“Raccolgo la
preoccupazione dei dirigenti scolastici e la faccio mia. Il loro grido di
allarme è giustificato da dati che mettono seriamente a rischio la ripartenza
dell’anno scolastico in presenza. Abbiamo ancora 200.000 docenti non vaccinati,
soltanto il 2% degli alunni ha ricevuto il vaccino. Inoltre, i dati sui contagi
ci dicono che uno su cinque dei contagiati è under 18. Di fronte a questi dati
come pensiamo di ricominciare in presenza a settembre, considerato anche il
fatto che i problemi che abbiamo lasciato a giugno, li abbiamo ancora tutti
lì?”.
Ad
intervenire sul tema delle modalità di avvio del nuovo anno scolastico a
settembre, se in presenza o in DAD, è Camilla Sgambato della direzione
nazionale del Partito Democratico.
“Fa bene il
ministro Bianchi a dire che a settembre riapriremo tutti in presenza senza se e
senza ma, perché la scuola è una priorità. Siamo tutti d’accordo. Ma perché ciò
sia realizzabile in concreto, bisogna ora, immediatamente, procedere su più
fronti ed in sinergia assoluta tra tutti gli attori istituzionali.
Vaccinare
subito i ragazzi che hanno più di 12 anni, atteso che per ora i più piccoli non
possono ricevere ancora il vaccino, magari vaccinare i più grandi anche senza
il consenso dei genitori.
Investire
immediatamente negli impianti di purificazione ed areazione delle aule. La
letteratura scientifica internazionale è unanime nel riconoscere l’efficacia di
questi impianti. Siamo stati superficiali a non insistere fin dal principio su
questo, ma sarebbe gravissimo non farlo adesso.
Investire
massicciamente e immediatamente per potenziare il sistema dei trasporti, almeno
nelle grandi città.
Rendere più
rapide le procedure per le assegnazioni delle cattedre. Proviamo a farlo nel
mese di giugno, e non come colpevolmente si fa, a ottobre o novembre.
Come si può
facilmente comprendere servono azioni sinergiche e complementari tra le
istituzioni: governo, regioni, enti locali, uffici scolastici regionali,
comuni, scuole.
Facciamolo
presto, perché i danni che i nostri giovani hanno subito, sia di carattere
psicologico che culturale sono enormi. Non potremmo reggere un altro anno senza
essere in maniera costante e continuativa in presenza”, suggerisce l’esponente
democratica, già responsabile nazionale Scuola del Partito del Nazareno.
“Il primo
anno della pandemia ci ha colti di sorpresa, il secondo ci ha visti
fronteggiare le avversità, con tutte le nostre forze, ma facendo anche degli
errori.
Non farci
trovare pronti ed efficienti a settembre sarebbe davvero ingiustificabile”,
conclude Sgambato (Pd).
Roma,
05.07.2021
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