Tosap e Cosap sospese per i commercianti di Caserta E l’ampliamento degli spazi occupati costerà la metà
COMUNICATO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
Tosap e Cosap sospese per i commercianti di
Caserta
E l’ampliamento degli spazi occupati
costerà la metà
Sindaco: ‘Provvedimento apprezzabile
ma insufficiente per risollevare il settore’
E intanto Fipe Confcommercio lancia
una App gratuita per gestire i flussi nei locali
Il Comune di Caserta ha predisposto la
sospensione della Tassa e del Canone di occupazione di suolo pubblico per le
attività commerciali fino al prossimo 30 giugno, così come indicato dal Decreto
Sostegni del 22 marzo scorso, e ha altresì confermato la riduzione del 50% dei
costi per le nuove richieste di occupazione e ampliamento degli spazi. Anche in
aree non attigue al locale. Un provvedimento che mira ad agevolare i pubblici
esercizi in un periodo in cui il perdurare della pandemia impone ancora il
pieno rispetto dei dispositivi di sicurezza e del distanziamento sociale ma che
purtroppo non inciderà in modo significativo sullo stato di salute delle
imprese gravate da una infinità di balzelli, bollette, mutui e altri costi
fissi. ‘Apprezziamo
gli sforzi e l’impegno del Comune di Caserta a sostegno degli
esercenti – fa notare Lucio Sindaco, presidente provinciale di
Confcommercio - ma riteniamo che le misure approvate ieri in
aula non siano tuttavia sufficienti a risollevare
le sorti della categoria dopo oltre un anno di emergenza
economica e sanitaria. Serve un ulteriore scatto che porti alla
sospensione della tassa rifiuti che rappresenta un onere gravoso per tantissime
attività. Speriamo che nel prossimo Decreto Sostegni il Governo confermi la
volontà di destinare risorse agli enti locali affinché si facciano carico di
questo tributo. Bene le procedure semplificate e l’accelerazione sui tempi di
rilascio della documentazione. Auspichiamo che tanti altri Comuni della
provincia, dopo Caserta e Santa Maria a Vico, si attivino per introdurre
agevolazioni che consentano a tante attività di evitare un vero e proprio
tracollo’. In Campania sono attualmente circa ventimila le imprese in deficit o
costrette a chiudere definitivamente e oltre settantamila i posti di lavoro
persi. ‘Ancora una volta il settore dei pubblici esercizi – denuncia Giuseppe
Russo, presidente di Fipe Confcommercio Caserta – si ritrova a pagare per
colpe non sue. Il ritardo della campagna vaccinale ha fatto slittare una
riapertura completa delle attività. Ristoranti, bar e pizzerie , nel momento in
cui si tornerà in zona gialla, potranno infatti servire i clienti soltanto
all’aperto e solo fino alle ore 22. Una scelta incomprensibile considerati i
rigorosi protocolli anti Covid adottati da ciascun locale e tenuto conto che
solo una piccola percentuale di esercizi dispone di spazi esterni. In attesa di
risposte chiare dal Governo anche sulle misure compensative, sollecitiamo pertanto
gli enti locali a intervenire con provvedimenti adeguati e segnaliamo agli
esercenti che Fipe Confcommercio mette a disposizione gratuitamente per i
propri soci una applicazione per la registrazione rapida dei dati dei clienti
che accedono all’attività. Ciò per migliorare la gestione dei flussi attraverso
le prenotazioni e al contempo per garantire il tracciamento delle persone che
frequentano il locale, come previsto dalle normative’.
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