Sasà
Martucci, da tanti identificato come uno dei due “Masanielli” di
Caserta (l’altro è Francesco, ovvero i due maggiori rappresentanti della
famiglia Martucci), classe 1983 una vita intera fino ad oggi dedicata
interamente alla pizza. Un successo che parte da lontano, fin da bambino
infatti già dall’età di 10 anni, Sasà il più piccolo della famiglia Martucci si
avvicina a questo mondo che poi sarà la sua fortuna dopo anni di sacrifici. E’
lo stesso Sasà a parlarne emozionato con una umiltà che parte dal cuore ma allo
stesso tempo anche una sana consapevolezza “Esigenze familiari di quell’epoca
mi imponevano di darmi da fare, in famiglia non c’erano soldi, tempi duri per
noi e quindi lavorare era quasi un obbligo per dare una mano a casa. Solo la
nonna riusciva ad aiutarci mentre la mamma era una umile servitrice che cercava
di “arrangiarsi” in lavoretti occasionali”. La “fortuna” però era già in
famiglia perché Sasà ha due zii entrambi maestri pizzaioli, Dino con il quale
ha iniziato da bambino e poi Francesco
Pagliaro. “Sono rimasto affascinato da questo mondo grazie a mio zio Dino,
ovviamente tutto gradualmente - dice
Sasà – all’inizio facevo il lavapiatti, lavoravo in sala e poi magari a fine
serata iniziavo a prendere dimestichezza con i panetti. Parallelamente c’era
anche la scuola dell’obbligo da portare avanti e quindi per me era dura fare
tardi al locale e poi frequentare la scuola e dover studiare”. Una vita già con
il destino segnato probabilmente tant’è che a 15 anni Sasà compie il suo primo
passo “Poco più che adolescente in Via Roma a Caserta presso Pizza Napoli c’è
stata la mia prima esperienza dove in prima persona portavo avanti una
pizzeria, l’ho fatto per quasi quattro anni. Ero un tuttofare, sostituivo nel
mio giorno libero anche mio fratello Francesco presso Speedy Pizza e facevo le
consegne con il motorino, con qualsiasi evento meteorologico. C’erano giorni in
cui zuppo fradicio di acqua per la pioggia non avevi nemmeno la riconoscenza
della gente per asciugarti, ma questo non mi fermava anzi mi dava sempre più
voglia per realizzare il mio sogno”. Non a caso nel 2001 poco più che
maggiorenne la famiglia Martucci finalmente corona il suo sogno aprendo una
pizzeria propria in Via Acquaviva sempre a Caserta con forno a legna,
l’impostazione è quella della pizza a taglio, anche d’asporto e con la consegna
a domicilio. Così comincia la storia dei “Masanielli” e Sasà comincia la sua
scalata verso una “carriera” che già si delinea importante “Faccio il
banconista, mi occupo delle consegne e sono orgoglioso di dare il mio
contributo in una realtà dove c’è l’apporto di tutti. Mio fratello Francesco
come pizzaiolo, mia sorella Sabina e mamma Maria invece in cucina che si
occupano anche della friggitoria. La mamma è stata una guida morale e
lavorativa per noi, un esempio ed un vero supporto”. Ma nel 2007 Sasà decide di
dare la svolta alla propria vita lavorativa lasciando i “Masanielli” come ci
spiega lui stesso “Eravamo in tanti nella nostra attività ed io volevo crescere
e crearmi una mia vita senza dipendere sempre dalla famiglia. L’ho fatto per
una crescita professionale perché andando al “Solito Posto” di Franco Pagliaro
per 5 anni mi sono formato definitivamente, ho appreso tanto, e nel corso di
questi anni sono riuscito ad essere il responsabile dei pizzaioli”. Diventato
ormai l’elemento di punta dell’arte bianca, pizzaiolo in rampa di lancio e con
un bagaglio d’esperienza ormai ben solido nel 2012 rientra nella pizzeria di
famiglia per un motivo ben preciso “C’era il rischio che la nostra attività
poteva chiudere perché Francesco decise di aprire una pizzeria tutta sua molto
più grande. Una pizzeria ormai affermata come la nostra non poteva scomparire e
quindi decido di prendere io le redini in mano dell’attività che aveva quindi
bisogno di una figura come la mia”. L’attività continua ad avere successo
tant’è che nel 2014 Sasà con la famiglia decidono di trasferirsi un po più
avanti ma sempre a Via Acquaviva in un locale più grande con 20 coperti, senza
abbandonare però l’impostazione iniziale della pizzeria. La fase di crescita è
esponenziale e nel 2016 preso anche dall’effetto nostalgia a Sasà viene la pazza
idea di trasferirsi nei locali che lo hanno visto crescere a Via Vivaldi, a
pochi metri da Via Acquaviva. Si passa da 20 a ben 140 posti “Ho voluto
cavalcare l’onda positiva della pizzeria di famiglia, ormai ero pronto al
grande passo ed a soddisfare la grande clientela che già affollava la nostra
vecchia pizzeria. Mi è venuto subito in mente di realizzare questo progetto
dove tutto ha avuto inizio per me, ovvero quei locali che ospitavano mio zio
Francesco e dove sono cresciuto professionalmente e mi hanno visto diventare
quello che sono oggi. Finalmente inizio a gestire un locale tutto mio, vedo
coronare un sogno fatto di sacrifici con i piedi però sempre ben saldi a
terra”. Dal 2007 dove Sasà è un semplice apprendista al 2016 dove lo stesso è
un pizzaiolo affermato con un locale tutto suo, uno staff fidato di circa 20
persone ma che lo vede sempre in prima linea ad “ammaccare” ogni singola pizza
come lui stesso spiega “Ho uno staff di primo livello di cui mi fido ciecamente
e con il quale c’è confronto quotidiano, non si smette mai di imparare e non mi
sento arrivato ed è questo il motivo dell’essere sempre il primo a lavorare la
pizza”. Una gavetta che parte dal basso e che lo porta ad un successo magari
insperato molti anni prima ma voluto fortemente, Sasà Martucci infatti senza
mai dimenticare da dove è venuto proprio per questo motivo partecipa a molti
eventi anche di natura benefica e grazie alla sua umiltà nel 2018 si è piazzato
al 45esimo posto nella prestigiosa classifica 50 top pizza che premia le
migliori pizzerie d’Italia e del mondo. “Un premio prestigioso per me e per il
mio staff che ci stimola a fare sempre meglio - afferma Sasà – però il premio
che più mi fa contento ogni giorno è avere il locale sempre pieno di gente, con
i clienti che fanno anche lunghe file pur di mangiare la nostra pizza. Questo è
davvero un attestato di fiducia che non ha prezzo”. Sasà Martucci è infatti sinonimo
di ricerca, sia nei prodotti inteso come materia prima sia per gli impasti, non
a caso è uno dei pochi pizzaioli in zona casertana che tiene stage ed è docente
esterno presso la scuola di cucina “Dolce & Salato” a Maddaloni. A soli 36
anni il Martucci è ormai una vera icona della pizza, una pizza creata ad
immagine e somiglianza dell’idea di famiglia e che incarna a pieno il pensiero
di Sasà, Via Vivaldi a Caserta lo si può tranquillamente affermare a gran voce
è un vero è proprio luogo di culto del genere.
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