra ideata è
curata dal critico d'arte Stefano Orga con la direzione artistica di Michela Femina.
Il Vernissage della Mostra d'arte “ANTOLOGICA Giovanni Battista (1858-1925)”
è venerdì 6 aprile 2018
alle ore 18,30, e si tiene al Circolo della Stampa,
presso la Prefettura, in Corso Vittorio Emanuele, 6 ad Avellino.
Anfitrione dell'evento è il Dott. Eleuterio Tomaselli, che
legge i messaggi pervenuti fra cui quello di Sua Eminenza Crescenzio Cardinal Sepe ,
saluta il curatore della mostra Prof. Stefano
Orga.
A seguire, alle
ore 19,15,
c'è la presentazione dell'elegante catalogo
della mostra che grazie alle numerose immagini ripercorre
l’itinerario creativo del pittore avellinese, che in modo del tutto personale
ha saputo interpretare lo spirito dell’Ottocento romantico napoletano.
Si
confronteranno con il testo il prof. Angelo
Cutolo e il pittore Francesco
Roselli. Conclude il curatore Prof. Stefano Orga. La
presentazione è coordinata dal Dott. Eleuterio
Tomaselli.
Il
curatore Stefano Orga scrive
sul catalogo: “L'antologica
dedicata al pittore Giovanni Battista non vuole essere unicamente la riscoperta
di un artista che merita una più coerente collocazione nel panorama della
storia dell’arte irpina, non ancora esteticamente ben definita, ma intende
tributare uno splendido omaggio ad un periodo artistico compreso fra gli ultimi
decenni dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento.
L’attività artistica di Battista è incentrata sulla veduta
paesaggistica, che mostra la sua assoluta ispirazione, di matrice romantica, e
la sua elevata competenza tecnico - compositiva, realizzando così opere di alta
qualità.”
Il direttore artistico Michela Femina scrive
sull'elegante catalogo catalogo: “Questa
mostra è realizzata per celebrare il 160° anniversario dalla nascita del
pittore avellinese. La rassegna ostensiva ha lo scopo di far osservare e
conoscere alcuni dei capolavori “nascosti” di Battista, molti dei quali sono
inediti ed esposti per la prima volta. L’evento culturale rende omaggio al
linguaggio pittorico di Giovanni Battista. Attraverso le varie opere in mostra
emerge la grande maestria, l’originalità compositiva e la sapienza coloristica,
che è resa molto bene dall’uso del guazzo, dei pastelli, e delle tempere,
caratteristiche queste che ne fanno una figura notevolmente interessante nel panorama
della pittura napoletana di fine Ottocento e del primo Novecento.”
Il giorno seguente
sabato 7 aprile alle ore
17,30, sempre presso il Circolo della Stampa di Avellino, è
previsto il Seminario di Storia dell'Arte: “Giovanni
Battista il pittore avellinese” con la relazione del Prof. Stefano Orga che tratta
il tema “Il pittore avellinese”,
l'evento è moderato il giornalista Dott. Gianni
Festa, che legge i messaggi pervenuti fra cui quello dello
storico Prof. Andrea Massaro.
La Mostra “ANTOLOGICA Giovanni Battista (1858-1925)”
si tiene da venerdì 6
aprile a domenica 8
aprile 2018, al Circolo
della Stampa, presso la Prefettura, in Corso Vittorio
Emanuele, 6 ad Avellino.
Gli orari della mostra sono
quelli del Circolo della Stampa di Avellino: dalle ore 10 alle 13 e dalle 17
alle 20, anche il sabato e la domenica.
La mostra ha ingresso libero,
per gruppi di persone, scuole, famiglie, etc. sono previste visite guidate su
prenotazione.
Giovanni Battista nacque ad Avellino il 7 aprile 1858, da una numerosa ed umile
famiglia contadina, che abitava nella zona di “Contrada Vasto”. Fin da bambino
si appassionò al disegno e all'arte.
Apprese i primi rudimenti della pittura presso lo studio
avellinese del rinomato artista Cesare
Uva (1824-1886), lontano parente, che lo indirizzò verso i canoni
del vedutismo romantico di stile posillipista.
Cesare Uva lo spronò a recarsi a Napoli per continuare gli studi
presso il Regio Istituto di Belle
Arti, che frequentò con regolarità e con profitto, conseguendo la
Licenza in Belle Arti.
A Napoli seguì gli insegnamenti di Stanislao Lista (1824-1908); anche se fu molto
attratto dalle tematiche espressive e compositive della Scuola di Posillipo.
Nel 1877 conobbe il grande artista Eduardo Dalbono (1841-1915) che esponeva alla “Promotrice Salvator Rosa”,
dal quale rimarrà influenzato nella produzione artistica.
Viaggiò molto in Italia, visitando particolarmente il Lazio, la
Liguria, la Lombardia, la Toscana, l'Emilia e il Veneto. All'estero visitò
Parigi, in Francia, nel 1899.
Prese casa a Napoli, dopo il 1908, in una traversa fra Via
Chiatamone e Via Partenope, ove ha vissuto fino alla morte.
Si spense a Napoli, sua città adottiva, il 18 gennaio 1925.
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