Nella mattinata del 1’ aprile, l’arcivescovo
di Napoli don Mimmo Battaglia ha incontrato sul sagrato del Duomo una
rappresentanza di venditori ambulanti non alimentari della Campania. I
mercatali hanno dovuto interrompere le loro attività dal 7 marzo e versano in
condizioni economiche critiche, dopo mesi di sofferenza legata alla chiusura
delle loro attività per le restrizioni del Covid. Attualmente, si trovano in
grande difficoltà, essendo insufficienti i ristori previsti dal Governo, che
sono stati quasi tutti reimpiegati per pagare le tasse. I lavoratori, inoltre,
lamentano una mancanza di risposte dalle Istituzioni regionali. In particolare,
nonostante non riescano a produrre reddito per il fermo delle attività, sono
costretti a pagare le tasse nelle scadenze prestabilite.
L’Arcivescovo ha manifestato la sua
vicinanza a questi lavoratori e si è impegnato a portare avanti le loro istanze
presso le Autorità competenti. La sofferenza di circa ventiduemila lavoratori e
delle loro famiglie non lascia indifferente la Chiesa di Napoli, che chiede
l’ascolto e l’attenzione necessaria per andare incontro alle difficoltà
scaturite da questa grande crisi economica, ma nello stesso tempo invita il
Governo a considerare una sospensione dei pagamenti dei tributi dovuti in
questo periodo fino a quando non potranno riprendere le attività economiche. Si
richiede che la Regione, in accordo con l’ANCI, possa istituire un tavolo
tecnico per la sospensione della TARI, di competenza dei Comuni. Don Mimmo
chiede anche la possibilità di prevedere l’apertura delle attività mercatali, nel
rispetto delle norme e delle diposizioni sanitarie, così come sono aperte altre
attività. L’arcivescovo sa che è un tempo difficile per tutti, e lo è anche per
chi deve prendere decisioni sofferte. Tuttavia, auspica che la voce di quanti
stanno soffrendo, per via delle restrizioni, possa essere ascoltata.
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