Nell’ambito delle manifestazioni collaterali della 44
edizione del Settembre al Borgo, venerdì 5 settembre, alle ore 18, nella chiesa
dell’Annunziata, verrà presentato il libro di Lidia Luberto dal titolo “La casa
delle bifore”.
Il testo, pubblicato dalla Guida editori, è ambientato a
Casertavecchia, ed è centrato su una donna di grande carisma, Ursula Pannwitz,
per oltre un trentennio animatrice della vita del Borgo e della cultura del
territorio, promotrice di iniziative di valorizzazione dell’antica contrada. La
storia è costruita sui ricordi della protagonista, dalla sua infanzia e
adolescenza trascorse in Germania durante la Seconda guerra mondiale e
nell’immediato dopoguerra, al suo arrivo in Italia, fino alla scoperta di una
nuova e inattesa dimensione di vita e alla scelta di abitare a Casertavecchia,
il luogo dove ha trovato l’armonia, la serenità e se stessa.
La vicenda della protagonista si interseca con i ricordi e le
riflessioni della stessa testimone-narratrice. Ne deriva un dialogo profondo
fra due sensibilità, che ha come sfondo il Borgo medievale con tutto il suo
fascino antico, il suo carico di storia, con l’atmosfera che emana da ogni
angolo e che ha ammaliato migliaia di visitatori.
Con l’autrice, interverranno la giornalista del Mattino Laura
Cesarano e il professore Flavio Quarantotto. L’incontro sarà, inoltre,
arricchito dalle letture di Pierina De Cesare, dalle realizzazioni
coreografiche a cura della Scuola di Ballo “La Reggia della Danza” diretta da
Rosa Varriale e Francesco Imperatore.
In occasione della presentazione del libro di Lidia Luberto,
sempre nella chiesa dell’Annunziata, verrà allestita la mostra di Giulio Festa
“Chiuso per tramonto”, un reportage fotografico realizzato nella Casa delle
Bifore che accompagna e illustra il libro omonimo. L’obiettivo di Festa ferma
con poetica angolazione, momenti, spazi, luoghi della casa abitata, per quasi
quarant’anni da Ursula Pannwitz.
Gli scatti di Giulio Festa costituiscono un lavoro prezioso
perché documentano e illustrano un luogo oggi completamente diverso rispetto a
quello presentato nelle sue foto, e che è stato per anni un centro di incontri
e diffusione della cultura vissuta e condivisa, frequentato dai massimi
scrittori, poeti, intellettuali degli ultimi trent’anni.
Fonte: comunicato stampa
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