In occasione del 22° anniversario della fondazione dell’Università a Caserta, chiamata ancora Seconda Università degli Studi di Napoli (SUN) o UniNa2, mercoledì 19 marzo 2014, alle ore 17:00, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Diocesana, si terrà un incontro - dibattito aperto alla cittadinanza per riflettere e discutere sul ruolo dell’istituzione culturale a partire dal suo nome, che è tuttora legato a quello di un’altra Università. Il titolo dell’incontro “Cerimonia di Inaugurazione Anno Accademico - Università degli Studi di Caserta” è stato pensato in maniera provocatoria e prima della cerimonia ufficiale di inaugurazione dell’anno accademico 2013-2014 che la SUN ha organizzato per il 07 aprile.
Il convegno è organizzato dal “Comitato per l’Università di Caserta”, dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “S.Pietro” e da “Le Piazze del Sapere – Terra di Lavoro”, in collaborazione con varie associazioni operanti sul territorio provinciale tra cui: Legambiente Circolo di Caserta, AISLO, Movimento per l’Università, Biblioteca Diocesana, Consorzio Agrorinasce, GIT Banca Etica, Forum Terzo Settore, ACLI, ARCI Provinciale, AuserCaserta, Italia Nostra, UniTRE, WWF Caserta, Coasca, Casa RUT, Pax Christi, Comitato Caserta Città di Pace.
A presentare e coordinare sarà il sac. Nicola Lombardi, Direttore ISSR “S.Pietro”, mentre le comunicazioni saranno affidate a Pasquale Iorio, AISLO, Nicola Melone, Docente SUN- Dipartimento di Matematica e Fisica, Pasquale Sarnelli, Movimento per Caserta, e Luigi Santini, Docente SUN – Dipartimento di Medicina e Chirurgia.
Nel corso della manifestazione saranno consegnati tre premi honoris causa pro“Civitas Casertana” a tre figure, rispettivamente del mondo dell’Università, della Magistratura e della Chiesa, che si sono distinte per la loro battaglia a favore della presenza di una Università nel nostro capoluogo di Provincia.
L’importanza di avvertire come propria un’istituzione culturale di alto profilo come una Università, in un territorio ormai individuato solo per la Terra dei Fuochi e che si classifica sempre nelle ultime posizioni delle province italiane, è strategica per la crescita economica, sociale e politica del territorio di riferimento. Anche se pensiamo solo al lato “economico” della questione, in un clima di profonda crisi del mercato del lavoro, è ancora la formazione e l’investimento nella ricerca a rappresentare un reale volano di sviluppo per il Paese. Da anni, infatti, la eccessiva vicinanza tra la politica, gli imprenditori e le imprese, non ha sortito nessun effetto positivo riscontrabile nel quotidiano delle nostre vite, anzi, è quindi a maggior ragione l’Università l’interlocutore naturale che può e deve rivestire quel ruolo alternativo di sostegno e collaborazione con il mondo del lavoro. Una sinergia virtuosa dalla quale far ripartire la nostra provincia, riscattandola dalle ingenerose critiche (e classifiche) nei suoi e nei nostri confronti.
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