ANNAMARIA ALOIS
Alto Artigianato Tessile per l'Arredamento Briano, 31 maggio
2019
Tessuti d'Arte dal 1885
Domani 1 giugno salirà ancora una volta al Colle, ospite del
Presidente Sergio Mattarella e del
ricevimento che terrà nei Giardini del Quirinale in occasione della festa della
Repubblica.
E lunedì 3 giugno
volerà a Parigi, assieme alla figlia Angela Casale Alois, presidente dei
Giovani di Confindustria Caserta, che con lei lavora in azienda, per prendere
parte alla festa che, per la stessa ricorrenza, l’Ambasciatrice d’Italia Teresa
Castaldo darà nel Palazzo in Rue de Varenne ,
arredato con i suoi tessuti.
Lei è Annamaria Alois, imprenditrice della seta a San Leucio
da cinque generazioni (e Angela ne è la sesta) di una famiglia che dalla metà
dell’800 ha fatto di quella nobile attività, tanto cara a Ferdinando IV di
Borbone, un’arte nobile, nota in tutto il mondo.
Cavaliere del Lavoro, laureata a pieni voti presso
l’Università “ Federico II ” di Napoli
in Matematica, la materia e il cui insegnamento rappresentano altre due sue
grandi passioni, Annamaria Alois esporta nel mondo le sue creazioni, tessuti
che disegna e produce a Briano, a ridosso dei Giardini della Reggia di Caserta
e a poca distanza dal Belvedere di San Leucio,
in quella che era la sede storica della “Raffaele Alois e figli”. Divenuta
il suo quartier generale, ospita uno dei più particolari Showroom di tessuti e
il 1885 Silk Museum, un vero e proprio museo privato della seta dove a breve
sarà possibile assistere alla produzione di preziosi damaschi, lampassi e
broccati con un ciclo di lavorazione completamente a mano e dove sono custoditi
disegni originali dell’epoca borbonica e documenti attraverso i quali la prof.,
come la chiamano i suoi studenti, è stata capace di ricostruire quel pezzo
mancante della storia di San Leucio e delle sue tessiture che va dal 1850 ad
oggi. Questi ultimi ritrovati in una soffitta del Palazzo Alois da lei
acquistato prima della chiusura delle aziende di famiglia.
Questo il messaggio che Annamaria Alois ha postato sul suo
profilo Instagram, accompagnandolo da foto del Quirinale e mostrando con un
pizzico di orgoglio gli inviti ricevuti appunto dal Presidente Mattarella e
dall’Ambasciatrice Teresa Castaldo:
Oggi il
Presidente Mattarella ha firmato il decreto per la nomina dei 25 nuovi
cavalieri del lavoro.
Di questi, ben 4 sono stati proposti dal Gruppo del
Mezzogiorno di cui faccio parte e due sono donne.
Sono passati già sei anni dall'arrivo di quella telefonata, a maggio del 2013,
che mi preannunciava che il mio nominativo era fra quelli al vaglio dell'allora
presidente Napolitano.
Ero appena rientrata da un viaggio di lavoro in Qatar. In
verità pensai ad uno scherzo. Ma subito dopo capii che uno dei miei sogni stava
per avverarsi.
Io che avevo cominciato a lavorare in azienda al fianco di
mio padre poco più che ragazzina, respirando ancor prima il profumo della seta
e cercando di carpire i segreti della tessitura; io che avevo combattuto contro
una mentalità maschilista che non avrebbe mai dato spazio ad una donna e avevo
creato una mia azienda e tutta al femminile quando ancora non esistevano
agevolazioni, né si parlava di quote rosa; io sentivo di meritare quel
riconoscimento così ambito e difficile da ottenere.
Furono giorni indimenticabili. Un susseguirsi di scambi di
messaggi e di telefonate; poi, in una di quelle, un cavaliere di cui non
ricordo il nome, mi disse: "La notizia non può essere resa nota. Se domani
la chiamerò e le dirò una cosa non vera, allora sarà fatta". E così fu.
Un'emozione difficile da raccontare, come difficile fu
trattenere le lacrime di gioia. Poi tante telefonate, centinaia di lettere e
telegrammi di riconoscenza e congratulazioni. E ancora la Rai e i giornali.
Un momento di grande visibilità in cui ti senti davvero
importante, in cui anni di lavoro e di traguardi raggiunti ti passano nella
mente come in un film di cui sei protagonista e ti vengono riconosciuti dal
mondo istituzionale e imprenditoriale, di cui ti senti davvero parte.
I tessuti, la mia passione; il lavoro, la mia vita a cui ho dato tanto e da cui
tanto ho avuto in cambio.
Grazie a loro, domani sarò ospite al Quirinale del presidente Mattarella,
domenica del prefetto di Caserta e lunedì sera in ambasciata a Parigi per
festeggiare l'Italia, Repubblica fondata sul Lavoro. Con l'orgoglio di essere
un Cavaliere, con l'orgoglio di essere italiana.
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